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Due chiacchiere, serie, su di me...


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Andrea de Prisco - AdP


Giornalista Pubblicista, divulgatore «post-analogico» in ambito Information and Communication Technology.

Ha lavorato per quasi vent'anni per MCmicrocomputer - testata leader per tantissimi anni nel panorama dell'editoria IT - prima come redattore, poi come responsabile Ricerca e Sviluppo, Vicedirettore e, infine, Direttore Tecnico.

Ha fondato  e diretto la testata specialistica PC-imaging, dedicata all'immagine digitale e alla sua elaborazione/trattamento su computer.

Ha collaborato per brevi periodi anche con Il Sole 24 ORE, la Repubblica, Fotografia Reflex, Byte Italia e numerose altre testate.

Biografia


Nel 1982, all'età di 20 anni, inizia a collaborare con la neonata rivista di informatica MCmicrocomputer, edita a Roma da Technimedia Srl. Su MC si occupa sin da subito di articoli tecnico-divulgativi dedicati al mondo dell'informatica personale, a quel tempo agli albori.

Andrea de Prisco in redazione a MCmicrocomputer, nel 2001


In tale ambito, inizialmente, suo campo principale di interesse sono le macchine "home" della Commodore, tra le quali il Vic-20, il 64, il poco fortunato 128  e l'innovativo Amiga.

Successivamente si è occupato, sempre per MCmicrocomputer, di Macintosh, di Windows e di quasi tutte le tipologie e le piattaforme hw/sw di computer palmari: Psion, Windows CE, Symbian, BlackBerry.

In qualità giornalista esperto di trattamento ed elaborazione digitale delle immagini è stato membro di giuria di alcune edizioni del Concorso Internazionale di Computer Art Bit.Movie di Riccione e nel 1999 è stato nominato Direttore della testata specialistica PCimaging, la prima rivista di informatica dedicata alla fotografia digitale e al suo utilizzo/elaborazione tramite computer.

Andrea de Prisco, giornalista di MCmicrocomputer, con Daniela Pasqualin di Epson Italia e Hideaki Yasukawa CEO di Seiko Epson (Japan) in occasione della visita agli stabilimenti giapponesi della EPSON, nel 1997

Andrea de Prisco, giornalista di MCmicrocomputer, con Daniela Pasqualin di Epson Italia e Hideaki Yasukawa CEO di Seiko Epson (Japan) in occasione della visita agli stabilimenti giapponesi della EPSON, nel 1997


Tra i suoi incarichi più importanti, quello di Vicedirettore e poi Direttore Tecnico di MCmicrocomputer. E' stato anche membro del Comitato Tecnico dell’edizione italiana di Byte, la rivista americana di informatica più famosa al mondo, edita negli Stati Uniti da McGraw-Hill.

Ha sviluppato, per conto della rivista MCmicrocomputer, nella veste di responsabile della ricerca e sviluppo, alcune estensioni per linguaggi di programmazione, precompilatori e macroassembler per personal e home computer. Sempre per MCmicrocomputer nel 1989 ha sviluppato un protocollo proprietario di rete fault tolerant denominato ADPnetwork con architettura software multiprocess e hardware basato su processori Inmos Transputer.

Prototipi funzionanti di ADPnetwork per i computer Amiga sono stati esposti allo SMAU di Milano presso lo stand della Commodore e in quello di MCmicrocomputer, nonché alla International Amiga DevCon, svoltasi a Parigi nel 1990.

AdP ha stretto, inoltre, numerose collaborazioni con altre testate giornalistiche di vario genere, tra cui: La Repubblica, Il Sole 24 ore, DoppioClick, Computer Office & Business, MC-digest, Fotografia Reflex, AudioReview, AudioHomeTheatre, AudioCarStereo.

In totale,  in decenni di attività giornalistica in ambito ICT, ha firmato circa un migliaio di articoli, quasi tutti rilasciati sotto licenza Creative Commons, nelle pagine di www.digiTANTO.it, settimanale online fondato e diretto da Andrea de Prisco nel 2009.

Nel 2016 ha collaborato anche con Punto Informatico, quotidiano online.

ADPbasic e ADPnetwork


Clicca per ingrandire...Sono due i progetti principali sviluppati da Andrea de Prisco per MC negli anni '80.

Il primo, l'ADPbasic, era un'estensione del linguaggio di programmazione, il Basic, dell'home computer Commodore 64. Consisteva in un set aggiuntivo composta da una cinquantina comandi, programmati in linguaggio macchina 6802, dedicati principalmente al pilotaggio dei dispositivi esterni (stampanti, plotter, unità disco), ambito nel quale la macchina Commodore era piuttosto carente. L'ADPbasic, come altre estensioni sviluppate all'estero (ad esempio il famoso Simon's Basic), si integrava totalmente nel sistema originario, tant'è che i nuovi comandi e le nuove funzioni erano, dal punto di vista operativo, del tutto indistinguibili da quelle originarie.

 

ADPnetwork, sviluppata per le workstation Amiga, era un sofisticato protocollo di rete fault-tolerant, basato su architettura multitask. Venne implementato dapprima in versione solo software (le macchine, collegate circolarmente, dialogavano tra loro tramite porta seriale) e successivamente attraverso una scheda di rete proprietaria - progettata internamente dalla redazione stessa di MC - basata su Inmos Transputer.

Clicca per ingrandire...Anche ADPnetwork si integrava completamente nel sistema originario di Amiga (peraltro all'epoca completamente sprovvisto di protocolli di rete) in quanto le macchine interconnesse erano viste come unità disco locali, opportunamente "montate" sul sistema. Questo garantiva l'accesso ai file presenti su altri computer da qualsiasi programma esistente, senza installare patch o aggiornamenti.

Da MC n. 89 dell'ottobre 1989: "ADPnetwork, come detto, adotta uno schema di funzionamento 'circolare' in cui ogni macchina ha un nodo precedente, dal quale riceve il flusso dei dati, e uno successivo al quale trasmette, o ritrasmette, dati. E' chiaro a questo punto che ogni macchina analizzerà i dati ricevuti dalla rete e dovrà essere in grado di riconoscere messaggi per sé da inoltrare agli opportuni server, oppure da rimettere in circolo non riconoscendosi come destinatario. In questo modo è sia possibile che qualsiasi macchina dialoghi con qualsiasi altra macchina della rete, sia che in ogni istante (nel senso fisico e non solo in quello logico del termine) più macchine effettuino operazioni sulla rete. Quest'ultima caratteristica (non presente nemmeno in architetture ultra diffuse come Ethernet e Token Ring) è forse la più importante di tutta l'architettura di ADPnetwork, ed è implementata grazie al fatto che la struttura di comunicazione utilizzata è solo apparentemente condivisa da tutte le macchine. Infatti non succede che l'intero mezzo fisico appartiene a tutti i nodi (con la necessità quindi di arbitrare l'accesso in maniera centralizzata o distribuita, terministicamente o non) ma ogni nodo è proprietario del collegamento alla macchina successiva, e quindi non deve dar conto alla rimanente rete delle sue operazioni."

Appunti di Informatica


Clicca per ingrandire...A partire dal novembre '85 pubblica su MC una serie di articoli didattici sul mondo dell'informatica, dal punto di vista teorico e tecnologico, ad ampio raggio.

In questi articoli tratta della struttura generica dei sistemi operativi (ovvero non legato ad una particolare implementazione) con specifici riferimenti al trattamento del dati, alla loro organizzazione all'interno delle memorie di massa, alle possibili implementazioni multitasking e multiprocessor delle moderne architetture, molte delle quali vedranno la luce in termini commerciali solo molti anni dopo.

Tra gli argomenti principali trattati nella prima parte, Processi, Multiprogrammazione e Time-Sharing, Concorrenza, semafori, monitor, Memoria virtuale, Paginazione, Segmentazione, Istruzioni, Registri, Operandi, Microistruzioni, microregistri, microprogrammi, Linguaggi, istruzioni, parametri , Tipi di dato, operazioni, ricorsione

Nella seconda parte di questa rubrica, si occupa di Teoria della computabilità: Algoritmi e Macchine di Turing, Formalismi e funzioni totali, Grammatiche e Automi

Conclude il percorso didattico di Appunti di Informatica la serie di articoli Reti logiche sequenziali, Cooperazione, Bus, Arbitraggio, Miglioriamo un processore, Prefetch e dintorni, Transputer o RISC?, I sistemi multiprocessor.

Digital Imaging


Clicca per ingrandire...Negli anni '90, AdP abbandona definitivamente - ma a malincuore - il mondo Commodore per dedicarsi ai Macintosh e soprattutto alla trattamento digitale delle immagini fotografiche, materia a quei tempi agli albori.

Nel '94, in particolare, lancia su MC la rubrica Digital Imaging, dedicata principalmente alla fotografia digitale "lato computer." A quei tempi le fotocamere digitali consumer o semi-pro ancora non esistevano e l'unico modo per esplorare il mondo colorato dei bit era quello di scannerizzare le immagini riprese con apparecchi tradizionali e manipolarle attraverso software di fotoritocco (come Adobe Photoshop, all'epoca già presente).

Oltre agli articoli tecnico-divulgativi pubblicati mensilmente, per diffondere queste emergenti tecnologie furono molto utili - e a quanto pare apprezzati - due incontri pubblici presso gli stand di MCmicrocomputer allo SMAU del 1994 e 1995. I lettori, tramite le pagine della Rivista, erano invitati presso lo stand con le loro immagini stampate e le loro proposte di fotoelaborazione digitale, che veniva eseguita sul posto, sotto lo sguardo incredulo dei tantissimi visitatori.

PCimaging


Copertina del numero di PC imaging contenente l'articoloNel 1999 fonda, per la casa editrice Pluricom (Roma), la testata giornalistica PCimaging, da lui diretta, interamente dedicata alla fotografia digitale "lato computer".

Dall'editoriale del numero 1:

PC imaging è la prima rivista di informatica (o, per essere al passo coi tempi e con le mode. di Information Technology) interamente, e sottolineo interamente, dedicata alla fotografia digitale. Pensata. maturata. mantenuta in pectore per ben cinque anni (la prima voglia matta mi venne di ritorno dalla Photokina del 1994!) ma, questo è l'importante, finalmente nata!
Su queste pagine parleremo di hardware, parleremo di software, certo, ma soprattutto spiegheremo COME utilizzare al meglio tutta la tecnologia disponibile per ottenere il meglio del meglio per le nostre immagini digitali. Questo sia da utenti appassionati, amatorialmente interessati alla fotografia digitale, sia nel caso in cui ci muoviamo professionalmente in questo affascinantissimo campo.

www.digiTANTO.it


Sito www.digiTANTO.it al 12.10.2009 - clicca per ingrandire...Nel 2009 fonda il settimanale online "www.digiTANTO.it", da lui diretto, nel quale oltre a pubblicare suoi commenti alle notizie della settimana, a recensire prodotti tecnologici, a riportare una selezione di news, dedica ampio spazio ai suoi lavori passati nella ricca sezione "Articolografia".

Lì rilascia, sotto licenza Creative Commons, tutti i suoi oltre 500 articoli scritti in 25 anni di carriera giornalistica, svolta principalmente per MCmicrocomputer, così come per altre testate.

All'interno del sito è ospitata anche una sezione "Digital Audio/Video Experience", curata da Federico Rocchi e Pierfrancesco Fravolini.

Progetto "MC-online"


Sito www.MC-online.it - Clicca per ingrandire...Sempre nel 2009 realizza uno dei suoi sogni tenuti nel cassetto per tanti anni: la digitalizzazione completa di tutti i 218 numeri di MCmicrocomputer.

La fase 1 del Progetto "MC-online", iniziata il 31 agosto 2009  si è conclusa il 22 novembre dello stesso anno, con la digitalizzazione dell'ultima delle 61.200 pagine di cui è composta l'intera raccolta.

Attualmente tutti i 218 numeri di MC digitalizzati sono ospitati su ISSUU.com, una sorta di "YouTube" delle pubblicazioni, altrettanto gratuita.

Per consentire un accesso rapido agli stessi ha realizzato un semplice sito Internet (www.MC-online.it) tramite il quale è possibile sfogliare tutti i numeri della rivista.

La fase 2 del Progetto "MC-online" prevede  l'implementazione di un piccolo motore di ricerca, per selezionare facilmente gli articoli, tra i circa 10.000 pubblicati sulla compianta rivista. La ricerca avverrà per autore, titolo, rubrica, numero di MC. Sarà data, inoltre, la possibilità di scaricare in formato PDF tutti gli articoli per i quali gli autori hanno rilasciato la liberatoria.

La fase 3, infine, prevedrà l'indicizzazione completa dei contenuti, consentendo in tal modo la realizzazione di un motore di ricerca ben più potente.

Punto Informatico


Punto Informatico nel 2016 -  Clicca per ingrandire...Nel 2016 collabora per alcuni mesi con il quotidiano online Punto Informatico, nel periodo in cui era edito da Edizioni Master, quando già navigava in acque "agitate".

La rubrica, dallo stesso ideata, si chiama a e si chiama tuttora  Passato-Prossimo. Offriva un commento alle tecnologie emergenti rapportate con le precedenti, anche di decenni prima, sottolineando come ogni novità, per quanto tale, ha sempre solide radici nella storia.

Tra gli argomenti trattati, gli schermi LCD curvi e/o arrotolabili, la robotica, la telematica, la mobilità elettrica, i sistemi di backup.

 

 

Raccoltine MC


Clicca per ingrandire...Nel 2022, in occasione del quarantennale dal suo primo articolo su MC, Othello con il computer, apparso sul n. 7 del marzo 1982 lancia la sua "Operazione nostalgia", con una serie di fascicoli monotematici dei suoi articoli pubblicati nei vari anni.

Inizialmente previste solo 5 Raccoltine MC, a seguito dell'inattesa richiesta, sono diventati prima 7 e poi 11. Come un anno di MC, notoriamente comprendente 11 numeri a causa dell'uscita unica luglio/agosto.

 

 

#ADPbook2023


Clicca per ingrandire...Il 2023 è l'anno del primo ADPbook, probabilmente ne seguiranno altri, a cadenza annuale.

Il primo volumetto è dedicato principalmente agli anni 70-80-90 con un centinaio di brevi articoli dedicati all'informatica, personale e non, di quegli anni.

Originariamente dovevano essere solo 64 copie (un numero certo non casuale) poi vista anche chi la richiesta ne sono state stampate 128, tutte sold-out in pochi giorni.

La copertina riproduce lo stile della rivista MCmicrocomputer con la testata del 1997, fortemente voluta (e ha dovuto combattere per ottenerla) dallo stesso AdP, all'epoca vicedirettore di MC.

 

Curiosità


  • Il suo primo articolo, scritto nel 1981 a soli 19 anni, insieme a Silvio Cavalcanti con introduzione a cura di Corrado Giustozzi, riguardava il gioco dell'Othello con il computer: proponeva, illustrando dettagliatamente le strategie di gioco "lato-computer", un programma in Basic e uno per calcolatrici programmabili Texas in grado di sfidare avversari umani.
    Fu a Parigi, pochi mesi prima, all'edizione 1981 del Sicob, che conobbe per caso Marco Marinacci, Direttore Responsabile di MCmicrocomputer. Ricevette così incarico di occuparsi di Othello sulle pagine della neonata rivista di informatica personale, dando in questo modo inizio alla sua lunga carriera di Giornalista IT.
    Con la successiva versione del suo programma, sviluppato autonomamente per il piccolo-grande Commodore Vic-20, due anni dopo partecipa al campionato internazionale di Othello per computer, svoltosi a Parigi durante il Sicob 1983.
     

  • Sempre in abito AI (Intelligenza Artificiale), nel 1982 - primo in Italia - pubblica su MC un programma in Basic in grado di risolvere il Cubo di Rubik.
     

  • Nel 1988 è ospite degli studi televisivi RAI, a Roma in Via Teulada, per un servizio su uno dei primi programmi televisivi che utilizzava un Commodore Amiga per effettuare un gioco interattivo con i telespettatori.
     

  • Nel novembre 1996 è ospite della redazione di QUATTRORUOTE, in vista di un articolo sull'utilizzo del computer nelle loro "prove su strada" delle autovetture testate. Ha così possibilità di "girare" sul loro circuito di prova, mettendo a dura prova le sue (in)capacità di guida estrema.
     

  • Nel 1997 pubblica prima su MC e subito dopo su in Internet un suo articolo riguardante l'inesistente Nikon F5 Digital, ipotizzata dall'Autore stesso. L'articolo era accompagnato da alcune fotoelaborazioni riproducenti l'apparecchio proposto dall'Autore, talmente tanto realistiche che fu contattato via mail dal Giappone, dalla Nikon Corporation, affinché specificasse in modo chiaro e in inglese nella pagina in questione che quelle immagini erano frutto di elaborazioni digitali, non esistendo il prodotto realmente in commercio. La Nikon Corporation, nella mail inviata, scrisse testualmente: "Parlando francamente, siamo imbarazzati dal suo sito web e ci preoccupa il fatto che possa causare inconvenienti alla nostra attività." [1] L'articolo e le immagini della ipotetica Nikon F5 Digital sono stati ripresi da diversi siti Internet in varie lingue.[2][3][4]
     

  • Sempre l'immagine d'apertura di un suo articolo pubblicato nel 1984 su MCmicrocomputer, dedicato all'interfacciamento del Commodore 64 con le apparecchiature elettriche funzionanti a 220 V, fece e fa tuttora il giro del mondo su Internet perché ritrae, curiosamente, il 64 collegato ad una caffettiera elettrica.
     

  • Nel 2005 e nel 2009, due suoi articoli ("Colore... COLORE!!!" e "Un computer... di pelle di pollo!")  sono stati inseriti su Wikipedia come base di partenza per voci "Spazio dei colori" e "Apollo Guidance Computer" della nota Enciclopedia online, con la quale collabora liberamente.

  • Al 2023 sono più di 50 i suoi articoli citati in altrettante voci di Wikipedia. L'ha scoperto per caso consultando una di queste voci, per documentarsi in preparazione del suo libro in uscita quell'anno. Un cortocircuito non da poco...

Scacchiera di Othello

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Andrea de Prisco con Luigi Zollo, Giancarlo Magalli, Marco Marinacci presso uno studio televisivo RAI di Roma

Commocoffee 64

Diagramma di cromaticità CIE

Collegamenti esterni


Note


[1] - http://www.digitanto.it/Articoli/DigitalImaging51.htm

[2] - http://www.photo100fun.com/viewthread.php?tid=1948

[3] - http://www.dcfever.com/trading/view.php?itemID=61236

[4] - http://www.club-nikon.org/links/digital_f5.htm


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