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dT n. 21/2009 del 01.06.2009
Cornice stile Ritorno al futuro
JUN 01 2009


Immagine di apertura

M'ingugolo d'immenso!

Se avessimo un'antenna Wifi sulla testa, potremmo accedere ad Internet a al suo immenso 'sapere' senza usare il computer.

Con quel titolo, qualcuno potrebbe già dire ironicamente che ho già fatto la mia porca figura. Per chi non lo sapesse o semplicemente non è romano (se non sbaglio si dice soprattutto qui a Roma), vuol dire bella figura. Anzi, forse pure di più, ma non è certo questo il caso!

Ora vi racconto sul serio come stanno, penosamente, i fatti. La poesia in questione, come noto (?), è Mattina. Io, tanto per cominciare male, erroneamente ricordavo Mattino (uhm, che ignorantità!!!). L'unica cosa che sapevo, e che sanno TUTTI, è che fosse la poesia più breve al mondo: una sola riga. Svolgimento: M'illumino d'immenso. Facile da imparare a memoria, no? :-)))

Immagine_inlineAndiamo avanti con l'outing: non ricordavo (non sapevo?) che fosse di Ungaretti, né sapevo - questo posso affermarlo con maggior certezza - si chiamasse di nome Giuseppe. Faccio proprio schifo, vero?!? (sì, e lui giustamente se la ride!)

Google alla mano, dopo una decina di secondi, ero già un mondo avanti: i tasselli erano al loro posto e potevo... proseguire contento. Per passare da uno stato di totale ignoranza a quello di (apparente!) saccenza - voi non lo sapete, ma mi sono dovuto/voluto affacciato di nuovo su Google per scoprire che la parola saccenza pare non esista (è più corretto dire saccenteria, mai sentito!) e comunque non voleva dire quello che intendevo io... Che tragedia!!!

Riassumendo, in tutto è stato necessario coinvolgere tre distinti soggetti:

1) Il sottoscritto, compresa l'assai diffusa voglia di saperne di più.

2) Internet e tutte le sue risorse online immediatamente disponibili.

3) Il mio computer dotato di tastiera/mouse per l'input e di display LCD per l'output

In molti si chiederanno: che sta dicendo di nuovo?!? Nulla, forse proprio nulla. Ma mi chiedo: per quanto tempo ancora sarà necessario anche il terzo soggetto di cui sopra? (ovvero il mio computer).

Immagine_inlineA ben pensarci, nel trittico, il terzo elemento è quello che fa il lavoro più stupido. Il mio computer fa soltanto da tramite, da interfacciamento, tra la voglia di saperne di più (su un qualsiasi argomento) e la conoscenza stessa, almeno quella rapidamente disponibile su Internet (che certo non è poca, pur non tutta certificata).

Però, se fosse possibile collegare direttamente il nostro cervello (ovviamente in modalità wireless... se no sai che palle!!!) ad Internet, senza passare dal via (ovvero dal nostro amato/odiato PC), sarebbe proprio un divertimento!!! Saremmo tutti scienziati, esperti di tutto, pronti a far danni in ogni dove! Confondendo, appunto, magari proprio il sapere con la saccenza (che, ripeto, è una parola che non esiste! Ma come vedete insisto nell'utilizzarla...).

Immagine_inlineL'interfacciamento, probabile o improbabile che sia!, se e quando sarà possibile avrà ben altri risvolti positivi. Ad esempio risolvere brillantemente alcune disabilità che affliggono un po' di persone nel mondo (me compreso...) permettendogli, ad esempio, proprio con la forza del pensiero, di realizzare molte cose che, magari, oggi possono solo essere pensieri... e nulla di più!

Di esperimenti mirati al collegamento cervello=>mondoesterno - notare la direzione della freccia - ne sono stati fatti, con successo (pare...), più d'uno. È noto, ad esempio, l'esperimento di Honda, mostrato qui in foto e nel video in basso, in cui il famoso robot Asimo risponde ad alcuni semplici comandi impartiti con la la sola forza del pensiero (coadiuvata da tutto quel macchinario alle spalle dell'operatore e da anni e anni di ricerche avanzatissime in tal senso). Diverso, però, è l'interfacciamento mondoesterno=>cervello, ovvero in senso contrario. Diciamo che l'operazione di scrittura, dall'esterno, nella nostra testolina è un po' più complicata.

Immagine_inlineEcco un bel copia e incolla dall'articolo pubblicato (in inglese, ovviamente) su Scientific American: Complex information like the contents of a book would require the interactions of a very large number of brain cells over a very large area of the nervous system, observes neuroscientist John P. Donoghue of Brown University. Therefore, you couldn address all of them, getting them to store in their connections the correct kind of information. So I would say based on current knowledge, is not possible. E, per completezza di ragionamento (putenz d'internèt), questo è il copia e incolla della relativa tradizione effettuata, in automatico, da Live Search Translator: Informazioni complesse come il contenuto di un libro richiederebbe le interazioni di un gran numero di celle cervello su un'area molto elevata del sistema nervoso, osserva neuroscientist John Donoghue P. della Brown University. Pertanto, è impossibile affrontare tutti, farle per memorizzare nella loro connessioni il tipo corretto di informazioni. Modo direi basato sulle conoscenze attuali, non è possibile. A parte un po' di incasinamento finale (era partito così bene...) non ci possiamo lamentare più di tanto per la traduzione. Viceversa, se avessimo avuto l'antennino in testa., non c'era bisogno di questo secondo copia & incolla!

Ogni cosa a suo tempo... :-)

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