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dT n. 65/2025 del 16.12.2025
Cornice stile Ritorno al futuro
   
DEC 16 2025
   

Immagine di apertura

BrAInstorming su… digitalizzazione dia 👀

Mission impossible? Forse no, ma rimango cautelativamente scettico.

Ieri sera ho fatto un'interessante chiacchieratina con Gemini AI in merito a un problema che molti anziani appassionati di fotografia su pellicola, come il sottoscritto, vorrebbero risolvere con la bacchetta magica o quasi. Credo di avere migliaia e migliaia di diapositive e quasi altrettanti scatti su pellicola negativa, sia in bianco e nero (le trattavo di persona personalmente nella mia camera oscura che avevo da ragazzo) che a colori.

Per quanto riguarda le diapositive...

... che rappresentano il 60-70% del totale, nella chiacchierata AI sono idealmente partito, a titolo di puro esempio, da un dispositivo, forse interessante, prodotto da Reflecta e mostrato nella foto in apertura. Immagine_inlineIn commercio già da un po' di anni, si trova oggi in vendita a circa 800 euro - psicologicamente m'ero imposto un budget massimo di 1000 - e a una prima sommaria analisi sembrava essere LA soluzione. Fa tutto da solo, basta inserire il caricatore delle dia (anche quelli da 100, System Agfa CS) e le digitalizza tutte. Peccato che impieghi anche 5 minuti o più a dia, il che si traduce in più di otto ore per un solo caricatore da 100. In pratica potrei impiegare mesi a digitalizzare tutto, anche perché non potrei farlo h24. La sua lentezza l'ho scoperta leggendo una recensione, ovviamente non l'ho ordinato alla cieca.

Infatti non le rifotografa semplicemente, come forse farebbe un dispositivo più moderno con un CCD moderno, ma le scansiona lentamente come facevano e fanno tuttora quelli professionali, di solito utilizzati per digitalizzare pochi scatti. Di sicuro produrrà un risultato accuratissimo, parliamo di migliaia di DPI, ma a me tutta questa accuratezza di scansione non è che mi interessi più di tanto.

Fatto sta che chiacchierando chiacchierando con il nuovo amichetto AI, ha tirato fuori un'idea che potrebbe essere la soluzione giusta. Sempreché funzioni davvero.

Uhm!

Lo dico subito, sono un po' scettico… ma come ho detto anche a Gemini potrei procedere per gradi per capire, strada facendo, se c'è qualcosa che non funziona come previsto. Da lui.

Immagine_inlineIn pratica mi ha consigliato di modificare un proiettore dia (cèlo!) cambiando la sua lampada a incandescenza con una a led a luce naturale certificata, togliere il suo obiettivo, utilizzare una fotocamera digitale a ottiche intercambiabili e un obiettivo macro (cèlo tutt'e due) puntata all'interno del proiettore. Il tutto governato da un Arduino (cèlo!) collegato - simulando i rispettivi telecomandi a filo - sia con il proiettore che con la fotocamera: cambia dia, scatta foto, ricambia dia, riscatta foto, ecc. Praticamente in pochi minuti riuscirei a scannare un intero caricatore.

In sintesi lo scenario è chiaro e non mi spaventa più di tanto: ho fatto di peggio in passato, cose buone e cose… non funzionanti! Ma che fortificano interiormente.

Procedere con cautela

Come dicevo mi muoverò per step: in primis provo a scattare (manualmente e con la lampada attuale) inquadrando la dida dalla sede dell'obiettivo (tolto) per vedere se davvero arriva qualcosa di nitido e vagamente accettabile, poi modifico il proiettore con la lampada LED (così capisco se la resa migliora cromaticamente) e infine metto mano all'Arduino, al semplice sketch Python che lo governerà e ai minimi collegamenti da fare, per interposti relè.

Rimanete sintonizzati, se potete! 😁

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