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Digitando, digitando... n. 64/2023 del 29.05.2023

Apertura

HP 110, qui si fa sul serio…

Se l’HP 75 poteva essere considerato, entro certi limiti, «l’85 mobile»,
l’HP 110 è stato l’evoluzione portatile del «tangibile» 150.

di Andrea de Prisco

Come già detto/ripetuto molte volte, anche in queste pagine, da Hewlett-Packard difficilmente abbiamo visto arrivare prodotti per i quali poi toccava “accontentarsi”. Ogni volta che l’Azienda di Palo Alto partoriva un nuovo prodotto, c’era da star certi che non sarebbe passato inosservato. Nel bene.

E così è successo anche nel 1984, con la loro visione mobile dell’informatica personale offerta dall’HP-110: una macchina così interessante che definirla lo stato dell’arte poteva non essere esagerato. Portatile per davvero, con un’autonomia di funzionamento ricaricabile di ben sedici (!!!) ore; display LCD da 16 righe per 80 colonne; processore 8086 (quindi sedici bit dentro e fuori) in tecnologia C-MOS e clockato a 5,33 MHz. La RAM era di ben 272 KB ai quali si aggiungevano (di nuovo ben) 392 KB di ROM. Lì dentro, oltre al sistema operativo MS-DOS 2.11, trovavamo una dotazione software di tutto rispetto, a partire dal Lotus 1-2-3 in persona per chiudere (anzi aprire, all’accensione) in bellezza con l’interfaccia utente proprietaria denominata P.A.M. acronimo di Personal Applications Manager.

Come si legge nella prova su MC n. 33 del settembre 1984, «… è un programma supervisore che costituisce un'interfaccia tra l'utente e il sistema operativo. La sua funzione è quella di semplificare la vita all'utente inesperto gestendo la maggior parte del colloquio uomo-macchina tramite semplici menu di opzioni facilmente selezionabili. Dal P.A.M. si possono lanciare programmi, eseguire funzioni dell'MS-DOS, ricevere informazioni sullo stato del sistema o configurarlo senza mai dover ricorrere ai comandi del SO e, quindi, senza doverli imparare».

Nonostante si trattasse solo di un portatile, la RAM a disposizione era davvero tanta. Per fare il solito raffronto, il PC IBM era venduto con un quantitativo di memoria più di quattro volte inferiore (64 KB) e tanti utenti così lo utilizzavano senza necessariamente correre ad espanderlo. Peraltro, nell’HP 110 sia il sistema operativo che gli applicativi preinstallati giravano in ROM, senza bisogno di trasferirli - riferito al codice - nella memoria RAM, interamente utilizzabile per i file di lavoro… e per quelli salvati. Poteva infatti essere parzialmente configurata come RAM disk, cosa che compensava a sufficienza, nell’utilizzo mobile, la mancanza di un’unità di memorizzazione interna, come nastri, dischi floppy o altro, comunque collegabili esternamente.

Ah, a proposito: al pari del processore anche la RAM era in tecnologia C-MOS, ovvero molto economica dal punto di vista energetico: quanto memorizzato, in caso di inutilizzo della macchina, con una singola carica rimaneva disponibile per mesi.

L’interfacciamento con il mondo esterno era assicurato - e ben coperto - dall’interfaccia HP-IL (Interface Loop), in origine nata per collegare facilmente periferiche alle calcolatrici programmabili HP con le quali poteva condividere molti dei loro dispositivi. Se ne potevano gestire fino a 30 contemporaneamente, collegati ad anello tramite un unico filo che li “attraversava” tutti. Non mancava infine né una porta seriale, né una connessione telefonica per il modem integrato a 300 baud, utilizzabile con l’emulatore di terminale integrato, anche questo nella dotazione ROM di programmi preinstallati.

Mancava all’appello - ma non credo qualcuno si sia lamentato, al di là dello smarrimento iniziale - un pulsante di accensione: la macchina al più sonnecchiava in standby, essendo immediatamente pronta all’uso toccando un qualsiasi tasto. Come nelle macchine “future” che avremmo visto qualche decennio dopo.

 

Hai capito!!!

 

 


 

Sul retro c'era l'interfaccia HP-IL, una porta seriale e quella del modem interno.

 


 

La stampante e l'unità FDD avevano la stessa impronta e si potevano impilare perfettamente per risparmiare spazio desktop.

 


 

Un anno dopo (nel 1985) arrivò anche la versione "Plus" con schermo più ampio (80x25), modem più veloce (1200 baud) e possibilità di espandere la ROM per aggiungere altri applicativi così come ulteriormente la RAM.

 



 

:-)

 


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