Digitando, digitando... n. 41/2023 del 05.04.2023
Toshiba T1100 Plus, informatica del 5° tipo
Come ho avuto modo di “raccontare” su MC, più di trentacinque (!!!) anni fa, la rivoluzione informatica vissuta fino a quegli anni poteva essere suddivisa, a grandi linee, in cinque importanti periodi: «Dapprima esisteva solo l'informatica per gli addetti ai lavori, negli anni in cui un computer, a causa del suo alto costo, non era mai oggetto personale ma ad uso e consumo solo di industrie, università e grosse società. Poi vennero i primi personal: alcuni KB di memoria RAM, una CPU single chip, e qualche periferica I/O come il registratore, i floppy disk e rudimentali stampantine lentissime e rumorosissime. Terzo periodo: Home Computing, computerini da casa, tutti joystick e giochini che hanno reso felici milionate e milionate di ragazzetti di tutte le taglie. C'è già qualcuno che afferma che tale tipo di... informatica presto scomparirà per fare posto ad una nuova, non ancora ben delineata. Quarto periodo: MSX, è inutile sprecare usa sola parola in merito... Quinto periodo, i portatili. Come tecnologia ci siamo: siamo abbastanza bravi da "comprimere" in poco spazio un computer completo di unità a dischi, un display, una tastiera, potenti accumulatori per ore ed ore di autonomia». È nell’introduzione della prova su MC dedicata al Toshiba T1100 plus, logica evoluzione del suo predecessore T1100 (e basta) presentato un paio di anni prima. Non “sei mesi prima” come purtroppo siamo ormai abituati e rassegnati più di recente. Si trattava di un portatile davvero, compatibile MS-DOS come la stragrande maggioranza dei computer fissi venduti a quei tempi, con una velocità di elaborazione praticamente doppia rispetto al PC originario. Questo grazie alla maggiore velocità di clock (7.1 invece di 4.77 MHz) ma anche al bus dati full 16 bit del processore 8086 utilizzato al suo interno. Inoltre, a differenza del modello precedente, nello stesso spazio aveva due meccaniche FD 3,5’’ invece di una (e già questo rappresentava una grossa evoluzione); una tastiera decisamente migliorata ed ergonomica; un display a cristalli liquidi più contrastato e quindi ben più leggibile. Ci accorgevamo quanto fossero pessimi i precedenti solo al lancio dei modelli aggiornati. Sì, avevamo proprio i paraocchi! Come molti laptop che abbiamo continuato a vedere negli anni successivi, aveva il “motore posteriore”. Ovvero buona parte dell’elettronica, la batteria ricaricabile, lo slot di espansione (per modem o box esterno), le meccaniche FD erano tutte posizionate sul retro, alle spalle del display, grande più o meno come la tastiera e incernierato grosso modo centralmente. Non erano infatti ancora maturi i tempi di Windows, che virtualmente esisteva già da un paio d’anni, quindi non c’era la stringente necessità di utilizzarlo con il mouse né tantomeno con una trackball o un trackpad integrato. Inoltre, grazie alle prestazioni offerte poteva anche essere utilizzato come computer unico e non solo come appendice portatile del primo. Era disponibile tra gli accessori anche un cabinet per schede di espansione, come dicevamo allora IBM compatibili, il che permetteva di conseguenza anche l’utilizzo di un hard disk, non presente né installabile all’interno del T1100 plus. Peccato costasse, tale box vuoto, quanto un PC intero! (pur non di marca-marca) La vita mobile a quei tempi - ma spesso anche quella desktop per i meno abbienti - era infatti intrisa di dischetti. All’accensione del portatile - che “tornava nuovo” ogni volta - per prima cosa bisognava caricare il sistema operativo, da dischetto. Poi, a meno di non voler giocare con DIR, COPY e poco altro, era necessario caricare (non installare, c’era poco da installare nel senso comune del termine) sempre da dischetto il software da utilizzate, ad esempio un elaboratore testi o un foglio elettronico. Infine caricavamo e/o salvavamo i file ancora da/su dischetto. E tre! Ce le ricordiamo bene le scatole di floppy che risiedevano stabilmente nelle nostre valigette e che riempivano la nostra esistenza digitale, se non del quinto almeno del terzo tipo!
:-)
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