Digitando, digitando... n. 26/2023 del 01.03.2023
IBM 5100 & flussi canalizzatori
Intanto parliamo del 1975, quindi “millenni” fa. È quando Big Blue offrì al mercato la sua soluzione portatile per l’elaborazione dati. Talmente tanto portatile che, grazie ai suoi appena 25 kg di peso (!!!) poteva essere facilmente posizionato - come recita una pubblicità dell’epoca - su qualsiasi… scrivania! Quindi era un desktop??? Vabbè, non stiamo a sottilettizzare più tanto, anche perché fino a poco tempo prima i computer propriamente detti, quindi mainframe, IBM o meno, occupavano spesso intere stanze. Viceversa quando erano “mini” diventavano piccoli come frigoriferi (grandi). Peraltro - dopodiché smetto di divagare, giuro! - negli anni 60 per scopi principalmente miliari pare sia esistita anche una versione portatile di un mainframe, l’IBM 1401 DataMobile, ospitato in questa versione a bordo di un TIR. Praticamente, parcheggio permettendo, si poteva utilizzare dove volevi. Alè! Tornando, meglio tardi che mai, al 5100, in molti lo considerano come uno dei primi computer portatili. Prima di questo ci fu in realtà l’HP-9830A di cui non escludo di tornare a parlarne prima o poi. Erano quelli tempi talmente tanto lontani che finanche la CPU era un’intera scheda elettronica, composta da 15 chip in maggior parte realizzati appositamente da IBM stessa. La costosissima RAM, da 16 a 64 KB, si sviluppava anch’ella su numerose schede e non c’era traccia né di floppy disk, era troppo presto, né tantomeno di hard disk, come poi li abbiamo visti molti anni dopo. Come memoria di massa era presente un’unità a nastro, molto diffuse a quei tempi, e anche il sistema operativo era un concetto ancora vago, almeno per come li abbiamo conosciuti negli anni a seguire. La macchina, a seconda del modello, poteva essere programmata dall’utente in BASIC o APL, quest’ultimo un linguaggio di programmazione orientato ai calcoli matematici, in particolare quelli coinvolgenti vettori e matrici. Non era complicatissimo da programmare, ma utilizzava un set di caratteri speciali per gli operatori, pertanto i computer (o all’epoca i terminali) in grado di gestirlo dovevano avere tasti - e spesso display - appositi. E così era per il piccolo-grande 5100 che per la versione APL o APL+BASIC “montava” una tastiera specifica, ricca di quei segnacci. A causa del prezzo elevato, da dieci a ventimila dollari a seconda del modello (oggi moltiplicateli almeno per quattro o cinque) non ebbe un gran successo di vendite. Eccezion fatta per studi professionali, centri di ricerca, aziende di medie dimensioni per analisi finanziarie/commerciali e altre attività - in virtù del costo in questione - intrinsecamente danarose. Quindi nel giro di 3-4 anni - e arriviamo al 78/79, prendete nota - sparì dai listini e dalla circolazione. Se tornò a parlare, con una certa insistenza, una ventina di anni dopo - inizio millennio - sull'ancora giovane WWW che nonostante la tenera età già cominciava a far danni! Si sparse la voce su alcuni forum che un soldato statunitense, tale John Titor proveniente dal 2036, era stato incaricato di recuperare e riportare indietro un IBM 5100 funzionante per elaborare alcuni codici che, nel futuro da cui proveniva, non erano più in grado di trattare. Una bufala, ovviamente, grande come un… mainframe, che continuò a girare in Rete per qualche anno. Inutile dire che lo stesso John intrattenne per mesi i suoi interlocutori, “svelando” assieme ad altre fesserie che nel 2004 ci sarebbe stata una guerra civile negli Stati Uniti e che nel 2015 sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale. Meno male che non c’era ancora FB e compagnia socializzante, altrimenti con le date aggiornate girerebbe tuttora. “Grande Giove!”
:-)
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