Digitando, digitando... (clicca per tornare alla pagina precedente...)

Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni clicca qui


Digitando, digitando... n. 23/2023 del 22.02.2023

Apertura

In principio era il notebook, Compaq

Qual è stato il primo notebook? Come molti ricorderanno, il primato è da riconoscere a Compaq, che nel 1989 propose due portatilini… finalmente tali!

di Andrea de Prisco

La proposta Compaq per i suoi nuovi superportatili si basava su due modelli - LTE ed LTE/286 - dal peso inferiore ai 3 kg (!!!) e per la prima volta con impronta prossima a quella di un foglio A4. Il tutto senza rinunciare affatto alle performance, trattandosi di macchine basate su 80C86 o 80C286 rispettivamente a circa 10 o 12 MHz, RAM di ordinanza da 640 KB (espandibile fino a 2.64 MB per il modello maggiore). Come memoria di massa era presente, di base, una meccanica FD 3.5’’ da 1,44 MB (si “affacciava” frontalmente) ma era prevista anche l’opzione HD da 20 o addirittura 40 MB… con tempi di accesso di 29 ms. Ah, però! 😁

In sintesi, le ridotte dimensioni non inficiavano affatto le rimanenti caratteristiche, essendo in grado di competere senza problema con gli altri portatili più ingombranti disponibili all’epoca. Ad esempio, la dotazione di interfacce, così come la possibilità di espansione, era completa: dalle classiche porte seriale e parallela, all'uscita video CGA, alla presa per tastierino numerico esterno. Tramite un apposito vano disponibile lateralmente era possibile inserire l'espansione di memoria e il modem 2400 baud, anche questo opzionale.

Il display, nonostante fosse un “matrice passiva” (supertwisted) aveva una leggibilità più che accettabile. Era in bianco e nero, anzi grigio-argento e blu, retroilluminato, purtroppo con risoluzione da minimo sindacale: solo CGA (640x200px) e non EGA o VGA come in molti, me compreso, avrebbero preferito.

L'elettronica utilizzava componentistica SMD, il che contribuiva significativamente a ridurre le dimensioni della scheda elettronica, circa 200 cm quadrati, un terzo di quella occupata daIl'elettronica del precedente Compaq SLT/286.

Per quanto riguarda l’alimentazione, le “solite” batterie ricaricabili NiCd offrivano un’autonomia di utilizzo di circa 3 ore e mezza. Non mancava la gestione dei timeout display, modem e memoria di massa, per minimizzare i consumi e aumentare ulteriormente l'autonomia. Era anche possibile (cosa non proprio scontata a quei tempi) mettere il sistema in standby.

Curiosità: mancava all’appello, FINALMENTE, la maniglia per il trasporto alla quale eravamo abituati da sempre e questo poteva sembrare un difetto. In realtà questi nuovi portatili, per l’epoca, erano così piccoli da essere comodamente portati... anche sottobraccio! Wow!!! 😮

Concludo con un mio pensiero conclusivo pubblicato in quell'occasione su MC: “prevediamo senza dubbi un buon successo di mercato: la necessità di portatili veramente tali si fa sempre più sentire e tutti ormai sognano una appendice «staccabile» del loro personal in ufficio”.

Sommessamente parlando, preconizzavo il PowerBook Duo annunciato da Apple tre anni dopo.

“Grande Giove!” (cit.) 😁😁😁

 

 


 

A confronto con un altro "pezzo di storia", le Pagine Gialle... il Google di allora!

 


 

I neonati Compaq LTE avevano la meccanica floppy disk accessibile frontalmente.

 


 

Uno "spaccato" metteva in evidenza l'ottima ingegnerizzazione. La scheda aggiuntiva visibile a destra era il modem 2400 bps disponibile opzionalmente.

 



 

:-)

 


Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it e su Facebook. Per ulteriori informazioni clicca qui