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Digitando, digitando... n. 25/2011 del 27.06.2011

Archos G9: il tablet delle meraviglie! :-)

di Andrea de Prisco

Prendete una "tavoletta a caso". Toglietegli - magari fosse possibile! - il suo sistema operativo blindato & proprietario (e tutto il "brutto che ne consegue") per far spazio al ben più aperto Android. Naturalmente in versione Honeycomb o 3.1 che dir si voglia, ovvero la versione specifica per i tablet. Aggiungete, volendo, un hard disk da 250 GB all'interno - comodo per caricarci tutti i contenuti che vogliamo - e prevedete la possibilità, opzionale, di passare alla versione 3G anche successivamente all'acquisto.

Dimezzate, più o meno, il prezzo di vendita del tablet dal quale eravamo partiti e... ecco a voi l'Archos G9, disponibile a breve (per di più) in due formati schermo: da 8 e da 10.1 pollici.

Cosa desiderare di più dalla vita? Naturalmente che... sia tutto vero! (e pare proprio di sì)

 

Di cotte & di crude

 

Ci sarebbe, volendo, anche un altro motivo di simpatia nei confronti di Archos: una volta tanto si tratta di un produttore europeo, francese per la precisione. Noto al vasto pubblico più che altro per i suoi lettori multimediali particolarmente all'avanguardia, da un paio d'anni a questa parte - come tutti - s'è affacciato anche in questo pazzo mondo dei tablet.

E già, perché davvero ne abbiamo viste di cotte e di crude in quest'ambito: basti pensare ai vari tablet con tastiera che, a mio modestissimo avviso, rappresentano una vera e propria contraddizione in termini: se un tablet è un computer senza tastiera, un tablet con tastiera sarebbe un computer senza tastiera con tastiera?!? :-)))

Battute a parte, gli Archos G9 come anticipato sono due. Uno più portatile, con schermo da 8 pollici, l'altro di dimensioni "standard", ovvero nei canonici 10.1 pollici. In entrambi i casi si tratta di pannelli di tipo multitouch/capacitivo.

A parte questo dettaglio dimensionale (che naturalmente ha ripercussioni anche sulla risoluzione del display: 1024x768 il primo, 1280x800 il secondo) le rimanenti caratteristiche sono praticamente identiche, comprese quelle più particolari se non addirittura uniche.

Partiamo dal processore: si tratta - mi emoziona sempre questo marchio... - di un Texas Instruments OMAP4 dual core cloccato a (ben) 1.5 GHz. Secondo quanto dichiarato dall'azienda francese, dovrebbe essere almeno il 50% più veloce dell'altrettanto attualissimo Tegra 2 di nVidia. Da alcuni benchmark scovati in Rete i conti sembrano proprio tornare: a parità di clock OMAP4 appare essere già un 10% più veloce di Tegra2, se a questo aggiungiamo la velocità di clock maggiore (il chip nVidia è spesso cloccato a "solo" 1 GHz) è facile rendersi conto di quanto lo scenario prometta bene.

Naturalmente i conti non si fanno senza l'oste... e c'è sempre da capire quanto "peserà" sulla batteria tutta questa potenza di calcolo erogata.

La medesima preoccupazione - consumo energetico e dunque autonomia d'utilizzo - riguarda naturalmente anche le versioni con hard disk interno che, come anticipavo, è da (ben) 250 GB.

Sarà utilizzato principalmente per immagazzinare contenuti multimediali FullHD da visualizzare, risoluzione permettendo, direttamente sul display integrato o, più verosimilmente, collegando il tablet al TV di casa: speriamo sia possibile anche il collegamento in modalità DLNA, attraverso la rete domestica, funzionalità disponibile oggigiorno anche su alcuni smartphone.

La cosa, però, più interessante di questo tablet è la sua "espandibilità 3G" grazie a una particolare chiavetta Internet che, naturalmente, può essere utilizzata in modalità tradizionale per connettere alla Rete qualsiasi altro PC o notebook.

Basta sfilarla dal tablet e inserirla in una qualsiasi porta USB libera. Idea a dir poco geniale... e che ha anche un certo non so che di retrò!

 

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:-)

 


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Da: Giorgio L.


L'idea della chiavetta incorporata nella scocca è davvero geniale, e se Apple non l'adotterà sarà per puro orgoglio. Possibile che una buona idea sia venuta a qualcun altro e non a loro (vedi secondo tasto del mouse)?

Quel che mi lascia perplesso sono le risoluzioni. 1024x768 è 4:3, mentre 1280x800 è 16:10. Strano.

Sarei felicissimo dell'arrivo di un "vero" concorrente dell'iPad, però bisogna ammettere che, finora, le impressioni d'uso sono nettamente a favore del primo. Lo schermo dell'iPad appare perfettamente definito, dai colori brillanti. Gli altri tablet, Archos compreso, appaiono sfocati, smorti, plasticosi.

Speriamo in bene per questi nuovi arrivi.
 



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