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Digitando, digitando... n. 23/2011 del 13.06.2011

La "iApple" prossima ventura... :-)

di Andrea de Prisco

Quando venne alla luce, un po' di anni fa (sinceramente... ho perso il conto!) il magico iPhone, una delle prime cose che vennero dette dalla stampa ben informata fu: "è in arrivo il primo telefonino basato su Mac OS". Naturalmente -  o per meglio dire "tanto per cambiare" - non era vero: iOS non è affatto una versione in miniatura di Mac OS, ma un sistema operativo appositamente creato (da zero) per quello specifico utilizzo, e per tutte le successive evoluzioni del caso, tablet compresi.

Quel che è simpatico notare, trascorsi un po' di anni, è che lo scenario prossimo venturo in casa Apple sembra addirittura essersi ribaltato. Il nuovo sistema operativo Mac OS X, denominato Lion, sembra un iOS "station wagon".

Le similitudini con il sistema operativo gestuale di iPhone e iPad si contano a decine, c'è solo da chiedersi - come al solito - se tutto ciò sarà "tangibilmente" apprezzato dagli utenti.

Il sottoscritto certamente non fa testo: sono tecnologicamente tradizionalista e, come noto, da un po' di anni guardo con occhio sempre più critico le discutibili scelte di Steve Jobs. O iJobs che dir si voglia! :-)

 

Clicca per ingrandire...Una WWDC col botto!

 

Tutto è avvenuto, pochi giorni fa, nel corso della senfransischese WorldWide Developpers Conference 2011, dove qualcuno sperava di veder presentato addirittura il prossimo melafonino. No, quello non c'era proprio, ma in compenso s'è parlato a lungo del suo sistema operativo, iOS 5, che potrà essere installato anche su buona parte dei precedenti iDevice.

Le nuove funzionalità di iOS 5 sono decine se non centinaia, per alcune di queste riecheggiano da giorni svariati "era ora", a cominciare da quella che ho sempre reputato una delle caratteristiche più raccapriccianti di "iPhone e compagnia toccante", ovvero la necessità di fare tutto tramite computer.

E meno male che non è per forza un Mac altrimenti ci sarebbe davvero da urlare al complotto! :-)))

Dopo ben 5 generazioni di iOS, pare che finalmente sia possibile usarlo senza iTunes di mezzo, ma è una di quelle cose che... prima le vedo, toccandole con mano (è proprio il caso di dirlo!) e poi ci credo.

Altra figata di iOS 5 sarà, a quanto pare, la gestione centralizzata delle notifiche... in perfetto stile Android.

Beh, mica si può sempre essere copiati, no?!? ;-)

Interessante, inoltre, la possibilità di effettuare sincronizzazioni tramite wifi (ovvero finalmente senza collegare alcun cavo) così come accedere al nuovo servizio iCloud di Apple per tenere sincronizzati tra loro fino a 10 dispositivi diversi, portatili e non. Ma di questo ne riparleremo a tempo debito...

 

Mac OS X LionClicca per ingrandire...

 

L'ultimo arrivato nel vasto zoo dei sistemi operativi Mac è l'annunciato, e tra brevissimo disponibile, Mac OS X Lion.

Come recita il sito, anche in italiano, della Apple, "il sistema operativo desktop più evoluto al mondo si evolve ancora". Mette in campo più di 250 nuove funzioni (praticamente quasi tutti i componenti sono stati rinnovati o aggiornati) e, continuando a leggere, "ti fa usare il Mac in modo ancora più straordinario". Infatti, leggendo in un'altra pagina dell'ampia sezione del sito Apple dedicata al nuovo nato,  "con OS X Lion abbiamo deciso di rimettere tutto in discussione, e abbiamo introdotto nuove funzioni che ti faranno usare il computer in modo tutto nuovo".

Speriamo bene! :-)

Si potrà acquistare esclusivamente online, direttamente su Mac App Store, alla cifra poco più che simbolica di 23,99 euro. Appena pagato si scarica direttamente dalla Rete, ma sono circa 4 GB complessivi... quindi mettetevi comodi e, soprattutto, NON fatelo, quando sarà disponibile, utilizzando una "chiavetta Internet".

Clicca per ingrandire...La prima cosa che colpisce del nuovo Mac OS è il cosiddetto Launchpad, ovvero un'interfaccia di lancio delle applicazioni del tutto simile a quella di iOS. Si pilota tramite trackpad ma, sono disposto a scommetterci, tra non molto arriveranno anche i Mac con lo schermo sensibile al tocco, tanto per rendere la similitudine con iOS ancor più... tangibile!

Launchpad sarà richiamabile direttamente dal Dock e, attivandolo, prende il posto di tutte le altre finestre eventualmente aperte. Sarà come premere il tasto home del vostro iPhone o iPad. E proprio come avviene questi sarà organizzato in pagine, da scorrere agendo con due dita affiancate sul trackpad.

Non solo: le icone potranno essere anche organizzate in gruppi (nulla di nuovo, se non si trattasse di un Mac) "basta trascinarle una sull'altra". Immagino, a questo punto, che un click prolungato su una di queste icone fa sì che inizino a ballettare per essere facilmente eliminate... come al solito!

Naturalmente, scaricando una qualsiasi applicazione dal Mac App Store, questa verrà posizionata automaticamente sul Launchpad, pronta per essere lanciata, riposizionata, raggruppata con altre, eliminata (disinstallata, ma si può eventualmente riscaricare gratuitamente se era a pagamento) in perfetto stile iPhone/iPad. Bello, no?!? :-)))

 

Clicca per ingrandire...App che più App non si può!

 

Altra innovazione particolarmente simil-iOS è la possibilità di visualizzare le applicazioni a tutto schermo. Un po' è rinnegare il mondo a finestre (che Apple ha portato per prima sulla terra quasi trent'anni fa), ma va bene lo stesso. In realtà i due modus operandi possono benissimo convivere, anche perché - credo... - non per tutte le applicazioni sarà indicata/possibile tale modalità.

In ogni caso, per allargare fino all'ultimo pixel disponibile un'applicazione, agiremo sull'apposito comando full-screen presente in alto a destra nella finestra originaria. L'operazione inversa si effettua agendo sulla barra menù che, se non ho capito male, compare - in tale situazione - posizionando il puntatore mouse nella zona superiore.

Per passare da un'applicazione all'altra in modalità full-screen basterà un semplice gesto sul trackpad (a proposito: non dimenticate di buttare i mouse tradizionalmente detti!). Si utilizzano tre dita contemporaneamente con un movimento orizzontale. Se agiamo verso l'alto, sempre con tre dita, attiviamo...

 

Clicca per ingrandire...... Mission Control

 

Ovvero: il centro di comando del Mac. Detto in parole semplici - tenetevi forte! - "Mission Control riunisce Exposé, Dashboard, Spaces e le app a tutto schermo: ti dà una visione d’insieme per monitorare tutto ciò che accade sul tuo Mac".

(non sono tranquillo... :-)))

Immagino che da questo scenario stravagante si torni indietro con il gesto contrario: tre dita strusciate verso il basso. Scherzi a parte, si tratta solo di non farsi prendere dal panico per la visione di insieme - ben ordinata - di tutto quello che sta facendo il nostro Mac. O, per meglio dire, di cosa stiamo facendo noi con "lui".

In alto compaiono le miniature di tutte le applicazioni aperte in modalità full-screen (più, sempre presente, quella di Dashboard) nonché dei vari desktop eventualmente attivi. Nella zona centrale, in tipico effetto (aggiornato) Exposé, vedremo raggruppate per applicazione tutte le finestre aperte in modalità tradizionale.

 

Clicca per ingrandire...Multi-Touch

 

Con il nuovo sistema operativo Macintosh viene aggiornata anche una funzionalità già presente in precedenza, ovvero le capacità multitocco del trackpad e dell'interfaccia utente: "OS X Lion ti dà un modo nuovo di interagire con il tuo Mac. Tocca, scorri, pizzica, sfoglia: con i gesti Multi-Touch controlli direttamente quello che vedi sullo schermo, e tutto è più fluido, naturale e intuitivo".

L'importante è avere tutte le dita a disposizione, altrimenti i nuovi Mac non fanno per voi!

Con tre dita, come anticipato, agendo verso l'alto si attiva il Mission Control. Le stesse tre dita (o, volendo, altre tre... :-) strusciate lateralmente ci permettono di scorrere le applicazioni a tutto schermo.

Con due sole dita possiamo sfogliare le foto visualizzate, così come le pagine di un documento. Analogamente a quanto siamo abituati a fare con con l'iPhone/iPad, due dita possono essere utilizzate anche per zumare, in un senso o nell'altro, a seconda se le allontaniamo o le avviciniamo tra di loro. Se, viceversa, due dita le utilizziamo per dare un doppio "tap" otterremo uno zoom immediato della pagina web visualizzata.

Dulcis in fundo, con tutte le dita impegnate nel gesto di afferrare qualcosa dalla superficie attiveremo Launchpad, dove molte delle operazioni multi-touch già descritte saranno anche lì disponibili. A pieno titolo.

PS: non ci sono più i Mac di una volta... :-(

 

 

:-)

 


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Da: Giorgio L.

"L'importante è avere tutte le dita a disposizione, altrimenti i nuovi Mac non fanno per voi!"

Cooomeee?!? Steve Jobs, l'uomo "green" e politicamente corretto per eccellenza, che discrimina i poveri disabili (pardon: diversamente abili)? Vade retro! :-)))

Mi unisco al club degli scettici. Anche per "colpa" del nostro Andrea, sei mesi fa mi sono preso un iPod Touch di quarta generazione. Carino, per carità. Lo uso, e lo uso anche abbastanza, a cominciare da Skype, ma nei fatti sta fungendo da "cura omeopatica" verso il resto del mondo Apple. Mi ha fatto passare del tutto la voglia di espandermi verso iPad o altro.
 


 

Da: Aldo C.

Eh, Eh. Hai voglia a fare l'informatico maturo che non si scompone più di fronte a Jobs... anzi, lo critica aspramente. Si vede benissimo che ti sei infojato come un mandrillo :-)

 

Risposta:

 

Mi dispiace per te :-))) ma traspare dalle mie parole la mia vera e duratura delusione per il mondo Mac. Pensa che ho un MacBook Air da 11.6 pollici che sta più tempo nella borsa che operativo. Sto pensando seriamente di "formattarlo profondamente" per installargli Windows 7, almeno così lo uso.
In merito al Lion, nell'articolo, dicevo: "c'è solo da chiedersi se tutto ciò sarà tangibilmente apprezzato dagli utenti". Era tanto per dire... lo so bene che qualsiasi cosa fatta da Jobs, anche la più stravagante, sarà sempre e comunque promossa a pieni voti dalla "sua" utenza.
:-)


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