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Digitando, digitando... n. 16/2011 del 18.04.2011

IE10: Vista mio non ti conosco... :-)

di Andrea de Prisco

Se tanto mi dà tanto, tra non molto verrà fuori che l'undicesima versione di Internet Explorer farà una sonora pernacchia a Windows 7.

 Microsoft ce l'ha un po' come vizio il rinnegare se stessa. O per meglio dire i suoi prodotti, anche quelli più di successo e più amati dai suoi instancabili utenti. Il motivo, dal punto di vista "vil-denarico" è comprensibilissimo: spingere i propri clienti a rottamare il vecchio per passare al nuovo.

L'ha fatto, l'ultima volta, con Internet Explorer 9 - rilasciato in via definitiva poche settimane fa - sbattendo coraggiosamente (?) la porta in faccia a quel 50% di utenti PC ancora fedelissimi di XP. A quanto pare lo farà nuovamente, quando verrà rilasciato IE10, nei confronti dell'odiato Vista. Le motivazioni ufficiali sono le solite: per stare al passo coi tempi è necessario utilizzare al massimo tutte (e sole...) le ultime tecnologie, tutte presenti (pare...) solo ed esclusivamente nell'ultimo sistema operativo venduto.

Bah...

 

La corsa al rilascio...

 

Premesso che questa "guerra dei browsers" davvero non la capisco, i rilasci di nuove versioni dei programmi di questo tipo si susseguono a ritmo sempre più incalzante. Se è vero che Microsoft è già al lavoro per la versione 10 del suo (pachidermico) browser, lo stesso sta accadendo con il suo più agguerrito competitor, Firefox, recentemente rilasciato in versione 4 e già in stato avanzato di lavorazione per quanto riguarda la 5.

Fra le tante differenze che separano Internet Explorer dai vari Firefox/Chrome/Safari/Opera è che il primo gioca esclusivamente in casa, gli altri sono multipiattaforma e multiversione all'interno della stessa famiglia di sistemi operativi.

A detta di Microsoft, quello che potrebbe sembrare un limite del proprio browser è in realtà (secondo loro...) il suo punto di forza. Portare avanti lo sviluppo Clicca per ingrandire...di un qualsiasi prodotto su molte piattaforme equivale - sostiene la Casa di Redmond - a suddividere gli investimenti in più ambiti realizzando, a parità di risorse economiche impegnate, più prodotti di livello inferiore.

Come dire: ne facciamo uno, ma lo facciamo bello tosto!

Quel che è strano, però, è l'utilizzo del browser stesso da parte di Microsoft per invogliare la gente ad aggiornare il proprio sistema operativo. Mi sembra una mission impossible!

Fatto sta che nel corso del recente MIX di Las Vegas (12-14 aprile 2011) alla precisa domanda di un giornalista di ComputerWorld circa la compatibilità del prossimo IE con il "vecchio" Vista, la risposta non lascia molto spazio ai dubbi circa le intenzioni di Microsoft: «gli utenti Windows Vista hanno una grandiosa esperienza di navigazione con IE9, ma nello sviluppare IE10 ci siamo concentrati su un tipo di innovazione che è possibile quanto trai vantaggio dai continui miglioramenti dei moderni sistemi operativi e del nuovo hardware».

Clicca per ingrandire...Non si sa molto, in realtà, del prossimo IE. Al momento è possibile scaricare e installare una platform preview per assaporare un po' di caratteristiche che sicuramente verranno integrate nel nuovo browser. Sarà sicuramente ancor più aderente a HTML5 di quanto lo sia IE9, oltre a integrarsi maggiormente con CSS3, di sicuro per quel che riguarda le funzionalità Gradients, Flexible Box Layout, Multi-column Layout, Grid Layout. Non mancherà, inoltre, la possibilità di gestire trasformazioni e transizioni 3D, per un'esperienza di navigazione certamente... alla moda!

Sarà - almeno al di fuori dell'Unione Europea - parte integrante di Windows 8 (che dovrebbe arrivare a fine 2011, inizio 2012) mentre una prima beta pubblica del nuovo browser potrebbe arrivare poco dopo l'estate.

Sempreché non ci suicidiamo tutti prima per la troppa attesa!!! :-)))

 

 

:-)

 


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Da: Aldo C.

Microsoft è un'azienda decotta. Mi stupisce non vederlo scritto a caratteri cubitali sulla riviste di settore e sui quotidiani, ma non vi è dubbio che è decotta.
Il suo sbandieratissimo monopolio nel mondo PC ha ormai poco significato (ed infatti la perdita di capitalizzazione del titolo sul Nasdaq è una costante da diversi anni).
Il mondo PC sta regredendo di importanza e diverrà marginale nel mondo consumer. I settori emergenti (tablet e smartphone) fanno felicemente a meno di MS e non vi è alcuna possibilità per quest'azienda di guadagnare spazi in questi settori semplicemente perché non ha la cultura per competere. La MS è la IBM 30 anni dopo.

PS: dopo 20 anni di assemblaggio di PC (per me e per amici e colleghi) ho dovuto prendere atto che il miglior computer per far girare Windows è... un iMac. Buffo vero? Beh, ancora più buffa è la sensazione che si prova riavviando la macchina da Mac OSX a Win7: un pugno nello stomaco.
Addio MS, non ti ho mai amata e mi hai creato tanti problemi. Non mi mancherai.

Risposta:


Hai ragione: l'ho dovuta togliere la partizione Win dal mio "Air". Mi faceva impressione avviarlo in questa modalità (pur perfettamente funzionante!).

Comunque, quello che farà crollare le aspettative delle aziende (compresa Apple, anzi soprattutto "ella") è la chiusura mentale e... di codice. Ci vorrebbe un Android per PC che non può essere Linux (come molti pensano) perché non è un prodotto per le masse (e le massaie), ma per gli "esperti"... di quelli che se un driver manca, se lo fanno da soli!
Sono molto curioso di vedere come sarà (e come attecchirà) Chrome OS. Con la potenza di Google c'è sempre poco da scherzare...
:-)

adp



Da: Antonio O.

Ho abbandonato da tanto IE a favore di firefox e devo dire che secondo me è molto meglio, oltre a questo pian piano (sia a casa che in ufficio) stiamo abbandonando la stessa MS a favore della mela in ufficio e di ubunto a casa e devo dire che siamo più che soddisfatti.
Avere la possibilità di scegliere e confrontare diversi sistemi operativi e software non può che far bene e servire all'utente finale.
 


 

Da: Giorgio L.

Caro Andrea, però le considerazioni di Aldo fanno riflettere. A prescindere dal fatto che io con Win7 mi trovo più che bene (ma questo è un problema mio ;-)) e che a furia di aspettare "l'anno di Linux" stiamo facendo la muffa (quest'anno compie 20 anni e ha una quota di poco superiore all'1%, contando tutte le distro), se è vero, come credo anch'io, che il PC regredirà pesantemente in ambito domestico e sopravvivrà solo nelle aziende e fra gli appassionati, allora il "sistema operativo per massaie" non sarà più così indispensabile e Linux potrebbe trovare nuovo slancio.
 


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