

Curta Calculator, il macinanumeri
Ci sono tre tipologie di oggetti vintage di cui mi piace raccontare. Quelli posseduti a suo tempo, quelli desiderati a suo tempo e quelli scoperti da poco e che, anagrafe permettendo, mi sono fatto scappare… a suo tempo!
Tra questi il più interessante, ai miei neuroni, è il famoso (?) Curta Calculator diffuso fino agli anni settanta.
Ci rientro!
Un oggettino a forma di macinapepe in grado di macinare calcoli e produrre risultati. Una vera e propria calcolatrice, meccanica come era normale svariati decenni fa, ma a differenza delle altre (da tavolo) era in formato tascabile. Una calcolatrice tascabile. Meccanica. Tascabile, ripeto.
E scusate se è poco!
A idearla, sul finire degli anni trenta, fu l’intraprendente e coraggioso ingegnere austriaco Curt Herzstark, da cui il nome del dispositivo (meglio di Herzstarkalina).
Tornando seri, Curt era anche ebreo e questo, come accadde a tantissimi di loro, gli costò in quegli anni (maledetti) la deportazione in un campo di concentramento.
Lì però, grazie all’interesse dei nazisti per il dispositivo in questione, riuscì a salvarsi proprio in seguito alla possibilità offertagli di completare la realizzazione dell’innovativo dispositivo che, si racconta, avrebbero donato a Hitler in persona.
Non so quanto sia vero questo finale romanzato, ma è di poco conto nella narrazione complessiva.
Come credo valga per tutte le calcolatrici meccaniche, il funzionamento della Curta si basa sul non trascurabile dettaglio che in aritmetica (ovvero per fare i calcoli di base) basta un’unica operazione: la somma. Del resto si sa che la moltiplicazione sia tot volte una somma, la sottrazione - es. A meno B - equivalga a trovare quel numero X che sommato a B dà A (o se preferite sommare ad A il valore B cambiato di segno); idem per la divisione che corrisponde, come ragionamento, a trovare quante volte dobbiamo sommare il divisore per ottenere il dividendo, più (scusate se insito) un eventuale resto.
La piccola manovella faceva proprio questo, le addizioni: a ogni giro sommava il contenuto del totalizzatore superiore con il valore impostato dai cursori laterali e attraverso un po’ di comandi accessori potevamo semplificare i calcoli (ovvero il numero di giri della manovella) spostandoci sulle decine, centinaia, migliaia, ecc.
Le sottrazioni si ottenevano NON invertendo il senso di rotazione della manovella - girava solo in senso orario - ma impostando un apposito flag (il sollevamento della manovella stessa, che scattava in una seconda posizione) per variare il movimento degli ingranaggi che andavano a detrarre, anziché incrementare, il totalizzatore. E così via per moltiplicazione e divisione che, come dicevo, non sono altro che ripetizioni combinate delle operazioni precedenti: somma e sottrazione che a loro volta, come anticipato, sono parenti strette.
Inutile dire che YT è piena di video esplicativi al riguardo, incluse alcune animazioni grafiche che mostrano il meccanismo interno sviscerato ingranaggio per ingranaggio. A questi rimando chi volesse realmente saperne di più: non era certo mia intenzione approfondire più di tanto in queste poche righe.
In conclusione un oggetto davvero interessante che, purtroppo, costa anche questo un bel po’ troppo. Da quello che ho potuto verificare al volo - l’ipotetico lo voglio è scattato quasi subito, ma è stato immediatamente revocato!!! - non se ne acquista una, ovviamente usata, per meno di 1000-2000 o 3000 euro.
La ripongo, sommessamente, nel cassetto dei sogni…