Articolo pubblicato sul n. 87 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel luglio 1989

MCmicrocomputer


Il... Virus dei virus...

di Andrea de Prisco

In principio era il Virus: nient'altro che un normale «agente patogeno più piccolo dei comuni batteri, che ha la capacità di infiltrarsi e di vivere da parassita nelle cellule animali e vegetali provocando alterazioni nei tessuti o nell'organismo».

Poi venne il Virus Informatico: nient'altro che una normale «routine più piccola dei comuni programmi, che ha la capacità di infiltrarsi, e di riprodursi nelle memorie volatili e di massa provocando, volendo, alterazioni del comportamento del vostro computer». Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo

Infine esiste il «Virus dei virus», né biologico né informatico, ma solo psicologico che, diffondendosi a velocità pari se non maggiore dei due precedenti tipi, permette a tutte le idiozie raccontate sui virus informatici, di raggiungere direttamente i cervelli di tutte le persone, non espertissime di informatica, ma che per un motivo o per un altro hanno a che fare o sono a contatto con chi maneggia questi benedetti computer.

E se un virus biologico si trasmette attraverso contatto (più o meno spinto), un virus informatico si trasmette per vie telematiche o direttamente door-to-door (intendendo per door lo sportellino del drive), il neo nato virus psicologico si trasmette eccellentissimamente per mezzo di mass media di tutti i tipi: quotidiani, mensili, telegiornali, programmi televisivi e (abbiamo saputo) anche attraverso circolari ministeriali. Ma il caso più interessante è certamente quello dell'esperto informatico (magari pure per davvero!) che, rivolgendosi alle folle più disparate, rilasciando la sua brava intervista, non sta attento a quello che dice e a come lo dice.

Non vogliamo a questo punto ricordarvi né l'impiegata che corre in infermeria a farsi vaccinare, né la mamma apprensiva che da quando si parla di virus informatici, soffre ogni volta che il figlio accende il computerino, ma solo introdurvi alla sagra del terrorismo culturale in materia di virus informatici che si è consumata il 9 e 10 giugno u.s. a Milano nel corso del convegno “Il Virus del Computer. Analisi, Prevenzione, Difesa”.

Attirati più che altro dalla immensa pagina di pubblicità su «La Repubblica» speravamo tanto in qualcosa di veramente ben fatto sull'argomento, stufi ormai del tanto rumore presente, come detto, ormai dappertutto. Come avrete modo di capire leggendo questo articolo, fortunatamente qualche intervento buono (ma soprattutto ben esposto) c'è anche stato, ma non siamo proprio sicuri che fosse evidente il confine tra realtà e fantasia che durante il convegno sembrava apparire e sparire continuamente come per incanto.


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