Articolo pubblicato sul n. 73 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'aprile 1988

MCmicrocomputer


Reportages:
"Il futuro dei linguaggi di programmazione
 con i sistemi operativi MS-DOS e OS/2"
Seminario Microsoft - Milano 11 Marzo 1988

di Andrea de Prisco  

Esistono delle situazioni, della nostra vita, in cui volendo o nolendo dobbiamo proprio toglierci il cappello. A me ad esempio capita quando sull'autostrata incrocio o mi sorpassa  una rombante Testarossa (evento ormai non piu' raro!) oppure, seconda passione, quando si parla di orologi prestigiosi come Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articoloPatek Philippe, Breguet, Ebel ed altri ancora. Nel mondo dell'informatica un po' di cappelli, doverosamente, uso togliermi di fronte a colossi come IBM nel campo dei grossi computer, davanti a Sun Microsystems quando si parla di workstation grafiche, d'innanzi ad Apple Computers quando sfioriamo il tema dell'informatica "molto personale".

Mi e' rimasto un cappello... molto morbido. Oserei dire... soft. Questo me lo tolgo quando iniziamo a parlare di Microsoft, che sta all'informatica come il cacio ai maccheroni, o giu' di li'.

Chi non conosce Word, Multiplan, Excel, Works ? Chi puo' ignorare che il primo linguaggio di programmazione per personal computer fu il Microsoft Basic, oggi disponibile praticamente per tutti i sistemi esistenti ? E come dimenticare Windows, il piu' riuscito esperimento di "finestramento" dell'MS-DOS tra breve esportato in ambiente OS/2 dove si chiamera' Presentation Manager, l'interfaccia WIMP ufficiale del nuovo sistema operativo ? E a proposito di muose, saltando un attimo nell'hardware, sapevate che quest'oggetto, di produzione Microsoft, e' la periferica per PC piu' venduta al mondo (tiratura 70-80mila copie al mese)?

 

In occasione del seminario sul futuro dei linguaggi di programmazione coi i sistemi operativi MS-DOS e OS/2, svoltosi a Milano l'11 marzo scorso, la Microsoft ha annunciato anche in Italia l'uscita di 5 nuovi linguaggi di programmazione per il nascente sistema operativo OS/2. Si tratta per lo piu' di riedizioni di linguaggi gia' esistenti per l'MS-DOS ora disponibili per il nuovo sistema operativo, in versioni aggiornate. Troviamo infatti il Microsoft C Compiler nella versione 5.1, un nuovo Macro Assembler, il Basic Compiler 6.0, il Fortran 4.1 e il Pascal 4.0.

Come i piu' informati sapranno, Microsoft tende a spingere maggiormente C e Basic piu' di quanto faccia per Pascal e Fortran. Del resto quest'ultimo e' ormai utilizzato solo da un ristretto numero di utenti costretti solo per motivi di compatibilita' ed uniformita' a livello sorgente con le applicazioni scientifiche gia' esistenti: esattamente come dire che e' bene tenerlo in catalogo solo per... correttezza. Sul Pascal, invece la ragione di tanto silenzio sembrerebbe motivata piu' dalla coesistenza del piu' diffuso TurboPascal della Borland, che con la sua politica di vendita "prodotto ottimo a prezzo stracciato" e' diventato de facto lo standard per gli amanti di questo linguaggio tanto pulito quanto potente.

Nella speranza di convertire i pascaliani piu' incalliti, Microsoft regala addirittura un precompilatore da TurboPascal a Microsoft C, come dichiarato, per salvaguardare gli investimenti fatti in tale linguaggio, prima del grande passo. Per richiedere la propria copia e' sufficiente inviare 5000 lire in francobolli come contributo di spese di spedizione e ricevere, dopo circa trenta giorni, un dischetto con il traduttore e il manuale di istruzioni sottoforma di file. Interrogato il Giustozzi in tale direzione, pare proprio che questo "coso" funzioni. Meglio di cosi'...

Per quanto riguarda invece C, Basic e Assembler, secondo Microsoft non c'e' "turbo" che tenga, e siamo proprio tentati di dargli ragione. Tutte le energie sono state impegnate proprio attorno a questi tre linguaggi che rappresentano dei veri e propri strumenti professionali per lo sviluppo di qualsivoglia applicazioni. Si' avete letto bene, anche in Basic! Beh, quando un linguaggio di programmazione permette la ricorsione, tipi di dato definibili dall'utente (record compresi), trattamento degli errori e delle interruzioni, possibilita' di creare processi figli da eseguire parallelamente al processo creante, controllo totale di tutte le risorse hardware e software del sistema... che si chiami o meno Basic, e' comunque uno strumento professionale da non sottovalutare affatto. In aggiunta a questo, tanto il Basic quanto il C sono corredati di appendice quick (QuickBasic 4.0 e QuickC 1.01) che permettono il cosiddetto prototyping dei propri programmi prima della compilazione-ottimizzazione eseguita dal compilatore vero e proprio. In questo modo e' possibile iniziare velocemente (quickly) lo sviluppo delle applicazioni sfruttando l'ambiente di editor-debugger messo a disposizione da questi.

Con ognuno dei 5 linguaggi di programmazione viene fornito un potente editor multi file multi window, e il super debugger CodeView grazie al quale e' possibile debuggare i propri programmi a livello sorgente, ovvero seguendo passo passo l'esecuzione del programma scritto nel linguaggio ad alto livello, tenendo sotto controllo tutte le strutture e le variabili utilizzate da questo.

Ma cio' che e' piu' interessante e' che i 5 linguaggi di programmazione di cui sopra possono facilmente interagire tra di loro (e' possibile chiamare una procedura scritta in qualsiasi altro linguaggio) e tanto l'editor quanto il CodeView non battono ciglio quando si tratta di scrivere applicazioni multilinguaggio, compilarle o debbuggarle opportunamente. Essendo poi l'OS/2 un sistema operativo multitasking, sono naturalmente supportate anche la comunicazione tra processi e l'esecuzione di comandi paralleli (programmazione multi-thread). E' inoltre possibile il cross-development in ambedue i sistemi operativi ovvero lavorare in ambiente MS-DOS e creare applicazioni OS/2 o viceversa lavorare in ambiente OS/2 e creare applicazioni MS-DOS. Non ultima la possibilita' di creare file eseguibili in ambedue i sistemi operativi senza effettuare modifiche di alcun genere.


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