Articolo pubblicato sul n. 73 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nell'aprile 1988

MCmicrocomputer


Prove prodotti:

Tandy 1400 LT

Tandy Radio Shack 1400 LT

di Andrea de Prisco

Esistono portatili ultra leggeri, portatili super economici, portatili velocissimi, pesantissimi, con memorie di massa da capogiro, con clock e CPU degne dei migliori desktop esistenti. Ci sono poi i portatili dotati di schermi mediocri, buoni, ottimi. Discorso analogo per il feeling e l'ergonomia della tastiera e/o per i materiali adoperati per la costruzione. Il portatile Tandy 1400 LT che ci accingiamo a provare in queste pagine, Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articoloappartiene alla categoria dei computer particolarmente ergonomici. Tutte le soluzioni costruttive sono rivolte infatti a facilitare il piu' possibile l'uso di questo portatile. Si va dal display retroilluminato dalla leggibilita' a dir poco impressionante, ai due drive posti sul frontale e non lateralmente come di solito si usa, alla tastiera ricurva dal tocco particolarmente invitate. Come in qualsiasi portatile che si rispetti troviamo tutte le interfacce classiche (compresa un ingresso per tastiera esterna) la possibilita' di inserire un modem interno e una scheda per collegare un box di espansione.

Dispone di "serie" di una Ram Disk da 128 K essendo dotato in tutto di ben 768 K byte di memoria. Per finire, con la macchina e' fornino un comodo pacchetto Agenda-Editor-Filer-SpreadSheet su un unico dischetto che conviene portarsi sempre dietro per ogni (piccola) necessita'.

 

Descrizione esterna

 

Cio' che colpisce maggiormente dell'estetica del Tandy 1400 LT sono senza dubbio le sue dimensioni. Sarebbe proprio il caso di dire che ci troviamo davanti ad una "bella bestia" di portatile. Nonostante le dimensioni si tratta comunque di un computer facilmente trasportabile grazie anche alla ben bilanciata maniglia di trasporto disponibile, a scomparsa, sul fondo della macchina. Il design e' molto pulito, anche grazie al fatto che in posizione di trasporto restano scoperti il solo interruttore di accensione e il nottolino di regolazione del contrasto. Infatti i drive sono posizionati, come gia' detto, frontalmente quindi nel vano tastiera-display; le connessioni sono coperte da un ulteriore sportello posteriore apribile e/o asportabile con facilita'.

Agendo su due tastini laterali e' possibile sboccare il coperchio display e accedere cosi' alla tastiera. Questa conta ben 76 tasti, troviamo il solito tastierino numerico "a scomparsa", 12 tasti funzione, i comandi del cursore disposti a T. Agendo sul tasto Fn possiamo accedere alle altre funzioni tipiche delle tastiere dei computer MD-DOS, come i vari PRTSC, PageUp, PageDn, Home, End ecc.ecc.

Premendo contemporaneamente i tasti Ctrl-Alt-Ins accediamo al programma di SetUp che permette di variare vari parametri del sistema. Si va dal Time Out del display (ne riparleremo tra breve), al video e tastiera interna o esterna, all'abilitazione e al settaggio del modem, oppure possiamo scegliere se lavorare a bassa o ad alta velocita'. Nel primo caso viaggeremo ai classici 4.77 MHz, nel secondo a 7.16. L'utility Speed della Landmark Software svela un indice di velocita' pari a 1.6 volte la velocita' di un classico PC IBM o pari a quella di un AT clock-ato a 2.8 MHz.

Sul retro della macchina, coperte da un apposito sportello, troviamo le connessioni per l'esterno. Abbiamo una uscita stampante parallela, un'interfaccia seriale, un connettore per drive esterno, uno per tastiera separata piu' le uscite composite e RGBI per monitor esterno. Proprio sopra a queste altri due sportellini serrati da due piccole viti permettono di inserire un modem interno e una scheda che ci permettera' di utilizzare un box di espansione nel quale mettere le classiche schede IBM compatibili.

Proprio dietro al coperchio-display troviamo il vano porta batterie ricaricabili che nasconde anche una piccola vite per regolare il volume dell'altoparlantino interno.

  

Il Display

 

Un paragrafo a parte merita il display del 1400 LT, fiore all'occhiello di tutta la macchina. E' senza dubbio il display piu' leggibile che ci sia mai capitato di incontrare nella nostra redazione. Occorre ricordare pero' che usufruisce della retroilluminazione e non e' possibile disattivare solo quella per ricorrere alla visualizzazione normale. Cio' significa che se siete "allergici" a tali tecnologie dovrete rassegnarvi a vedere peggio... su un altro computer. Oltre a questo la retroilluminazione porta via abbastanza corrente ed e' per questo che nel programma di Setup possiamo stabilire dopo quandi minuti di inattivita' il display debba spegnersi. Attenzione: non il computer, ma solo il dispositivo di inizializzazione. Tornati al "posto di combattimento" sara' sufficiente premere qualsiasi tasto per ritrovarsi col cursore esattamente dove l'avevamo lasciato.

Al sottoscritto, che non disdegna affatto la retroilluminazione e che non si innervosisce al lieve sibilo che emette, e' piaciuto proprio tante' che l'ha utilizzato per la redazione di tutti gli articoli del mese. Peccato che il distributore l'abbia gia' richiesto indietro...

 

L'interno

 

Aprire un Tandy 1400 LT e' proprio un casino. Ne e' testimone il nostro fotografo Dario Tassa col quale ho passato alcune ore in Fotografia a cercare di convincere questo coso ad aprirsi. Dopo aver finalmente scovato le ultime due viti "cardine" non vuoi che una di queste fosse completamente bloccata fino allo spanamento completo della sede del giravite, prima, e della filettatura, poi? Certo, queste sono cose successe al nostro esemplare e non succedera' certo con gli altri, ma la pena e' stata tale e tanta che non potevemo non immortalarla nelle righe di quest'articolo. Dopo averci completamente rinunciato (stavamo per pubblicare la prova senza foto dell'interno), come per miracolo,

l'indomani la vite riprende piena coscienza di sé e ricomincia a funzionare: pochi giri antiorari e .. il Tandy è aperto (mannaggiallui. ..)

Messa completamente a nudo la piastra troviamo il processore NEC V20 affiancato da uno zoccolo vuoto atto ad ospitare il coprocessore matematico. La Ram è interamente ospitata su di una piccola scheda accessibile anche dall'esterno attraverso il vano che ospiterà il controller del box di espansione.

Come visibile dalle foto sulla piastra madre è presente un nutrito numero di integrati e ciò testimonia una ingegnerizzazione non troppo spinta. A parte un appesantimento generale del progetto, non vuol dire però che sia un grosso inconveniente. Anzi, visto nella giusta ottica, potrebbe essere anche un vantaggio, ad esempio quando si tratta di dover sostituire un pezzo, certamente più reperibile dei vari chip custom presenti nei portatili di concezione più moderna.

 

Il DeskMate II

 

Come detto in apertura, assieme al computer è fornito un pacchetto multifunzione così comodo da (avere e) usare che ci dispiace soltanto che non sia residente in memoria Rom pronto a partire con la pressione di un singolo tasto. Tra l'altro, prima o poi, sicuramente succederà: esperimento Cambridge Computer ZX88 a parte, abbiamo già un esempio di Rom in un portatile col Toshiba T1000 che ha il sistema operativo residente.

Tornando al pacchetto fornito col super visualizzoso Tandy, diciamo subito che non si tratta di una schifezza «tanto te lo regalo», ma di uno strumento utilissimo grazie al quale l'utente meno esperto può facilmente familiarizzare coi programmi classici dei computer. L'utente più esperto potrà sempre vederlo come una riserva di potenza ogni volta che fuori sede ha la necessità di un particolare programma e non ha dietro i dischetti opportuni. Questo essenzialmente per quanto riguarda Word Processing, Data Base e Spread Sheet. Per l'Agenda e il programma di telecomunicazioni, non hanno proprio badato a spese, dal momento che si tratta di due oggetti ai quali veramente... non manca nulla.

Ma il bello di tutto il pacchetto è che i vari moduli fanno tutti capo ad un unico menu iniziale attraverso il quale non solo scegliamo l'applicazione ma possiamo accedere direttamente al file su cui lavorare. Vediamo brevemente le caratteristiche dei vari moduli.

 

Text: si tratta, più che di Word Processor, di un editor di testi che permette operazioni di Find, Replace, Merge, trasferimento o cancellazione di blocchi. Non troviamo, purtroppo, traccia della possibilità di formattare in qualche modo il testo (essenzialmente la giustificazione) e questo limita abbastanza l'utilizzo di questo modulo. Peccato.

 

Spread Sheet: questo già è un po' più interessante. Tra le funzioni suppor¬tate annoveriamo la media, il minimo, il massimo, somma per riga o colonna, le funzioni matematiche e trigonometriche. Come per l'Editor possiamo effettuare operazioni di taglia e incolla o fare il merge con altri file. A proposito di Editor, segnaliamo che è possibile definire un blocco di celle come text area e scrivere lì dentro in tutta libertà. Ottimo!

 

Filer: con questo programma possiamo creare archivi su cui effettuare ricerche con criteri anche abbastanza complessi. Oltre a questo possiamo effettuare il merge con un altro archivio o salvare parte di un record come file testo da riutilizzare in un secondo momento.

Se disponiamo del Modem interno possiamo evidenziare col cursore un numero telefonico appartenente ad un record qualsiasi ed effettuare così la chiamata. Naturalmente la cornetta la terremo in mano per parlare a viva voce con l'interessato.

 

Telecom: come già detto prima si tratta di un programma abbastanza completo col quale possiamo anche effettuare il download e l'upload di file. Possiamo inoltre editare ed eseguire file autolog (automatic logon sequence) che ci permetteranno di risparmiare un bel po' di tempo ogni volta che «ci collegheremo».

 

Agenda: detto anche Event Scheduler, il programma Agenda permette di pianificare gli appuntamenti. In alto appare il calendario del mese e accanto a questo, in forma grafica, la tavola oraria degli impegni della settimana: in questo modo avremo sott'occhio tutti i «buchi» ancora disponibili in modo da non incorrere in errori quando dobbiamo prendere un impegno con qualcuno. Immediatamente sotto, la lista degli appuntamenti, naturalmente mantenuta in rigoroso ordine cronologico. Muovendoci col cursore sul calendario vedremo tanto la tabella oraria che la porzione della lista relativa al giorno selezionato. Molto comodo.

 

Mail: l'ultima applicazione è un Message Handler. Con questo potremo tenere in ordine comunicazioni in arrivo e in partenza. Molto comoda la possibilità di ricercare un messaggio indicando l'autore, la data o una stringa contenuta nella descrizione ((oggetto: »).

 

Conclusioni

 

Come noto, le conclusioni riguardanti la prova di un computer, vanno inesorabilmente a scontrarsi col vil denaro test. Questa volta, però, non ci sono proprio dubbi: i due milioni e seicentocinquanta li vale veramente tutti (anche grazie al DeskMate Il compreso nel prezzo) e dunque si tratta di un temibile concorrente per gli altri costruttori-distributori di computer portatili. Forse a causa delle dimensioni è un computer che non si porta proprio col sorriso sulla bocca, ma una volta arrivati a destinazione ci restituisce sottoforma di performance (soprattutto ergonomia) tutta l'energia spesa per il trasporto. Come già detto abbiamo apprezzato molto i drive posti sul frontale, la tastiera molto comoda da usare e il display dalla visibilità incredibile. A proposito di questo, tanto per rendere l'idea, appena ricevuto il portatile per la prova, osservando le foto sull'imballo che mostravano la macchina in funzione e credendo nel solito fotomontaggio, la prima impressione è stata appunto: «quando un portatile con un display simile... per davvero?». Lo stavamo scartando in quel momento...

Volendo invece trovare a tutti i costi qualche difetto, potremmo dire che avremmo gradito la velocità un tantino più elevata (per essere al pari degli altri) una maggiore autonomia elettrica (che comunque non scende mai sotto le tre ore col display sempre acceso) e il coperchio display leggermente frenato nella sua corsa... verso la tastiera. Capita infatti che se non lo si accompagna con le mani fino al c1ick dei due fermi, questo sbatte violentemente (e pericolosamente) contro il cabinet con tanto di commento dell'operatore: «speriamo che non si sia rotto!». A proposito: il nostro, dopo un mese, funziona ancora.

Buon segno


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