Articolo pubblicato sul n. 61 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel marzo 1987

MCmicrocomputer


Amighevole:
Riepilogo dei comandi

di Andrea de Prisco

A conclusione del ciclo di articoli dedicati al sistema operativo di Amiga, l'AmigaDOS, questo mese vi proponiamo un articolo riassuntivo di tutti i comandi diretti (volendo, da staccare o fotocopiare e conservare) spiegandone brevemente il funzionamento e le opzioni piu' interessanti.

Infine qualche trucchetto o curiosita' riguardo all'AmigaDOS non guastera' di sicuro. Pronti ?...Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo

 

... Via!!!

 

Il primo set di comandi utente che mostreremo riguarda il trattamento dei file contenuti su disco. Fanno seguito a questi i comandi di sistema veri e propri che mostreremo nel secondo paragrafo.

 

Comando: DIR

 

legge la directory dal disco mostrando prima i nomi delle subdirectory e poi i file, quest'ultimi in ordine alfabetico. E' possibile indicare quale directory vogliamo vedere, comunque annidata e dovunque allocata (drive esterni, hard disk, ram disk). Esempi:

 

DIR

DIR RAM:

DIR DF1:FONT/OPAL

 

E' possibile indicare una delle tre opzioni A,I,AI, (indicando di seguito al comandi dir "OPT" e l'opzione scelta) ottenendo rispettivamente l'intero contenuto del dischetto (i nomi di tutti i file in tutte le directory), l'opzione interattiva, o entrambe. Con l'opzione interattiva Amiga mostra il nome di un file seguito da un punto interrogativo e si ferma. Battendo [Return] si procede passando a nuovo file, digitando "q" si esce dal comando. Se si tratta del nome di una directory digitando "e" possiamo esporarlo (cio' avviene automaticamente con l'opzione AI), digitando "b" torniamo su di un livello, se si tratta di un file di caratteri possiamo vederne il contenuto con "t" (type) infine se vogliamo togliere un file basta digitare "del".

 

Comando: LIST

 

mostra la directory del dischetto piu' altre informazioni relative ai file come le protezioni, data e ora dell'ultima scrittura, la dimensione, e un eventuale commento. Come per il comando DIR si puo' specificare a quale directory siamo interessati e con la chiave "S" possiamo indicare una sottostringa in modo da listare solo i nomi di file che la contengono. Esempi:

 

LIST

LIST DF1:C

LIST DF0: S txt

 

Comando: CD

 

Permette di esplorare l'organizzazione ad albero dei file settando una nuova directory come corrente. Si indica di seguito al comando la directory (o il device logico) alla quale siamo interessati, oppure, indicando "/", risaliamo alla directory padre. Digitato senza paremetri il comando restituisce il percorso sinora compiuto. Esempi:

 

CD DF1:

CD DF0:C

CD /

CD /LIBS

CD SYS:

CD

 

Comando: MAKEDIR

 

permette di creare nuove direcory. Si indica il nome eventualmente preceduto dal percorso nell'albero. Esempi:

 

MAKEDIR Comandi

MAKEDIR RAM:Pippo

MAKEDIR DF1:C/ComandiAsiliari

 

Comando: TYPE

 

si usa per vedere su video il contenuto di un file sottoforma di caratteri ascii o, con OPT H, direttamente in codici esadecimali. L'opzione N mostra anche i numeri linea. Esempi:

 

TYPE filetesto

TYPE DF1:S/Startup-sequence

TYPE pippo OPT H

 

Comando: DELETE

 

cancella un file o una directory (piena o vuota). Si indica il nome dell'oggetto da cancellare, nel caso di una directory e' obbligatoria la chiave ALL e se non vogliamo vedere il nomi dei file mano mano cancellati aggiungiamo la chiave Q. Esempi:

 

DELETE nomefile

DELETE DF1:C ALL

DELETE FONTS/OPAL ALL Q

 

Comando: RENAME

 

serve per rinominare un file (o una directory). Esistono varie forme sintattiche tutte semanticamente identiche. Esempi:

 

RENAME FROM OldName TO NewName

RENAME OldName AS NewName

RENAME TO NewName FROM OldName

 

Comando: COPY

 

con questo comando possiamo copiare file, directory o interi dischetti (file per file). Come per DELETE esistono le chiavi ALL e Q (medesima semantica). La destinazione puo' essere un altro file (nome diverso) eventualmente locato in un'altra directory anche su un device differente (ram, hard disk, drive aggiuntivi). Esempi:

 

COPY NomeFile TO DF1:

COPY NomeFile TO NuovoFile

COPY NomeDir TO DF1: ALL Q

 

Comando: DISKCOPY

 

permette la copia integrale di un dischetto non protetto, formattando contemporaneamente il disco destinazione. Ovviamente i dati eventualmente contenuti su questo andranno irreparabilmente persi. E' possibile dare un nuovo nome al disco copia. Esempi:

 

DISKCOPY DF0: TO DF1:

DISKCOPY DF0: TO DF0:

DISKCOPY DF0: TO DF1: NAME NomeDisco

 

Comando: FORMAT

 

e' usato per formattare un disco vergine o uno gia' formattato di cui vogliamo cancellare tutti i file in esso contenuto. E' obbligatorio dare un nome al disco. Esempi:

 

FORMAT DRIVE DF0: NAME "NomeDisco"

FORMAT DRIVE DF1: NAME "NomeDisco"

 

Comando: ED

 

Editor di schermo. E' quasi un word processor, dispone di decine di comandi quindi non e' possibile riassumerli in questa sede (riferirsi a MC n. 58)

 

Comando: EDIT

 

Editor di linea. Stesso discorso di ED (non riferirsi a MC n. 58... non e' stato trattato)

 

Comando: FILENOTE

 

permette di apporre un commento ad un file. Esso apparira' quando si richiede la directory tramite il comando LIST. Esempi:

 

FILENOTE Pippo COMMENT "bla-bla-bla"

 

Comando: PROTECT

 

e' usato per proteggere o sproteggere file in lettura, scrittura, esecuzione e cancellamento. Si indica di seguito al comando il nome del file in questione e quali diritti vogliamo liberarizzare. Esempi:

 

PROTECT NomeFile r

PROTECT NomeFile rwe

PROTECT NomeFile

PROTECT NomeFile rwed

 

Comando: JOIN

 

si usa per concatenare piu' file in un unico file destinazione. Esempi:

 

JOIN File1 File2 AS NewFile

JOIN File1 File2 File3 AS NewFile

 

Comando: SORT

 

Esegue un sort crescente (seguendo l'ordinamento ascii) di un file di registrazioni separate da chr(13), creando un nuovo file. E' possibile, grazie alla chiave COLSTART, indicare a partire da quale carattere di ogni registrazione effettuare il confronto. Vedasi anche comando STACK. Esempi:

 

SORT MioFile TO Pippo

SORT MioFile TO Pello COLSTART 5

 

Comando: SEARCH

 

Permette di ricercare in una directory o in tutto il dischetto i file che contengono la stringa indicata. E' possibile inoltre includere o escludere i contenuti di subdirectory della directory indicata. Esempi:

 

SEARCH FROM Documenti "lettera"

SEARCH FROM Documenti "lettera" ALL

SEARCH FROM DF0: "gatto" ALL

 

Comandi di sistema

 

A questo insieme appartengono i comandi che controllano l'interfaccia CLI ed altre operazioni riguardo i dischetti.

 

Comando: NEWCLI

 

serve per aprire una nuova finestra contenente una ulteriore interfaccia CLI. Tramite tale comando (non necessita di parametri, tranne il caso in cui non vogliamo redirigere il nuovo CLI verso un terminale esterno oppure vogliamo aprire una finestra di dimensioni diverse o marchiata in un modo particolare) e' possibile lanciare in una finestra un programma ed avere disponibile l'altra (o le altre) per continuare ad eseguire comandi CLI.

 

Comando: ENDCLI

 

complementare al comando precedente, esso serve per terminare una sezione CLI e chiudere la relativa finestra. Anche ENDCLI non necessita di parametri (salvo casi particolari, come sopra)

 

Comando: RUN

 

seguito dal nome di un programma, permette di lanciare, parallelamente all'interfaccia CLI disponibile in quel momento, il programma in questione senza aprire ulteriori finestre. Esempi:

 

RUN Textcraft

RUN C/FORMAT DRIVE DF1: NAME "pippo"

 

Comando: STACK

 

 ogni comando mandato in esecuzione necessita di una determinata quantita' di memoria da utilizzare come area di lavoro. Normalmente tale area assomma a 4000 byte ed e' necessario aumentarla quando si eseguono operazioni che richiedono aree di lavoro molto estese. Ad esempio se dobbiamo fare un sort di un file piu' lungo di 200 registrazioni (approssimativo). Per aumentare lo stack e' sufficiente indicare di seguito al comando la dimensione in byte. Esempi:

 

STACK 8000

STACK 20000

 

Comando: STATUS

 

questo comando lista su video un determinato o tutti i processi CLI e per ognuno di questo indica una serie di informazioni riguardanti lo stack, la priorita', la dimensione del global vector e il nome delle sezioni nella segment list. Esempi:

 

STATUS FULL

STATUS 3 FULL

 

Comando: WHY

 

Al verificarsi di un errore, col comando WHY (senza parametri) e' possibile ottenere chiarimenti sulla situazione.

 

Comando: FAULT

 

Se il sistema restituisce il numero di un errore, col comando FAULT e' possibile farsi dire dal sistema tale codice a quale errore corrisponde. Esempi:

 

FAULT 103

FAULT 103 120 121

 

Comando: PROMPT

 

con questo comando e' possibile cambiare il prompt del CLI attivo in quel momento. La stringa "%N" viene interpretata come numero di CLI.

 

PROMPT "ready."

PROMPT "Dica-Dica!"

PROMPT "%N>"

 

Comando: BREAK

 

si usa per inviare un control C, D, E o F ad un determinato task. E' anche possibile mandarli tutt'e quattro con la chiave ALL. Esempi:

 

BREAK 3 C

BREAK 1 D E

BREAK 5 ALL

 

Comando: ASSIGN

 

si usa per assegnare device logici a directory. Usato senza indicare la directory scollega il device logico. Esempi:

 

ASSIGN C: RAM:C

ASSIGN FONTS: DF1:FONTS

ASSIGN S:

 

Comando: DATE

 

permette di modificare o di leggere l'ora e la data dell'orologio di sistema. E' possibile usare diverse forme per aggiornare la data (se sono passati pochi giorni dall'ultimo aggiornamento). Esempi:

 

DATE 22-jan-87

DATE 22-jan-87 23:04:55

DATE 23:04:55

DATE TOMORROW

DATE MONDAY

DATE TODAY

 

Comando: INFO

mostra alcune informazioni relative ai drive collegati (RAMdisk compresa). Non necessita di parametri.

 

Comando: INSTALL

e' usato per rendere boot-abile un dischetto formattato. Si ricorda che, una volta effettuata tale operazione, e' necessario eseguirne altre per rendere il dischetto utilizzabile a tutti gli effetti (cfr. MC n. 60). Esempi:

 

INSTALL DF0:

INSTALL DF1:

 

Comando: RELABEL

 

permette di cambiare da CLI il nome del dischetto inserito in uno dei drive. Esempi:

 

RELABEL DF0: NAME "Pippo"

RELABEL DF1: NAME "Pello"

 

Comando: EXECUTE

 

con questo comando e' possibile mandare in esecuzione un command file contenuto nel device logico S: oppure nella directory corrente. Esempi:

 

EXECUTE files/NomeFile

EXECUTE Startup-sequence

 

Operatori di redirezione

 

Per reindirizzare l'input o l'output di programmi da o verso periferiche diverse dalla tastiera e dal video, in AmigaDOS e' possibile utilizzare i cosiddetti  "redirection operator" '<' e '>'. Se ad esempio desideriamo una stampa su carta della directory del dischetto contenuto nel drive digiteremo da tastiera il comando:

 

DIR > PRT:

 

Analogamente per effettuare la stampa di un file di caratteri, utilizzando il comando TYPE:

 

TYPE > PRT: NomeFile

 

Possiamo indicare come destinatario anche un file su disco (esistente o meno, nel qualcaso viene automaticamente creato) ad esempio per memorizzare la lista dei file:

 

LIST > NomeFile

 

Se, infine, disponiamo di un programma che chiede degli input qualsiasi da tastiera, possiamo preparare un file con tutti i dati e poi mandare in esecuzione il programma cosi':

 

NomeProgramma < FileDati

 

Tanto per fare un esempio coi comandi AmigaDOS (che sono programmi) possiamo utilizzare l'opzione interattiva del comando DIR, che come input da tastiera prende i vari "b", "t", "e", "del" e "q", e preparare un file su disco con una manciata di queste possibilita', tutte ovviamente separate da un [return]. Se tale file si chiama Pippo, per vedere la nostra directory "programmata" scriveremo:

 

DIR < Pippo OPT I

 

 

DATE ?

 

Lo strano titolo con cui e' marchiato questo riquadro riguarda un trucchetto per inserire in un command file (cfr. MC n. 60) la richiesta di immissione data, per aggiornare l'orologio calendario interno che come si sa non dispone di batteria tampone, eventualmente salvandola su disco in modo da lasciare traccia dell'ultimo "collegamento". Come spiegato nel numero scorso, un comando seguito dal punto interrogativo mostra su video l'argument template di quel comando e permette l'inserimento dei dati mancanti senza riscriverlo. Nella fattispecie, se da tastiera digitiamo:

 

DATE ?

 

il sistema risponde:

 

DATE,TIME,TO=VER/K:

 

 e aspetta col cursore pronto l'immissione della data, dell'ora o di entrambe. Se inseriamo tale "DATE ?" in un command file, quando lo manderemo in esecuzione (specialmente se tale command file e' la startup-sequence del dischetto) Amiga arrivato al comando arrestera' automaticamente l'esecuzione per permetterci di inserire la data. Se infine vogliamo, come detto prima, immortalare il dischetto con la nuova data, di seguito al comando precedente nel command file adopereremo l'operatore di redirezione '>' (vedi apposito riquadro a pag. ___) nel seguente modo:

DATE > DataOdierna

 

dove DataOdierna e' un file sul quale viene scritta ora e data appena impostata.

 

 

Pattern Matching

 

Molti computer dispongono del noto meccanismo del pattern matching, la maggioranza degli utenti di queste macchine ne fanno uso molto intenso, anche se spesso non si conosce il suo nome. Per chi prima di "amigo" era 64-ista basta nominare la ben nota stringa LOAD "*",8 in cui il pattern "*" match-ia con qualsiasi nome di file. Discorso analogo per l'MS-Dos dove comandi tipo DIR *.txt o similari vengono usati come il pane.

 Amiga non fa eccezione anche se non permette di "allargarsi troppo" con le match-iate. Nella fattispecie questo meccanismo e' possibile usarlo solo se il comando che stiamo impartendo, nel caso in cui il risultato del matching restituisca un insieme di file, continua ad essere valido. Ovvero, anche se dal matching risulta un solo file non possiamo utilizzarlo se il comando non lo prevede. Ad esempio possiamo cancellare piu' file indicando un pattern comune, ma non possiamo ad esempio impartire il comando RUN senza specificare per esteso a quale programma siamo interessati. Idem per ED, TYPE, RENAME... e quasi tutti gli altri. Praticamente funziona solo con COPY, DELETE e LIST (quest'ultimo con la chiave P, pattern).

 Al posto dell'universale asterisco, in AmigaDOS si utilizzano alcune combinazioni di caratteri speciali. Il punto interrogativo match-ia con un qualsiasi carattere, il cancelletto # seguito da un pattern quasiasi match-ia con nessuna o con un numero quasiasi di occorrenze di questo. Combinando i due caratteri abbiamo l'equivalente dell'asterisco ovvero "un numero quasiasi di caratteri quasiasi" #?. Esiste inoltre: il simbolo % che ha valore di stringa nulla, l'or rappresentato dalla barretta verticale | e per raggruppare pattern si utilizzano le parentesi. Adesso qualche esempio per chiarire le idee:

 

DELETE #?.TXT

 

cancella tutti i file con estensione .TXT

 

DELETE file?

 

cancella tutti il file di nome "file" piu' un altro carattere (file1, file2, fileX ecc.)

 

DELETE pippo#(1|2)

 

cancella tutti i file il cui nome inizia per pippo e termina per una qualsiasi sequenza di 1 e di 2 (file1, file2, file12, file11212 ecc.)

 

LIST P prova(1|%)#a

 

lista tutti i file i cui nomi iniziano per "prova", possono avere o meno un 1 come sesto carattere (sempre del nome) e terminano per un numero imprecisato di a (prova, prova1aaa, prova1, provaaaaa ecc.).

 


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