Digitando, digitando... n. 35/2023 del 22.03.2023
WordStar: tranquilli, è tutto sotto CTRL!
La release uno punto zero nacque nella seconda metà (inoltrata) degli anni 70 ad opera della MicroPro International: girava sotto CP/M, progenitore del successivo e più noto Microsoft MS-DOS, sui personal computer disponibili a quei tempi. Strada facendo WordStar divenne uno dei componenti della famigliola di applicativi proposti dalla medesima azienda, assieme ai meno fortunati CalcStar, antesignano di Excel, e DataStar, antesignano di… parecchie cose, Access compreso. Erano quelli i tempi in cui il mouse attendeva pazientemente nel cassetto degli oggetti del futuro (almeno per gli utenti comuni) idem per le interfacce a finestra, così come il copia & incolla e l’acronimo WYSIWYG. In italiano - lo riporto a beneficio dei pochi che non lo sapessero - stava per “quel che vedi è quel che otterrai”, altra questione che non si poteva dare per scontata in quegli anni. I videomonitor erano infatti solo a carattere, nessuna capacità grafica nella stragrande maggioranza dei casi e perfino la parolina magica pixel (contrazione di picture element) non era così diffusa. Anche dei font o non se ne parlava o se ne parlava poco, idem per stili e altro escluso i minimali corsivo, sottolineato, grassetto e… basta! In WordStar passava tutto o quasi per il tasto CTRL che all’epoca non era relegato in basso nelle tastiere ma poteva contare su una posizione di tutto rispetto, ovvero sempre a portata di dita, la stessa dove oggi troviamo il blocco maiuscole: accanto alla A. Per il fatto poi che i tasti cursore potessero non essere presenti (o quando c’erano stavano lontani) anche lo spostamento del punto di digitazione avveniva tramite tastiera, abbinando la pressione del capoclasse control ad alcune lettere dell’alfabeto. Si utilizzava soprattutto il “diamante” di tasti E-S-D-X - tenete d’occhio la disposizione standard - quindi con CTRL+E salivamo di una riga, con CTRL-X scendevamo di una, con CTRL-S e CTRL-D ci spostavamo a sinistra o destra. Ovviamente non finiva qui in quanto con CTRL-R e CTRL-C, subito accanto, potevamo scorrere una pagina in su o in giù (equivalevano ai PgUp e PgDn) mentre con CTRL-A e CTRL-F era possibile spostarsi velocemente di un’intera parola a sinistra o a destra. Se già v’è montato il mal di testa è solo perché state utilizzando l’organo sbagliato, il cervello. In realtà era facile assimilare la cosa velocemente (e istintivamente) dal punto di vista muscolare: i tasti e quindi i comandi erano proprio lì sotto le dita. Dopo qualche esitazione iniziale si riusciva a utilizzarli in scioltezza, tant’è che molte di queste azioni “controllate” sono rimaste disponibili, a portata di dita, anche (e non solo) nelle versioni successive di WordStar pilotabili tramite mouse. Il CTRL la faceva da padrone anche per la formattazione dei caratteri, dei paragrafi o delle pagine, così come per richiamare i vari menù. Compreso, in caso di emergenza, l’help in linea che nelle versioni più recenti saltava fuori con un tranquillizzante CTRL-G. Semplicemente G come Guida. Ciliegina finale, esistono talmente tanti estimatori dell’antico “metodo WordStar” che tutt’oggi esistono alcuni emulatori di interfaccia che, rimappando la tastiera, rimettono al “suo” posto il tasto control e attivano le storiche scorciatoie di allora per spostare il cursore o evidenziare intervalli di testo anche con i programmi di videoscrittura moderni. Microsoft Word incluso, azz!
:-)
|