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Digitando, digitando... n. 14/2014 del 23.06.2014

Amazon Fire Phone, con display... 2.5D :-)

di Andrea de Prisco

Era nell'aria da tempo: prima o poi anche Amazon sarebbe entrata nel variegato mondo degli smartphone. Quello che non era chiaro sin dai primi rumors è che l'avrebbe fatto partendo dall'alto, con un dispositivo - come si usa dire sempre più spesso - "top di gamma". In grado, cioè, di competere sin da subito con i grandi del mercato "alto", ovvero Apple, Samsung, Sony, LG e, nel suo piccolo, anche HTC.

Molti - a cominciare dal sottoscritto - si aspettavano un dispositivo "tanto per", tanto per essere sul mercato con qualcosa di esclusivamente funzionale al loro core business che è la vendita online di tutto e di più.

E invece...

Non che di questo non si sia tenuto conto con il Fire Phone, anzi!, è che nessuno si aspettava un dispositivo così avanzato, da far impallidire tutti i grandi di cui sopra.

Che certo, e come sempre, non staranno a guardare... (e buon per noi!)

 

Le vie del cervello sono infinite... :-)

 

O se non proprio infinite - come quelle di Qualcun altro - sono comunque difficili da contare. Nel senso che pare non finisca mai il "suo" modo di stupirci o, se preferite, di essere stupito da noi stessi quando ci impegniamo così tanto per farlo!

Vabbè... non la buttiamo troppo sul filosofico esistenziale, altrimenti rischiamo (plurale maiestatis... :-))) di incartarci.

Fatto sta che il 3D, tanto caro al nostro cervello per il tramite dei nostri due occhi non a caso affiancati, in realtà può essere simulato piuttosto bene anche sul piano bidimensionale (ad esempio sullo schermo normalissimo di un tablet o di uno smartphone) per mezzo di pochi, in alcuni casi semplici, artefici tecnologici.

L'idea, ad onor del vero, non è totalmente nuova e la troviamo implementata da qualche tempo anche in iOS 7. Se teniamo d'occhio le icone di un iPhone o iPad di ultima generazione e muoviamo leggermente il dispositivo vedremo queste spostarsi rispetto allo sfondo con un effetto (simulato, appunto) 3D. Che di tridimensionale in realtà ha ben poco, tant'è che anche chiudendo un occhio l'effetto non cambia perché a farlo diventare "profondo" ci pensa, da solo, il nostro cervello: se delle icone si muovono diversamente rispetto allo sfondo, è "evidente" che si trovano su due piani diversi... che sia reale o no!

Su iOS l'effetto è piuttosto limitato, ma c'è già chi dice di non sopportarlo accusando addirittura nausea e capogiri (tant'è che se non sbaglio può essere disabilitato). Il tutto è comandato dal sensore giroscopico interno che, comunicando al sistema operativo le rotazioni assiali del dispositivo, fa sì che queste vengano riprodotte sullo schermo come piccoli spostamenti delle icone rispetto allo sfondo.

Bene, ma se uno tiene fermo l'iPhone e sposta leggermente la testa a destra o a sinistra... che succede?

Un bel niente: ed è qui che casca, morsicato, l'asino!

Deve essere più o meno quello che hanno pensato in Amazon nel progettare, da zero, il loro dispositivo palmare ultratecnologico.

Non una ma ben 4 - diconsi #quattro# - fotocamere aggiuntive frontali, posizionate nei quattro angoli e ben visibili nella foto in alto, tracciano la posizione della testa dell'utente (probabilmente tenendo d'occhio anche gli occhi... come già fa Samsung per altri scopi) per prendersi gioco - per non dire peggio... - del nostro cervello.

L'effetto è davvero notevole e appare piuttosto interessante (è ben raccontato nel video qui sotto). Certo è che non può rimanere limitato a qualche funzionalità estetica dell'interfaccia utente, lockscreen o poco più, pertanto tutto si giocherà (verbo scelto non a caso...) nei prossimi mesi in funzione di come reagiranno le case software con i loro prodotti, modificando gli attuali o proponendone di nuovi, secondo questa nuova moda proposta da Amazon.

Vedremo...

 

 

:-)

 


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Da: Massimo M.


La diffusione del dispositivo dipenderà dalla disponibilità di software appropriato ... che a sua volta però dipende dalla diffusione del dispositivo ... Credo che la discriminante possa essere a chi appartiene il brevetto sulla tecnologia (è di Amazon?) e a quali condizioni sarà reso disponibile alla concorrenza. Potrebbe instaurarsi una spirale positiva e potremmo trovare questa tecnologia su tutti gli smartfone nei pprossimi 5 anni oppure potrebbe spegnersi tutto in pochi mesi ... Vedremo

 


 

Da: Luis P.


Bene, altri effetti speciali e colori ancora più ultravivaci.
Secondo me, la vera rivoluzione sarebbe stata una batteria con la durata di una settimana (di utilizzo).
Bah.....

 


 

Da: Alessandro U.

 

Sono d'accordo con Luis: la capacità delle batterie NON si è sviluppata di pari passo con le altre tecnologie hw/sw, sempre più esigenti dal punto di vista energetico. Questo rappresenta il primo e più grave limite di tutti i dispositivi mobili, soprattutto degli smartphone (ma anche tablet, netbook in via di estinzione, ecc).


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