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Digitando, digitando... n. 52/2010 del 27.12.2010

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digiTEST: Asus EeePC 1215N

di Andrea de Prisco

Se c'è un ambito in cui la confusione regna sovrana più o meno da sempre, questo è senza ombra di dubbio il mondo dell'informatica personale. Forse è secondo solo a quello della telefonia cellulare, con le migliaia di tariffe e opzioni confondi-utente.

Tornando al mondo più strettamente computereccio, per farsi un'idea sul grado di "nebbia totale" che caratterizza l'ambiente, basta farsi un giro nei grandi magazzini dedicati all'elettronica di consumo e "origliare" le tipiche domande dei visitatori e le... pronte risposte degli addetti alle vendite. I portatili vengono ormai venduti e acquistati più per simpatia estetica che per necessità tecniche, e i "numeri" spesso evidenziati sulle targhette esposte (velocità processore, memoria, dimensioni disco, pollici e quant'altro) concorrono anch'essi a rendere lo scenario confuso. Di fatto l'utente tipico dei portatili (quello che compra ai grandi magazzini di cui sopra) nella stragrande maggioranza non sa nemmeno lui quello che vuole, pertanto qualsiasi cosa gli venga venduta può totalmente andar bene o andar male per le sue esigenze più per ragioni cabalistiche per per questioni concrete.

Quando, due o tre anni fa, sono arrivati sul mercato i primi netbook (prodotti da Asus con il suo modello originario EeePC dal display di appena 7 pollici!!!) una cosa era assolutamente chiara: non erano computer nel senso classico del termine e mai e poi mai nessuno, con un minimo di intelligenza installata, si sarebbe sognato di acquistarne uno per tale scopo.

Anche il nome utilizzato per questi dispositivi, netbook (computer per la Rete, con la R maiuscola!), avrebbe dovuto fugare ogni dubbio al riguardo. Ma visto l'inaspettato successo di questi computerini niente-fare, i vari produttori hanno iniziato a fare a gara a chi... la sparava più grossa: tanto, l'utente "tipo", che ne sa?!?

Così i netbook piano piano sono diventati veri e propri centri multimediali, alcuni finanche con capacità Full HD e display, sempre nel loro piccolo, di ampie dimensioni come nel modello in prova questa settimana: l'Asus EeePC 1215N.

Clicca per ingrandire...Le caratteristiche dichiarate di questo super netbook sono, effettivamente, da urlo.

Bisogna vedere in che senso... :-)))

Il processore è un consueto Intel Atom (e te pareva...) ma si tratta di una versione dual core cloccata a ben 1.8 GHz. Il sottosistema grafico è un performante NVIDIA ION grazie al quale è possibile la riproduzione video Full HD in modalità 1080p, naturalmente tramite l'uscita HDMI integrata. Il display da 12.1 pollici retroilluminato a Led, infatti, non va oltre i 1366x768 pixel. L'hard disk è da 320 GB, la RAM di (soli) 2 GB, non manca la connettività WiFi 801.11n e quella bluetooth. Insomma, almeno a parole, il piatto è ricco!

 

Un chilo e mezzo...

 

Se lo guardiamo con gli occhi, confusi, di un utente notebook l'Asus 1215N è piccolo e leggero.

Pesa "appena" 1.5 Kg e la sua impronta è addirittura leggermente inferiore al formato A4. Se però lo consideriamo per quello che è, un super netbook, ecco che le sue dimensioni e il suo peso diventano, appunto, super!

Tanto per chiarire, a colpo d'occhio, eccolo qui sopra a confronto con un netbook prima maniera... anzi, seconda maniera, visto che il modello in questione già aveva il display da 9 pollici, invece di 7, e sistema operativo Windows XP, in luogo dell'originario Linux.

Clicca per ingrandire...Delle dimensioni "super" ne beneficia, naturalmente, tanto il display (come anticipato da "ben" 12.1 pollici) e la tastiera caratterizzata da layout praticamente standard: centimetro alla mano, rispetto a una tastiera full size di un computer fisso, tra la A e la L (incluse) della fila centrale ci corrono 16 invece che 17 cm. Differenza che, a dire il vero, si sente e come durante la digitazione prima di averci preso un po' la mano. Anzi, le mani.

Per dovere di cronaca, la tastiera del MacBook Air da 11.6 pollici, provato un mesetto fa, nonostante le dimensioni del display leggermente più piccole, NON soffre della medesima menomazione.

Ma "quello", si sa, è fatto di tutt'altra pasta! :-)

Rimanendo in ambito tastiera, c'è un'altra cosa che mi convince poco sotto il profilo estetico e funzionale. I tasti, come visibile in questa foto ravvicinata, sono leggermente sollevati rispetto alla scocca, lasciando intravedere il vuoto sotto di essi. C'è il rischio che possa più facilmente accumularsi all'interno sporcizia e quant'altro, difficile poi da eliminare. Non è da escludere, però, che si tratti di uno sfogo per l'areazione interna, assicurata dalla ventola sul processore, silenziosissima.

Clicca per ingrandire...Al di là di questo, il feeling dei tasti è abbastanza convincente e la corsa, tutto sommato, più che ragionevole. Ripeto, bisogna solo fare un po' l'abitudine alle dimensioni leggermente ridotte e... a quell'odiosa (ma questo, ovviamente, è soggettivo) fila di tasti cursore (Home, PgUp, PgDn, End) posizionata all'estremità destra, oltre il Return e il Backspace, tradizionalmente posizionati a bordo tastiera.

Sul lato sinistro, accanto all'ingresso per l'alimentatore/caricabatterie, troviamo un'uscita VGA (ovviamente analogica) e una porta HDMI (ovviamente digitale). Tramite cavi adattatori per quest'ultima è così possibile anche collegare monitor DVI. Segue una prima porta USB, la griglia per la ventola d'areazione interna  e, non visibile in foto, uno slot per schedine di memoria SD o MMC.

Altrettanto ricco di connessioni il lato destro, dove troviamo l'uscita cuffie, l'ingresso microfono, ulteriori due porte Clicca per ingrandire...USB, una connessione di rete Ethernet, il consueto attacco per i dispositivi di sicurezza antifurto.

Naturalmente l'Asus 1215N è dotato di microfono, webcam, e altoparlanti integrati.

Piuttosto scarso e foriero di brutte sorprese, viceversa, il lato inferiore della macchina: troviamo un unico sportello per accedere all'alloggiamento delle memorie, con entrambi gli slot già occupati. Come dire che per passare da 2 a 4 GB di RAM dobbiamo eliminare totalmente la dotazione originaria e acquistare, ex novo, il quantitativo totale al quale siamo interessati. Bell'affare!

Manca all'appello, inoltre, uno sportellino per l'accesso all'hard disk che rende assai più difficoltoso - e invalidante per la garanzia - l'eventuale sostituzione di questo componente hardware.

 

B... come benchmark!

 

Per la serie repetita iuvant, copio e incollo quanto già detto in queste pagine un po' di tempo fa al riguardo: "Chi mi segue dai tempi di MCmicrocomputer forse ricorderà il "nostro" amore-odio per i benchmark. Sì, possono essere utilizzati per farsi un'idea (e, volendo, per presentare risultati "calcolati"), ma non siamo mai stati convinti che potessero essere il fulcro delle nostre "prove su strada". Sono troppi i parametri in gioco, non solo numerici."

Ciò premesso, vediamo cosa salta fuori andando a leggere i risultati ottenuti da questi, discutibilissimi, punti di vista.

Per prima cosa chiediamo il parere al padrone di casa, Windows 7, attraverso il suo Indice prestazioni.

Il punteggio complessivo, determinato dal valore parziale più basso, è un più che dignitoso 3.3 (ricordiamoci che il pupo è e rimane un netbook!).

Sempre secondo quanto è in grado di valutare "lui", il miglior punteggio - pari a 5.8 - se lo aggiudica il disco rigido nella velocità di trasferimento. Ottime anche le prestazioni della memoria (4.9) e più che accettabili quelle della grafica 3D (3.7) e del processore (3.5). Fanalino di coda, si fa per dire, quel 3.3 assegnato alla scheda video, relativamente alle "prestazioni desktop per Windows Aero".

La seconda, altrettanto discutibile, prova è stata effettuata con MCS CPU Benchmark (mcsstudios.com)

Il punteggio ottenuto è uno strepitoso 4235. Per raffronto, il netbook provato un anno e mezzo fa su queste stesse pagine, l'Acer AO 751h, si fermava a quota 1696. Questo netbook sembrerebbe essere, a parer loro, circa 2.5 volte più veloce. Tombola! :-)))

Il terzo e ultimo test, riguardante la velocità dell'hard disk, è gentilmente offerto da HD Tach v. 3.0.

La velocità media di lettura si assesta su un più che dignitoso valore di 61.3 MB/s.

Non proprio entusiasmante il tempo di accesso medio, di ben (nel senso negativo...) 21.2 millisecondi, mentre è stupefacente - ai limiti dell'incredibile - la velocità (rilevata) dell'interfaccia di trasferimento (Burst Speed) che segna uno strabiliante risultato di 216.1 MB/s.

Sempre per paragone, l'Acer Aspire One di cui sopra, si fermava, ahilui, a quota 57.7 MB/s mostrando inequivocabilmente tutti i suoi limiti strutturali.

Qui la situazione è nettamente migliore, e non solo perché lo dicono i benchmark!

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Concludendo

 

C'è un'altra anomalia, se così vogliamo chiamarla, di questo super-netbook. Il prezzo di listino al pubblico, che sfiora i 500 euro (caxxarola!!!). Come dire che costa più di tanti notebook di fascia bassa ma, ahinoi, non ha alcune caratteristiche tipiche di questi ultimi, prima tra tutte la facile espandibilità.

Quel "problemino", ad esempio, dei due slot di memoria già occupati potrebbe costarci altri 100-120 euro per portare da 2 a 4 GB di RAM, quantità di memoria raccomandabile per il sistema operativo Windows 7. Checché ne dica mamma Asus, rassicurata al riguardo da Zia Microsoft.

Messi da parte questi peccatucci veniali (forse sarebbe meglio dire venali...) tutto sommato si tratta di un buon prodotto. Le performance ci sono e, specialmente nella visualizzazione dei video HD e Full HD, non si notano rallentamenti o impuntamenti nell'uso. Ottima, inoltre, l'autonomia della batteria che senza troppi sacrifici garantisce un'autonomia di funzionamento superiore alle tre-quattro ore. Stando attendi ai consumi, si arriva tranquillamente a cinque. Niente male!

 

:-)

 


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Da: Giorgio L.


Il netbook che hai usato per il raffronto dimensionale è un Asus EeePC900, vero? Ce l'ho anch'io, preso poco più di due anni fa. :-) Bisogna dire che anche quest'ultimo, pure molto meno potente del modello in prova, inizialmente costava 399 EUR (299 quello da 7"), e infatti attesi pazientemente fino a trovarlo sotto i 300 (270, per l'esattezza).
Che dire? Dal punto di vista "filosofico" sono completamente d'accordo con te. I netbook dovrebbero essere piccoli, leggeri, essenziali ed economici, quindi niente da spartire con gli strani ibridi che si vedono in giro ultimamente. Mi chiedo, tuttavia, con l'avvento dell'iPad e degli altri tablet, se questa tipologia di mini-portatile ridotto all'osso e votato unicamente al web abbia ancora senso.
 


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