Digitando, digitando... n. 20/2009 del 25.05.2009 HAL 9000: tutto sommato... nulla di nuovo! :-)
Dopo
aver visto, brevemente, la scorsa
settimana qual era la realtà informatica "massima" negli
anni '60... divertiamoci stavolta a vedere quale fosse,
nello stesso periodo, la "fantasia massima", sempre
informatica. La mente, pensando agli anni sessanta (gli stessi del progetto Apollo che ha portato alcuni fortunati a calpestare il suolo lunare... grazie anche al Guidance Computer di quei tempi lontani) non può non correre a quel pezzo di storia letteraria di nome HAL e cognome 9000 (o viceversa! :-))) Sto parlando, ovviamente, del supecomputer più famoso al mondo che, dalla sua, ha avuto "solo" la trascurabile particolarità di non essere mai esistito per davvero. Però, diciamolo francamente, questo è certamente uno dei suoi aspetti più positivi! :-) Si tratta (chi non lo sa?!?) del computer di bordo dell'astronave Discovery, ovvero uno dei principali personaggi (il computer, appunto) del film 2001 Odissea nello Spazio, di Stanley Kubrick, del sempre lontano 1968. HAL 9000, per essere precisi, è ben presente anche nel seguito del film, 2010 - L'anno del contatto, e del rispettivo romanzo, sempre di Arthur C. Clarke.
(copio & incollo dai brani originali del film, versione italiana) "La serie 9000 è l'elaboratore più sicuro che sia mai stato creato, nessun calcolatore Novemila ha mai commesso un errore o alterato un'informazione. Noi siamo, senza possibili eccezioni di sorta, a prova di errore ed incapaci di sbagliare".
La
sigla HAL, che secondo i più maliziosi indicava
"semplicemente" le tre lettere antecedenti, nell'alfabeto,
L'intervista di cui sopra, continua poi con una domanda chiave, posta reporter al comandante dell'equipaggio, David Bowman:
La sua vera e propria emotività, come tutti ricorderanno, HAL 9000 la tira fuori tutta quando decide di sopprimere l'equipaggio della Discovery per il bene stesso della missione (raggiungere Giove come... da programma!), ma più probabilmente per la sua paura di finire disattivato, a causa di un errore imprevisto causato da esso stesso: un guasto, inesistente, all'antenna esterna preposta alle comunicazioni con "Madre Terra". ... Tutto ciò premesso... "mi consentano", al riguardo, un pensierino finale... :-)
Come
spesso capita, quando gli autori di fantascienza proiettano
il lettore nel futuro (da loro ipotizzato) nella quasi
totalità dei casi o rappresentano
Il "caso" di HAL 9000 è, però, davvero emblematico. Se da una parte, infatti, il buon Arthur (Clarke), non ci ha azzeccato affatto in quanto a capacità dei computer degli anni 90 (HAL 9000, lo ricordo, secondo la penna quasi sessantottina dello scrittore, entrò in funzione nel "futuro" 12 gennaio 1992, nelle officine HAL di Verbana, Illinois) lo stesso non può dirsi per lo scenario, per così dire, generale. Ancora oggi, così come nel 2001 e, ancor prima (sebbene forse un po' meno...), nel 1992 i computer credono - loro! - di essere infallibili. Ovviamente non è così e, ora come allora (e come aveva ipotizzato Clarke negli anni sessanta) l'unica soluzione a tutti i - loro! - mali è il reset (detto anche, dal sottoscritto, "metodo Bill Gates"! :-))) Bowman, l'originale, ha disattivato, uno per uno, i moduli olografici di memoria di HAL 9000 e l'ha "spento" del tutto. Noi, attuali Bowman-de-noiantri, del resto cosa facciamo quando un PC fa i capricci? Se non si risolve curiosando nel registro e tra le varie DLL (e, di solito, non si risolve!) l'unica "soluzione" è riformattare e re-installare tutto da zero: anche in informatica si usa il termine, ben chiaro, di "piallare" un PC. Corsi e ricorsi storici. Passati, presenti, futuri e... fantascientificamente ipotizzatati. Nulla di nuovo... ahinoi! :-))) Breve approfondimento (scovato, tanto per cambiare, su YouTube: ridiamoci su... :-)))
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