Articolo pubblicato sul n. 112 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel novembre 1991

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Toshiba T2200SX

di Andrea de Prisco

Parlare di Toshiba tra tanti portatili e' come parlare di Mercedes in mezzo a tante automobili. Un Toshiba e' un toshiba... cosi' come una Mercedes e' una Mercedes !

E mentre attendo fiducioso di fare, un giorno, almeno un giro su una 500 SL (qui confidiamo tutti in Marco Marinacci, chissa'...) tornando tra i comuni portatili non posso non ricordare che Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolofu proprio una macchina Toshiba il primo laptop provato dal sottoscritto nel lontano maggio 1987, naturalmente, su MCmicrocomputer (mentre, molti anni prima, la prima auto guidata da me fu, ahime', e con pessimi risultati, una 126!).

Era il T1100 plus, versione aggiornata (... e strafiga) dell'allora arcinoto T1100. Ben due drive slim al posto dell'unica meccanica del modello precedente, processore nientepopodimeno che 8086 a ben 8 MHz. Cose da non crederci, allora, che farebbero solo ridere, ora.

Siamo nell'era del notebook. E la macchina Toshiba in prova questo mese ha tutte le carte in regola per essere il Re dei notebook. Ha l'80386SX a 20 MHz, display retroilluminato VGA, hard disk e meccanica per floppy disk interno. Praticamente come tutti gli altri notebook della stessa fascia. Ma basta toccarlo per rendersi conto che la "pasta" e' diversa. Come salire e toccare una Mercedes, un altro pianeta.

Basta iniziare ad usarlo per rendersi conto di che gioiello abbiamo tra le mani, di cosa significhi avere, oggi, gia' sei o sette anni di esperienza di portatili sulle spalle.

Il suo nome e' T2200SX, esattamente formato A4 per dimensioni, e modello base (si fa per dire) di una nuova famiglia di macchine di pari dimensioni e processori diversi. Esiste infatti anche il T3300SL con il 386SL e, udite udite, il T4400SX con nientepopodimeno che il 486SX...

Scusate se e' poco! 

 

Descrizione esterna

 

Il colore, grigio chiarissimo leggermente tendente all'indaco (!) e' davvero molto bello. Alcuni rilievi sopra e sotto al computer, oltre che a valore estetico servono come superfici antiscivolo per una presa sicura della macchina quando e' in posizione chiusa. Tutti i contatti esterni sono coperti da appositi sportellini o coperchietti per prevenire contatti accidentali con pericolosi oggetti metallici.

Sulla parte superiore del T2200SX ancora chiuso sono visibili (perche' intelligentemente non coperte dal display) tutte le spie della macchina anche se, in questa posizione, senza indicazione alcuna. Il significato delle varie spie e' visibile una volta aperto il coperchio-display, posizione in cui generalmente il computer e' in funzione. La possibilita' di avere sott'occhio le spie anche a computer chiuso puo' essere utile quando per qualche motivo lo lasciamo acceso (ad esempio a fare un lungo "Speed Disk" per riordinare i blocchi dei file) e vogliamo tenere ugualmente sotto controllo il minimo indispensabile: accensione, carica della batteria, attivita' dell'hard disk, ecc.

Aprendo il coperchio-display si accede, come sempre, alla tastiera e, come detto, al significato delle varie spie. Da sinistra: accensione/velocita' del clock, CapsLock, Overlay (tastierino numerico "emerso"), NumLock, attivita' dei drive C: e A:, stato della batteria.

Tutti i tasti, ad eccezione dei tasti funzione, Esc, PrtSc e Pause sono di dimensioni standard. I tasti di controllo cursore sono diligentemente disposti a "T" rovesciata e sono presenti in prima battuta anche i tasti PageUp, PageDn, Home e End. Altrettanto in prima battuta troviamo anche i tasti funzione F11 e F12 spesso presenti in altri notebook come seconda funzione dei tasti F1 e F2. Sopra ai tasti funzione non manca una mascherina per la "customizzazione" manuale degli stessi. Chissa' quanto dovremo aspettare ancora per vedere un notebook con un minuscolo display LCD aggiuntivo nel quale visualizzare (a seconda del programma in esecuzione in quel momento) il significato dei vari tasti funzione. O magari dei tasti funzione ognuno con microdisplay incorporato...

La tastiera, pur non essendo di tipo ergonomico, ha comunque un tocco dei tasti dei piu' rassicuranti, tant'e' che e' possibile digitare agevolmente anche in velocita' senza preoccupazione di mancare (o doppiare) qualche battuta..

Sul lato destro del display, quasi a scomparsa, troviamo le regolazioni della luminosita' e contrasto del display ben visibile anche sotto diverse angolazioni. Manca, purtroppo, un comando immediato di reverse display, operazione comunque possibile da PopUp menu' e quindi da tastiera.

Tramite il tasto Fn, e quindi da tastiera, possiamo variare la velocita' di clock portandola da 20 a 10 MHz. Lo stato "Slow" e' segnalato dalla spia di accensione che passa da verde a rosso.

Tra la tastiera e l'incernieratura del display la piccola griglia visibile non e' altro che una finestra "audio" sul cicalino interno. A destra e sinistra di questa, due alloggiamenti rispettivamente per l'espansione di memoria fino a 10 MB (di serie la macchina e' fornita con 2 Mega di Ram) e per il modem interno 2400 Bps Fax send e receive, entrambi in formato "carta di credito".

Sul lato sinistro della macchina troviamo un piccolo pulsante accessibile con un oggetto appuntito per resettare il computer in situazioni d'emergenza, il connettore per tastierino numerico opzionale e il "pulsante" di accensione/spegnimento. "Pulsante" e non "interruttore" in quanto l'accensione e spegnimento del T2200SX sono servoassistiti dall'elettronica della macchina. Da PopUp menu' (richiamabile, non l'abbiamo detto prima, con la sequenza Fn-Esc) e' possibile scegliere se effettuare il boot ad ogni accensione oppure tornare esattamente nello stato in cui avevamo spento il computer. Questa funzione e' molto comoda in quanto, oltre ad un risparmio di energia ogni volta che ci allontaniamo dal computer, permette anche di risparmiare tempo ad ogni spegnimento non dovendo ne' salvare ne' uscire dal programma utilizzato, e altrettanto all'accensione non essendo necessari ne' il boot ne' il caricamento dell'applicazione in uso. Da questo la presenza del pulsantino di reset utile quando a causa di un improbabile "impiccamento" della macchina dovuto all'utilizzo di qualche software un po' strano ci trovassimo nella situazione di non riuscire ne' a spegnere ne' a resettare normalmente (Control-Alt-Del) la macchina.

Sul lato destro troviamo l'alloggiamento per il drive da 3.5" 1.44 MB la porta per mouse e l'alloggiamento per la batteria ricaricabile e sostituibile semplicemente asportanto un coperchietto di plastica. La batteria ha una capacita' di 2.2 Ah con una tensione di 14.4 V

Sul retro, coperto come sempre da uno sportellino di plastica incernierato, troviamo le interfacce col mondo esterno: una seriale, una parallela (che puo' essere utilizzata anche per connettere un secondo drive per floppy disk) e una porta RGB per monitor VGA. Non manca, naturalmente, la presenza del bus di espansione con quale possiamo collegarci ad un cabinet esterno per utilizzare schede, tastiera e monitor standard.

Per finire, sul fondo della macchina e protetto da uno coperchietto fermato da una vite troviamo l'alloggiamento per il coprocessore matematico opzionale 80387SX installabile, quindi, senza necessita' alcuna di aprire il computer. E' sufficiente solo non sbagliare il verso.

  

Considerazioni ergonomiche

 

Parlando, in un portatile o in notebook, di ergonomia, le considerazioni  vanno  rivolte essenzialmente  all'interazione uomo-macchina a livello di display e di tastiera. Per il T2200SX possiamo sicuramente dire che il display, cosi' come la tastiera, sono di livello elevatissimo non solo in assoluto e "presi singolarmente" ma anche, o forse soprattutto, nell'intera ergonomia della macchina. Ad esempio si apprezza molto il fatto che la tastiera, grazie al basso profilo della macchina, sia posta ad una ragionevole altezza dal piano d'appoggio del computer. Chi non scrive di continuo al computer forse non sa quanto sia scomodo tenere le mani sospese (a forza di muscoli) sopra la tastiera. Altro punto a favore, il fatto che la tastiera sia a filo con l'estremita' frontale della macchina. In questo modo le braccia, o meglio i polsi, possono comodamente stare appoggiate sul bordo della scrivania, mentre con la sola escursione delle dita si raggiungono facilmente anche i tasti piu' lontani.

Il display e', dal canto suo, ben allineato rispetto alla tastiera e grazie all'inclinazione ampiamente variabile (ben oltre i 180 gradi) permette l'utilizzo del notebook anche in situazioni del tutto anomale.

Un'ulteriore nota di carattere ergonomico fa fatta riguardo l'alimentatore del T2200SX. E' talmente piccolo e compatto da invogliare sicuramente l'utente a portarselo dietro assieme al computer. Spesso capita, infatti, di avere notebook lilliputziani (e magari per questo anche con poca autonomia elettrica) corredati da mastodontici alimentatori che rubano tutta o quasi la comodita' e portabilita' dell'insieme

Per finire ben apprezziamo le interfacce poste sul retro della macchina, un po' meno la presa per il tastierino numerico esterno sulla sinistra invece che sulla destra della macchina.

  

Concludendo

 

Se il Toshiba T2200SX ci aveva favorevolmente colpito al primo sguardo, non ha certamente deluso le nostre aspettative dopo un esame un po' piu' accurato redatto, naturalmente, utilizzando il notebook stesso oggetto della prova.

In definitiva un prodotto dalle caratteristiche tecniche, ergonomiche, estetiche degne del nome che porta e offerto ad un prezzo non certo basso ma sicuramente allineato con la qualita' del prodotto stesso. E' il discorso della Mercedes fatto all'inizio... 


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