Articolo pubblicato sul n. 72 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel marzo 1988

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Toshiba T1200

di Andrea de Prisco

Toshiba ha colpito ancora. Il portatile che ci accingiamo a provare questo mese e' il nuovo T1200, discendente diretto del Toshiba T1100 plus provato sul numero di Maggio dello scorso anno. Rispetto al suo collega ha in piu' un hard disk da 20 mega, Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo384 k di ram in piu', il clock ancora piu' veloce, e una meccanica da 3.5" in meno. Ma non si tratta pero' solo di un T1100 plus "rinforzato" ma a dire il vero di un computer completamente nuovo che ricalca del suo predecessore solo la medesima estetica. Tra le novita' di rilievo vi segnaliamo ad esempio che tutta la ram interna conserva i dati anche a computer spento assieme all'intero stato del sistema.

 

Descrizione esterna

 

Il Toshiba T1200, esteticamente, non si differenza molto dal suo "collega" T1100 plus. Le uniche diversita' riguardano la mancanza della seconda fessura per micro floppy sul fianco destro della macchina e la disposizione dei connettori sul retro. Il cabinet e' dunque praticamente lo stesso colori compresi: beige chiarissimo e grigio per l'interno del coperchio display. A proposito di questo diciamo subito che si tratta del "solito" super display Toshiba che tanto ci ha entusiasmato quando provammo il T1100 plus. Comfermimo tuttoggi che si tratta certamente del miglior display (non retroilluminato) mai visto su di un portatile. A voler proprio fare i pignoli, l'unica cosa che si potrebbe (un giorno) migliorare e' la visibilita' laterale (che non riguarda pero' l'operatore, ma eventuali "spettatori") e la superficie del rivestimento ancora non antiriflesso. Per il resto, come abbiamo gia' detto 10 mesi fa, si tratta di un sistema di visualizzazione che nulla ha da invidiare, per qualita', ai migliori monitor per computer a fospori verdi. Certo in questo caso bisogna un po' giostrare con le luci per ottenere il massimo contrasnto, ma vi assicuro che lavorare con questo "coso" davanti e' davvero un piacere.

Restando in tema di ergonomia, la tastiera e' anch'essa delle miglioro disponibili, non dispone del tastierino numerico separato, e a differenza dell'economico T1000, i tasti hanno un docco decisamente convincente. Le dita corrono abbastanza spigliate su di essa e difficilmente di incorre in errori di battitura dovuti a falsi contatti o pressione accidentale di tasti indesiderati. Tra la tastiera e il display una comoda scanalatura permette di inserire una etichetta per dare personalita' agli anonimi tasti funzione F1-F10: cio' e' molto comodo per tutti i programmi che ne fanno un massiccio uso (la maggior parte...). Accanto a questa troviamo una serie di ben 6 spie LED che ci segnalano rispettivamente la pressione del tasto NumLock, l'attivita' delle due memorie di massa (micro floppy e HD), il funzionamento dell'uscita per monitor esterno, la velocita' in uso in quel momento e l'emergenza da batterie scariche.

Sul lato sinistro della macchina, accanto al nottilino per la regolazione del contrasto e al selettore per un eventuale drive aggiuntivo, troviamo un inedito tasto di reset azionabile con la punta di una matita. Il perche' di questa presenza e' presto detto: il T1200, quando agiamo sull'interruttore di alimentazione per spegnerlo... non si spegne, ma va praticamente in stand-by. Quello che stava facendo al momento dello spegnimento lo continuera' a fare al suo risveglio. Per fare proprio gli esibizionisti, possiamo ad esempio lanciare un programma e mentre il sistema lo sta caricando in memoria, spegnere il tutto per fargli dispetto. Provate dopo un po' a riaccendera la macchina: il caricamento cosi' brutalmente interrotto continuera' da dove era rimasto e l'applicazione puo' partire come se nulla fosse mai successo. Capirete a questo punto che se per qualche causa il sistema si blocca, per quanto proveremo a spegnerlo e riaccenderlo il T1200 restera' bloccato fino a quando non daremo un energico reset col pulsantino laterale. Attenzione: con questo non vogliamo dire che il T1200 si "inceppa" (a noi non e' certo successo), ma potrebbe succedere con programmi non troppo puliti o a chi usa smanettare con programmini propri scritti chissa' in quale linguaggio.

Sul lato superiore troviamo un'altra novita': le batterie ricaricabili accessibili dall'esterno e quindi facilmente intercambiabili. Questa caratteristica puo' essere sfruttata soprattutto acquistando due o piu' di queste batterie da portarsi dietro e aumentare cosi' l'autonomia quando si "gioca" fuori casa.

Per finire, sul retro della macchina, troviamo le connessioni per le periferiche: stampante parallela, dispositivi seriali RS-232, floppy disk esterno, monitor monicromatico, monitor RGBI, tastiera esterna. Accanto a queste, abbiamo come al solito la possibilita' di inserire all'interno un modem 300/1200 baud hayes compatibile.

 

L'interno

 

Ogni volta che apro un Toshiba per una prova, questa e' gia' la terza volta, resto letteralmente a bocca aperta per la pulizia dell'insieme e per l'alta scala di integrazione adottata. La costruzione e' molto modulare ovvero si riusce facilmente ad individuare le singole componenti interne, come la sezione alimentazione, la piastra madre, la memoria, il controller per l'harddisk, tutte separate l'una dall'altra e cablate insieme utilizzando prevalentemente cavi piatti e connettori. Modularita' significa inoltre assistenza tecnica facilitata, nel senso che bastano davvero pochi "colpi" per localizzare un eventuale guasto e sostituire immediatamente la parte difettosa. Purtroppo questa tendenza, a causa di un pur sempre sensibile lievitamento dei costi, va scemando sempre di piu' da un po' di anni a questa parte, e vederla mantenuta in una qualsiasi apparecchiatura non fa che rallegrare l'anima.

Tornando al nostro amato T1200, come era da aspettarsi, l'apertura del cabinet non comporta alcuna difficolta' tant'e' che per esporre completamente a nudo tutta la piastra basta svitare solo poche viti.

Segnaliamo la presenza sulla piastra di due connettori per meccaniche  microfloppy le quali, unite al fatto che il controller per HD e' su una scheda a parte, ci fanno intuire che alla Toshiba pensino ad un nuovo T1100 con le solite due unita' per microfloppy ma con in piu' la ram, in quantita' maggiore, e dotata di batteria tampone per mantenere i dati a computer spento. L'idea non e' male e per di piu' sarebbe possibile fare in un secondo tempo l'upgrade verso il T1200 "buttando" una delle due unita', installando il controller e l'HD al suo interno. Discorso analogo per la piccola scheda contenente la RAM: su questa troviamo lo spazio per altri 4 integrati che potrebbero espandere ulteriormente la memoria totale del sistema.

Il processore adoperato e' un 80C86 ovvero la versione CMOS dell'Intel 8086: nei pressi di questo troviamo anche uno zoccolo per il coprocessore matematico 80C87.

Oltre alle batterie ricaricabili che alimentano il sistema quando non e' collegato a rete, nel T1200 ci sono altre due piccole batterie ricaricabili, una mantiene in vita l'orologio interno, la seconda il contenuto della ram a computer spento. A proposito delle batterie principali diciamo subito che la durata di queste oscilla da 2 a 6 ore a seconda se utilizziamo o meno l'harddisk e quanti accessi effettuiamo alle memorie di massa. Fortunatamente l'HD e' disinseribile agendo su un apposito interruttore presente sul retro e cosi' possiamo economizzare energia "attaccandolo" solo quando serve.

 

(TESTO INCOMPLETO... :-)

 


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