Articolo pubblicato sul n. 136 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel gennaio 1994

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Siemens Nixdorf PCD - 4NC

di Andrea de Prisco

Nella scelta di un notebook, piu' che alle massime prestazioni, e' necessario puntare alle caratteristiche ergonomiche del prodotto nonche' alle sue doti di robustezza e affidabilita'. E' necessario, infatti, non dimenticare che un computer portatile, in quanto tale, e' sottoposto generalmente (magari proprio perche' trasportato in valigetta) a sollecitazioni meccaniche non indifferenti, e' facile che venga usato in luoghi non Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articoloproprio ideali, lontano da una rassicurante presa elettrica, quindi e' necessario che abbia una buona autonomia d'uso. Trasportabilita' a parte (che nemmeno deve essere sottovalutata) e' quando accendiamo il nostro notebook che dovra' dare il meglio di se', lasciandoci lavorare in tutta tranquillita' senza farci sentire, per quanto possibile, la mancanza del desktop in ufficio. Le caratteristiche ergonomiche di un notebook, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sono ben piu' importanti della sua velocita' di clock o del tipo di processore utilizzato. E' meglio avere un buon display e una buona tastiera che un processore da mainframe che consuma molto, riscalda molto, costa molto. E' con quelli che dovremo interagire maggiormente ed e' quindi giusto che siano, per cosi' dire, la parte migliore. Ci e' capitato, piu' di una volta, di incontrare tastiere talmente scomode e mal funzionanti da arrivare a pensare che il costruttore si fosse limitato a lanciare sul mercato quel notebook senza mai averlo utilizzato una sola volta. Inoltre, da quando Windows e tutti i pacchetti mouse dependant la fanno da padrone anche negli hard disk di questi piccoli gioielli, un altro aspetto assolutamente da tenere in considerazione (spesso ci pensano i costruttori a... sottovalutarlo) e' la presenza o meno, e nel primo caso la posizione, della trackball integrata. L'ideale e' che sia posizionata in modo tale da essere raggiungibile senza allontanare troppo le mani dalla tastiera. La trackball, infatti, non serve per disegnare, ma per attivare menu, scegliere opzioni e, nell'uso di un wordprocessing, per posizionare il cursore in un determinato punto, selezionare o spostare testi: diviene un vero e proprio strumento di editing. Per fare un buon portatile, alla fine, non e' necessaria chissa' quale tecnologia avanzatissima: basta, tutto sommato, solo un po' di buon senso. Smettere di correre dietro ai megahertz dei concorrenti, ma pensare un po' di piu' all'utente. Che stupido non e'!

 

Un notebook ideale?

 

Il portatile che ci accingiamo a provare questo mese e' prodotto dalla tedesca Siemens Nixdorf. Basato su un "genuino" processore Intel 486SX a 25 megahertz, dispone di hard disk da 120 megabyte, display a colori a matrice passiva (in modo tale da non incidere terribilmente sul prezzo di vendita piuttosto contenuto), un alloggiamento per schede di espansione PCMCIA, unita' floppy disk integrata. Per tutti coloro che reputassero la velocita' del processore troppo bassa (chissa' dove dovranno andarci!) la Siemens Nixdorf mette loro a disposizione alcuni mainframe, workstation e veri e propri supercomputer: questo per essere certi dal fatto che la casa costruttrice abbia tutte le carte in regola per proporre anche potenze di calcolo da capogiro.

Oltre che per le sue doti ergonomiche, il PCD - 4NC (questo il suo nome) si fa apprezzare anche sul profilo estetico. Il colore utilizzato e' beige chiaro (come la maggior parte dei PC): forse per un portatile sarebbe stato piu' indicato un colore piu' scuro, meno sensibile all'attacco, apparente, dello sporco. Tanto sul lato superiore che su quello inferiore alcune scanalature snelliscono l'estetica e ne favoriscono la presa: da quando i portatili hanno preso le dimensioni dei notebook non sono piu' dotati di maniglia per il trasporto ed e' quindi necessario afferrarli come un libro. Quattro delle undici spie presenti sulla macchina sono visibili anche a computer chiuso. Riguardano lo stato di accensione, lo stato di standby, la carica della batteria principale e della batteria ausiliare. Gia', il portatile Siemens Nixdorf puo' disporre di due batterie per un'autonomia di funzionamento doppia. La prima, fornita a corredo, e' alloggiata all'interno della macchina e facilmente sostituibile dal fondo, la seconda si aggancia posteriormente facendo corpo unico con il notebook. Tanto la prima quanto la seconda batteria vengono caricate tramite l'adattatore a corrente fornito a corredo: se entrambe le batterie sono scariche viene caricata prima la batteria interna e poi la batteria esterna. A proposito di quest'ultima, e' da segnalare il fatto che quando viene utilizzata, per il fatto stesso che si collega posteriormente, non permette l'utilizzo delle porte di espansione. In realta' non si tratta di un vero e proprio difetto, in quanto la batteria secondaria ci e' utile solo lavorando in esterni dove, con molta probabilita', non dovremmo aver bisogno di interfacciarci con dispositivi periferici. Certo, se si trovava una sistemazione diversa era comunque meglio.

Giacche' abbiamo nominato il retro, diamoci uno sguardo piu' approfondito. Tutte le connessioni per il mondo esterno sono protette da uno sportellino di plastica incernierato in basso. Queste riguardano due distinte prese per mouse e tastiera esterna, una porta seriale, una porta parallela e l'uscita per un monitor esterno SVGA con risoluzione massima di 1024x768 pixel in 16 colori.

Alle due estremita' del lato posteriore, normalmente coperti da due tappini gommosi, troviamo gli agganci per la batteria secondaria. Il collegamento elettrico con l'unita' e' assicurato da quattro contatti protetti da un ulteriore sportellino a scomparsa. La presa per il caricabatterie e' situata sul lato sinistro, dove troviamo anche il vano per schede PCMCIA. Sul lato opposto e' presente il drive per floppy disk da 1.4 megabyte.

 

I due gioielli

 

Agendo sui due comandi di sblocco laterali possiamo accedere alla tastiera e al display del notebook Siemens Nixdorf. Tanto la prima quanto il secondo sono di altissima qualita' e testimoniano una costruzione improntata ai massimi livelli ergonomici. Questo, nonostante il fatto che il display sia a matrice passiva: per la prima volta ci troviamo di fronte un'unita' che, nonostante l'utilizzo della tecnologia per cosi' dire "povera", offre una visibilita' pressocche' ottima. Diversamente da un "matrice attiva", dovremo regolare il contrasto per ottenere una visibilita' soddisfacente, ma non rimpiangeremo il nostro monitor da scrivania. Il contrasto si mantiene su livelli piu' che soddisfacenti, non si notano effetti scia e anche utilizzato in DOS con i caratteri chiari su fondo nero la visibilita' e' ottima.

Visti i risultati ottenuti da questo display c'e' da chiedersi se le unita' a matrice attiva dal costo ben superiore avranno un futuro (quantomeno nel mondo dei computer portatili), considerato anche il fatto che per quanto splendidi sotto il profilo del contrasto e' molto facile trovare in questi schermi alcuni pixel non funzionanti (sempre accesi o sempre spenti) che per quanto piccoli danno comunque molto fastidio.

A pochi centimetri dall'ottimo display troviamo, incastonata, la seconda gemma di questo notebook: la tastiera. Lavorare con il piccolo Siemens Nixdorf e' davvero un piacere. Tutti i tasti sono disposti secondo criterio, nessun tasto interferisce con la pressione di altri tasti e anche le dimensioni dei tasti "maggiori" sono rispettate. Basta guardare, tanto per fare un esempio, il tasto "Enter": non e' piu' piccolo di quello che troveremmo nelle tastiere estese. Discorso analogo per il BackSpace, la barra spaziatrice, il Tab, il CapsLock e i due Shift. I tasti cursore, a "T" rovesciata, sono disposti in basso a destra, dove troviamo anche i tasti PageUp e PageDown: mancano, in prima battuta, i tasti Home ed End richiamabili con la pressione del tasto "Fn" di cui parleremo tra poco. La soluzione, tutto sommato, non e' da criticare in quanto si tratta di tasti utilizzati raramente (almeno rispetto agli altri controlli cursore) e sicuramente e' meglio questa scelta che la loro presenza "fisica" a discapito della dimensione e della disposizione degli altri tasti.

Ma a parte la disposizione dei tasti (sarebbe da mandare il layout via fax a buona parte dei concorrenti aggiungendo il messaggio "tie', impara!"), la tastiera e' ottima anche sotto il profilo del funzionamento sempre preciso e affidabile. La corsa dei tasti e' abbastanza lunga da sembrare quella di una tastiera separata e anche il rumore prodotto e' molto simile a quello al quale siamo abituati. Scrivere anche lunghi pezzi con il notebook Siemens Nixdorf non e' affaticante, segno del fatto che si tratta di un prodotto particolarmente curato sotto il profilo ergonomico.

Tramite il gia' citato tasto "Fn" e' possibile accedere ad alcune funzioni di servizio, tutte serigrafate in blu su alcuni tasti. Possiamo, ad esempio, richiamare il programma di SetUp (operazione consentita solo durante i primi secondi del reset), spegnere la retroilluminazione del display per risparmiare energia durante l'esecuzione di programmi che non generano output (o lo generano solo al termine), porre il computer in stato di standby, caricare una password da disco, interrogare lo stato di carica delle batterie visualizzato attraverso quattro led in alto a destra, spegnere o attivare l'altoparlantino di sistema, invertire il video, commutare tra monitor integrato e monitor esterno, regolare luminosita' e contrasto del display. Sempre col tasto "Fn" possiamo accedere momentaneamente o stabilmente al tastierino numerico immerso, presente ormai in ogni portatile.

In posizione ottimale e' situata, inoltre, la piccola trackball integrata. Forse un po' troppo piccola come dimensione ma sempre facilmente azionabile senza allontanare le mani dalla tastiera. I due tasti mouse destro-sinistro sono posti lungo lo spigolo inferiore del notebook, in una posizione raggiungibile con il pollice della mano destra. Un po' piu' sfortunati saranno i mancini che dovranno sforzarsi ad usare la destra per un utilizzo senza spostare le mani dalla tastiera o la sinistra allontanando momentaneamente l'altra mano. Il problema non si sarebbe posto posizionando la trackball al centro, sotto la barra spaziatrice, come avviene con i portatili Macintosh che hanno lanciato questa moda.

 

Il programma di SetUp

 

Subito dopo l'accensione o dopo aver resettato la macchina con il classico Control+Alt+Del, possiamo accedere al programma di SetUp. Attraverso quattro distinte schermate, System, Video, Security e Power Management, possiamo regolare e/o definire alcune funzionalita' della macchina.

Con la prima schermata, System SetUp, oltre a regolare data e ora di sistema, possiamo abilitare o disabilitare la cache integrata nel processore: questa possibilita' e' utile per quei programmi applicativi che ne richiedano la disattivazione; in tutti gli altri casi e' bene utilizzare sempre la cache interna. Le rimanenti selezioni del System SetUp riguardano il boot veloce, il tipo di mouse utilizzato (PS/2 o seriale), la combinazione di tasti standard per "Fn" qualora si utilizzi una tastiera separata.

La seconda schermata, Video SetUp, permette tre regolazioni: Display Device, Reverse Video e Expanded Mode. Possiamo indicare il tipo di monitor utilizzato (interno o esterno), definire l'assegnazione dei colori di primo piano e dello sfondo (sia in modalita' testo che in modalita' grafica), definire l'utilizzazione dello schermo per le modalita' video che selezionano meno di 480 linee (centratura dello schermo, sviluppo dei caratteri in modalita' testo, inserimento di linee vuote, rappresentazione doppia di alcune righe in modalita' grafica).

Con Secutity SetUp abilitare o disabilitare un cospicuo numero di funzioni. Si va dal boot eseguibile anche da dischetto o da scheda PCMCIA, alla disabilitazione in scrittura su questi due supporti, all'inserimento di una password di sistema con la quale bloccare tutto il computer, il programma di SetUp o gli input da tastiera o da mouse.

Con la quarta ed ultima schermata, Power Management SetUp, possiamo configurare il sistema per un consumo di energia ottimale. Tutte le varie funzioni, oltre ad essere regolabili distintamente, possono essere automaticamente preimpostate attraverso i tre tasti funzione F3, F4 e F5 che implementano lo stato di default, lo stato "lunga vita" (massimo risparmio di energia) e lo stato "Alte Prestazioni" (nessun timeout e velocita' del processore massima).

 

Conclusioni

 

Visto che durante la prova su strada il notebook Siemens Nixdorf non ha fatto altro che raccogliere consensi, vediamo come se la cava con l'ultimo esame, il "vil-denaro-test". Come probabilmente avrete gia' spiato nel riquadrino prezzi, il PCD 4NC costa 4.700.000 lire piu' IVA. Considerato che si tratta di un notebook a colori dalla visibilita' piu' che soddisfacente (nonostante la tecnologia a matrice passiva del display integrato) non possiamo non considerare il prezzo di vendita ben proporzionato alle caratteristiche offerte. Soprattutto appare molto conveniente se confrontato con il prezzo dei modelli monocromatici, poco piu' economici del modello a colori.

Fa parte del "vil-denaro-test" anche la dotazione di serie che nel caso nostro e' composta, oltre naturalmente che da una batteria ricaricabile interna e dal carica batterie, da una borsa per il trasporto, dischi e manuali di MS-DOS 6.00 e Windows 3.1, dischi con driver e utility, manuali in italiano. Anche questi, sempre ben accetti.


Riquadro Prezzi

Produttore e distributore:

Siemens Nixdorf Informatica SpA
Via Roma 108
Cassina de' Pecchi (MI) Tel. 02/95121

Prezzi (IVA esclusa):

PCD 4NC 120- Processore 486SX-25 - Hard disk 120 MB - Ram 4 MB -
Display a colori a matrice passiva L. 4.700.000

PCD 4N 120 - Processore 486SX-25 - Hard disk 120 MB - Ram 4 MB -
Display monocromatico a matrice passiva L. 3.700.000

PCD 4N 80 - Processore 486SX-25 - Hard disk 80 MB - Ram 4 MB -
Display monocromatico a matrice passiva L. 3.300.000


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