Articolo pubblicato sul n. 148 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel febbraio 1995

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Mc Person Scriba 486 DX4-100

di Andrea de Prisco

Nell'attesa che si risolva positivamente il problema del bug hardware di Pentium (e stando alle dichiarazioni della stessa Intel, il problema e' gia' completamente risolto), in questo preciso momento, il microprocessore piu' veloce su cui possiamo davvero contare per le macchine DOS/Windows e' il sempreverde 486 con frequenza di clock pari a 100 MHz. Pur denominato 486 "DX4", non opera la quadruplicazione del clock di sistema (come il nome potrebbe suggerire) ma si limita a triplicarla. In altre parole la frequenza delle board rimane ancorata al rassicurante valore di 33 MHz, ma tutto quello che entra all'interno del processore viene processato a 100 MHz. Grazie, poi, alla presenza interna di una cache primaria e, spesso, di una cache di secondo livello esterna al processore si riesce a sfruttare quasi completameCopertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolonte la potenza di calcolo, per cosi' dire, "interna" limitando al massimo l'appesantimento dovuto al bus di sistema di frequenza ben piu' bassa. Il 486 DX4 a 100 MHz lo troviamo, si', nelle macchine desktop o tower di alto livello, ma ha avuto il coraggio e la forza di infiltrarsi perfino nei notebook per non sottrarre il piacere delle alte velocita' anche a chi e' interessato principalmente o esclusivamente al mobile computing. Abbiamo gia' avuto occasione di saggiare le performance "da sballo" di questa vera e propria bomba all'interno di un altro notebook (provato alcuni mesi or sono) e siamo ben lieti di tornare a verificarne le sue incredibili caratteristiche in uno dei piu' interessanti notebook disponibili oggi in commercio, lo Scriba della Mc Person.

Gia' provato sulle pagine di MC quasi un anno fa nella sua precedente "versione massima", dotato cioe' di 486 DX2 a 66 MHz, lo Scriba  puo' essere definito come un notebook modulare. Questo sia dal punto di vista della configurazione di partenza al momento dell'acquisto (decidendo, ad esempio, se siamo interessati al drive integrato o ad una seconda batteria per il raddoppio dell'autonomia di funzionamento) ma anche riguardo la possibilita' di futuri upgrade tanto del disco rigido o del display (che puo' essere a matrice attiva, dual scan o monocromatico), quanto del processore utilizzato upgradabile anch'esso. E' quindi possibile acquistare oggi un "moderato" 486 SX a 25 MHz ed avere la certezza di poter passare, un giorno, alle potenze superiori offerte ad esempio dai DX2 a 50 o 66 MHz o addirittura dal DX4-100 come nell'esemplare in prova questo mese.

Ma il Mc Person Scriba ha dalla sua non solo la modularita' e l'espandibilita', ma anche un design particolarmente ergonomico, una tastiera di ottima qualita' e un display di generose dimensioni e dalla visibilita' a dir poco eccellente.

Qualora non foste ancora convinti dell'esclusivita' delle caratteristiche finora esposte, aggiungiamo che tanto la scheda VGA quanto il controller dell'hard disk integrati nella macchina dialogano con la CPU attraverso un local bus tipo VESA (senza rallentamenti dovuti alla ridotta velocita' del bus standard ISA), troviamo una scheda audio integrata compatibile Sound Blaster (cui fa capo anche un microfono incorporato), l'alloggiamento per schede PCMCIA tipo II tipo III, quattro megabyte di RAM espandibili a trentadue, hard disk integrato finanche da 800 megabyte. Scusate se e' poco...

 

All'esterno

 

Pur essendo passati dieci mesi dalla nostra precedente prova di un Mc Person Scriba, il nostro giudizio estetico/ergonomico su tale notebook rimane positivo. Molta cura e' stata posta dalla Mc Person nel fornire allo Scriba un look piuttosto riuscito: il cabinet, realizzato in resistente plastica grigia lo fa apparire anche un oggetto, tutto sommato, elegante.

Sul lato anteriore, accessibili anche a computer chiuso, troviamo le due predisposizioni per la batteria ricaricabile e per il drive per floppy disk. La batteria ricaricabile puo' essere inserita sia nel vano destro che nel vano sinistro; il drive, solo nel vano destro. Grazie a questa "compatibilita'" e' possibile utilizzare contemporaneamente due batterie ricaricabili per disporre di una autonomia di funzionamento doppia. Oltre a questo, le batterie del notebook Scriba sono disponibili sia in tecnologia Ni-Cd (nichel cadmio) che in tecnologia nichel idride metallico, meno soggette all'effetto memoria (in pratica durano di piu'). Tra le due sedi per le batterie, proprio sotto al comando di sblocco del display, troviamo il microfono incorporato e tre prese tipo minijack per la sezione audio (ingressi ed uscite di linea nonche' l'ingresso per un microfono esterno).

Sul lato destro del portatile troviamo un primo sportellino che protegge l'alloggiamento per le schede PCMCIA (due di tipo II o una di tipo III). Sul retro, oltre alla presa per l'alimentatore esterno e ad una piccolissima e silenziosissima ventola di areazione, un secondo sportello nasconde le classiche interfacce che troviamo piu' o meno su tutti i notebook: porta seriale, porta parallela, uscita per monitor esterno, ingresso per mouse o tastiera esterna tipo PS/2. Accanto a queste, sempre protetta da uno sportellino (in questo caso a scomparsa) troviamo una porta per il collegamento ad una docking station nella quale e' possibile installare, oltre ad un hard disk supplementare, fino a tre schede di espansione a 16 bit e una scheda ad 8 bit.

Aprendo il coperchio-display accediamo, come sempre, anche alla tastiera. Si tratta di un'unita' di qualita' ottima, molto completa per quanto riguarda i tasti, un po' meno soddisfacente per quel che riguarda, come al solito, il lay-out. I quattro tasti PageUp, PageDown, Home e End, situati all'estremita' destra della tastiera possono essere azionati involontariamente quando accediamo al BackSpace o al tasto Enter. Riguardo, invece, i lati positivi, possiamo constatare che i tasti funzione sono disponibili tutti in prima battuta (compresi F11 e F12), i tasti cursore sono disposti a "T" rovesciata, e troviamo anche in questo notebook il tasto Fn che permette di accedere ad alcune funzioni accessorie, come la regolazione del contrasto e della luminosita' del display, del volume audio, con la possibilita' di richiamare il programma di SetUp o cambiare il modo di visualizzazione da normale a reverse (solo per i display monocromatici).

Davanti alla tastiera, al centro, e' situata la trackball integrata con i due tasti mouse destro e sinistro situati uno sopra e uno sotto la pallina. Grazie alla sua posizione centrale, e' possibile muovere la trackball con il pollice (destro o sinistro) senza spostare le mani dalla tastiera. Oltre a questo, accanto alla trackball due rialzi in plastica consentono di appoggiare i polsi durante l'utilizzo della tastiera.

Tra questa e il display troviamo due pulsanti e una nutrita serie di led. I pulsanti comandano l'accensione e lo spegnimento della macchina o lo stato di standby. I led indicano l'accensione, lo stato di carica delle batterie, l'attivita' dell'hard disk e del floppy disk, lo stato dei tasti CapsLock, NumLock, ScrollLock.

Il display, di produzione Toshiba, pur essendo a matrice passiva offre una visibilita' eccellente, mostrando fino a 256 colori contemporaneamente con una visualizzazione ben contrastata e praticamente priva di fastidiosi effetti di shading. Come gia' detto nell'introduzione, e' disponibile anche un display a colori a matrice attiva e un display monocromatico a matrice passiva, sempre di ottima qualita'.

 

All'interno

 

Come era facile attendersi, anche all'interno dell'ultima versione di Scriba, troviamo moltissime similitudini con il modello provato lo scorso anno.

Tutta l'elettronica occupa meno della meta' della superficie d'appoggio ed e' disposta su quattro schede: una piastra madre e tre piccole schede aggiuntive. La prima e' la scheda grafica VGA, la seconda e' la memoria centrale (4 megabyte), la terza riguarda lo stadio di alimentazione. L'esemplare in nostro possesso, essendo dotato di 8 megabyte di RAM, disponeva di un'ulteriore scheda di memoria sempre da 4 megabyte. L'espandibilita' massima e' pari a 32 megabyte, che non sono certo pochi per una macchina di tipo portatile.

L'Intel 486 DX4-100 e', come di consueto, sormontato da una piccola aletta di raffreddamento. Accanto a questo, la serie di dip-switch visibili serve per configurare la mother board in funzione del processore utilizzato. Analogo settaggio va effettuato in caso di sostituzione del tipo di display LCD utilizzato. L'ingegnerizzazione interna denota un livello costruttivo molto elevato,  con una disposizione molto ordinata dei vari elementi,  e conseguente ottimizzazione degli spazi interni. Come nel modello precedente, il BIOS e' aggiornabile tramite dischetto, essendo memorizzato su memoria riscrivibile non volatile (tipo EEPROM o Flash Memory).

Per finire, l'hard disk della macchina e' situato al centro, in pratica nell'unico spazio ancora disponibile tra la sede della batteria, il floppy disk e la trackball integrata.

 

SetUp

 

Agendo sui tasti Control-Alt-S si accede al SetUp della macchina. La prima schermata riguarda alcuni parametri di sistema, la seconda e' utilizzata per controllare il risparmio energetico. La seconda schermata e' anche richiamabile durante il normale utilizzo con la sequenza Fn+F12 senza la necessita' di rieseguire il boot.

I parametri di sistema permettono di regolare data e ora dell'orologio interno, tipo di dischi installati (hard disk e floppy disk), la quantita' di memoria base e memoria estesa, lo stato del NumLock all'accensione, l'abilitazione o la disabilitazione della cache, il boot della macchina da hard disk o da floppy disk e hard disk. E' anche possibile inserire una password di sistema per proteggere il notebook dagli accessi non autorizzati.

Nella seconda schermata del SetUp possiamo indicare o modificare alcuni parametri riguardanti il risparmio energetico. Questi controllano il timeout dell'hard disk, il timeout dell'intero sistema, lo stato di idle della CPU, la funzione del tasto standby che puo' limitarsi a spegnere il solo display piuttosto che porre tutto il computer in stato di Suspend.

 

 

Prestazioni

 

Quando una macchina nasce con la possibilita' di utilizzare differenti tipi di processori con diverse velocita' di clock, e' molto probabile che non sia ottimizzata per nessuno di essi... pur di funzionare piu' o meno bene con tutti. Non e' questo il caso del portatile Mc Person che abbiamo avuto modo di provare e di testare a fondo con diversi processori a varie velocita' di clock. In tutti i casi i risultati dei nostri test hanno confermato che si tratta di computer realizzati nel migliore dei modi, dove nulla, ne' a livello estetico, ergonomico o circuitale e' lasciato per cosi' dire al caso. Nella sua "massima versione", il Mc Person Scriba a 100 MHz ha fornito performance di calcolo a dir poco entusiasmanti, che ben difficilmente potranno deludere l'utente anche piu' esigente. Ammesso, come sempre, che tanta potenza di calcolo sia effettivamente necessaria all'interno di un notebook da portare in valigetta. Ma questo, si sa, e' un problema vecchio...

 

Tirando le somme

 

Concludendo l'articolo apparso quasi un anno fa su MC riguardante lo Scriba 486 DX2 a 66 MHz, dicevamo di essere rimasti favorevolmente colpiti da quella macchina. Citiamo testualmente il giudizio finale: "La modularita' e' certamente la sua carta vincente, la potenza di calcolo offerta e' attualmente seconda solo alle macchine (da tavolo) basate su Pentium, sul lato dell'ergonomia si merita per il display, tenuto conto che si tratta di un "matrice passiva", un bel 10 e lode, buona anche la tastiera, sebbene avremmo preferito una disposizione dei tasti un po' piu' ragionata." Riallacciandoci al discorso fatto in apertura, tenuto conto che del Pentium allo stato attuale "fidarsi e' bene, non fidarsi e' meglio...", rispetto al giudizio precedente possiamo aggiungere che "la potenza offerta da un 486 DX4-100 non e' seconda a nessuno", tantomeno alle macchine Pentium a 60 MHz che non raggiungono, in ogni caso, performance di tale livello. Certo, prima o poi arriveranno (ne sono gia' state annunciati alcuni) anche i notebook basati sul Pentium e ancora una volta ci sara' da chiedersi se si tratta di una risposta a reali esigenze degli utenti o di nuove, mirabolanti, esercitazioni tecnologiche tanto per... non essere secondi a nessuno. Vedremo.

Tornando allo Scriba 486 DX4-100, diamo anche uno sguardo al prezzo utente finale. Nella configurazione giuntaci in redazione, con display a colori a matrice passiva, hard disk da 340 megabyte, 8 mega di RAM e tanta voglia di correre, costa poco piu' di sei milioni (oltre l'IVA). Il prezzo, apparentemente elevato in assoluto, ci sembra piuttosto allineato sia con le caratteristiche offerte (non dimentichiamo che un portatile costa MOLTO di piu' di un computer fisso) sia con quello di altri prodotti analoghi, concorrenti dello stesso Scriba. Volendo risparmiare qualche lira, senza rinunciare all'esuberante potenza di calcolo offerta, e' possibile acquistare ad un prezzo inferiore la macchina con display monocromatico, rimandando ad un secondo momento (grazie alla politica di upgrade offerta dalla Mc Person) la visione a colori.

 

 

Mc Person Scriba

 

Produttore e distributore:

 

Mc Person S.r.l.

Via Fontane, 13

33170 Pordenone - Tel. 0434/520410

 

Prezzo indicativo (IVA Esclusa):

 

Scriba - processore Intel 486 DX4-100, hard disk 340 MB, RAM 8 MB, display a colori a matrice passiva, trackball integrata, floppy disk 1.4 MB            L. 6.380.000


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