Articolo pubblicato sul n. 169 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) del gennaio 1997

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
McPerson EOS

di Andrea de Prisco

Sembrerebbe che la moda dei portatili "all-in-one" (lett. "tutto in uno") stia man mano scemando per lasciar sempre piu' spazio al concetto, evoluto, di modularita'. Se da una parte, infatti, e' vero che puo' essere molto comodo avere sempre tutto a portata di cabinet (dagli altoparlanti stereo, al lettore di CD-ROM, dall'unita' floppy disk alla seconda batteria ricaricabile, solo per citare qualcosa) e' anche vero che quando dobbiamo trasportare il nostroCopertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo portatile in un luogo diverso dalla nostra scrivania siamo costretti a sobbarcarci sempre e comunque un peso e un ingombro tutt'altro che indifferente. Anni e anni fa esistevano i "laptop", computer portatili dalle dimensioni ridotte, dotati di una comoda maniglia di trasporto proprio per le loro dimensioni "a valigetta". Poi qualcuno (Compaq, per essere piu' precisi) invento' il concetto di notebook riducendo notevolmente dimensioni e peso complessivo, pur sacrificando qualche funzionalita' non prioritaria. Fu, naturalmente, un gran successo e di li' a poco tutti i costruttori proposero "portatili"... finalmente tali. E' successo, pero', che man mano che passava il tempo e arrivavano dai vari versanti nuovi modelli, essendo questi sempre piu' sofisticati, includevano tale e tanta tecnologia da far nuovamente lievitare le dimensioni esterne. Il colpo di grazia c'e' stato con le recenti macchine multimediali, in particolar modo quelle che integravano tutto, proprio tutto, all'interno di un cabinet che ben poco ha da spartire col concetto di notebook (blocco note, per l'appunto).

Anche McPerson, azienda italiana dedita principalmente al portable computing, ha seguito l'evoluzione dei notebook percorrendo diverse strade e proponendo numerosi portatili di successo. Il primo fu lo Scriba, provato su MC quasi tre anni fa: con la sua trackball centrale, ricordava molto i portatili Apple che proposero per primi tale soluzione. Segui' la versione aggiornata dello stesso, con processore 486 DX4/100, e successivamente fu la volta del Mistral, altro prodotto interessante sotto il profilo multimediale senza sacrificare affatto il contenimento di dimensioni e peso.

Con il McPerson HAL, presentato allo SMAU del 1995, McPerson ha sperimentato anche la possibilita' di offrire una macchina completa di tutto, dedicata soprattutto agli incontentabili, poco disposti ad autoconfigurarsi la macchina di volta in volta secondo le necessita'.

Ma la "macchina della svolta" (e con questo non voglio dire che McPerson abbia necessita' di cambiare rotta!), potrebbe essere l'EOS: un notebook multimediale modulare che fa delle massime prestazioni la sua piu' alta bandiera. Il notebook in prova in queste pagine, un esemplare demo di preserie inviatoci in assoluta anteprima (sara' comunque disponibile in volumi gia' quando leggerete quest'articolo), monta il Pentium a 200 MHz, ovvero la versione piu' veloce del processore Intel di quinta generazione. L'hard disk puo' arrivare fino a 2.2 gigabyte mentre la memoria centrale, di base pari a 16 megabyte, puo' essere espansa fino a quota 80. Lo stesso avviene per la cache sincrona di secondo livello (Syncronous Pipeline Burst), che e' offerta in tagli da 256 o 512 kbyte. Il display a colori puo' essere a matrice attiva o dual scan. In entrambi i casi la dimensione minima e' di ben 12.3 pollici e, per la tecnologia TFT, a breve sara' addirittura disponibile un "maxischermo" da 13.5'' con risoluzione di 1024x768 pixel. Le caratteristiche da primato del McPerson EOS non si fermano qui: il lettore di CD-ROM e' disponibile sia a velocita' 8x che a velocita' 10x; la batteria ricaricabile (agli ioni di litio) e' da ben 3500 mA/h ed e' possibile installarne una seconda, dello stesso tipo, per il raddoppio istantaneo dell'autonomia di utilizzo. Nella rapida carrellata delle caratteristiche piu' interessanti del nuovo EOS non possiamo non citare la garanzia sui componenti elettronici estendibile fino a 36 mesi, l'assistenza tecnica in 48 ore e il nuovo servizio "Help Desk" per la teleassistenza in tempo reale, attivabile sia via telefono che tramite posta elettronica.

 

Agile e scattante

 

Si tratta, tanto per cominciare, di un oggetto particolarmente curato sotto il profilo estetico: probabilmente il piu' bel notebook mai prodotto da McPerson e, al contempo, tra i piu' eleganti in circolazione. Col suo assetto "ribassato" (grazie a due sporgenze posteriori, non regolabili, l'EOS e' ergonomicamente inclinato verso l'utente: anche in questo caso la citazione "Apple docet" e' d'obbligo!), con le sue forme "arrotondate ma non troppo", con le numerose griglie per l'aerazione del microprocessore ultraveloce e per le uscite audio, ha proprio un aspetto sportiveggiante. Non a caso, sui materiali pubblicitari che presentano il prodotto, l'EOS e' raffigurato come un oggetto in corsa su una strada di montagna, quasi partecipasse al Rally dei recenti notebook multimediali. Vincera' la megasfida? Chissa': certo e' che durante questa ipotetica competizione non passa inosservato e ha tutte le carte in regola per guadagnarsi quantomeno un posto in podio. 

Rispetto al precedente McPerson HAL (provato su MCmicrocomputer n. 164) il nuovo EOS fa un passo avanti e uno indietro (ebbene si'). Migliora, notevolmente, la robustezza generale, peggiora la tastiera, almeno per quel che riguarda il layout dei tasti. Spieghiamoci meglio. Di HAL dicemmo a suo tempo che ci convincevano poco i numerosi sportellini in giro per il portatile: alcuni di questi, ad esempio quello relativo alle schede PCMCIA, sembravano destinati a garantire solo due o tre aperture senza problemi per rimanerci letteralmente in mano al quarto o quinto tentativo. Critiche dello stesso tono per il dispositivo di sblocco del cassetto CD-ROM: una "delicata" risposta ad una domanda mai fatta. Perche' mai "chiudere a chiave" il dischetto argentato nel lettore?

Di contro, la tastiera di HAL era praticamente quanto di meglio potesse attendersi un utente notebook. Completa, perfettamente funzionante e dal layout dei tasti esemplare. EOS mantiene solo le prime due caratteristiche (che poi, scavando bene, sono comunque quelle piu' importanti) mentre offre il malefico layout dei portatili piu' economici, pur meritando molto di piu'. La cosa piu' fastidiosa (l'avro' scritto almeno cinquanta volte in altrettante prove di portatili, ma non per questo smettero' di ripeterlo) e' la fila di tasti controllo cursore (PageUp, PageDown, Home, End) all'estremita' destra della tastiera, dove possono rendere meno agevole l'accesso ai tasti BackSpace ed Enter di gran lunga piu' utilizzati. Anche per la barra spaziatrice potevamo ottenere qualche centimetro in piu': e' di dimensioni troppo minute... tutto per colpa dei tasti Windows 95 dalla - quantomeno! - discutibile utilita' pratica. Capiamoci: non sono "inutili", ma se la loro presenza deve sacrificare qualcosa di ben piu' digitato... parliamone!

Rimanendo in ambito tastiera, come ormai nella totalita' dei portatili in circolazione, numerosi tasti riportano una serigrafia blu che identifica altrettante funzioni della macchina. Si richiamano tramite il tasto Fn in basso a sinistra e riguardano le regolazioni di luminosita', contrasto, volume audio, l'attivazione "al volo" del tastierino numerico in veste di pannello controllo cursore (senza ricorrere al "NumLock" comunque richiamabile), o la migrazione in stato di attesa o di suspend per una sana salvaguardia energetica. In "attesa" il notebook spegne semplicemente il disco rigido e la retroilluminazione del display, in "suspend" e' salvato l'intero stato della macchina su hard disk e si provoca una vera e propria cessazione di ogni attivita'. In entrambi i casi, al risveglio ci si ritrova esattamente nel punto in cui avevamo interrotto. Le due differenti "migrazioni" possono essere comandante anche dalla chiusura del pannello display: la selezione della modalita' di risparmio energetico (assieme a numerosi altri parametri) si effettua dal programma di setup della macchina, richiamabile solo all'accensione e/o in fase di riavvio. I dispositivi di accensione servoassistita, spegnimento, sospensione, sono ben integrati in Windows 95 che spegne realmente la macchina quando si accede a "Chiudi sessione" dal menu' "Avvio". Lo stesso menu contiene anche la voce "Sospendi" che provoca, come detto, la sospensione parziale o totale delle attivita' della macchina. L'unica cosa che manca (almeno nel nostro prototipo in prova) e' il collegamento con il pulsante di accensione quando lo azioniamo per spegnere la macchina: non parte la routine di "arresto del sistema" di Windows 95 ma, brutalmente, viene tolta l'alimentazione generale. Con qualche probabilita' - nemmeno troppo bassa - di provocare danni ai file rimasti aperti e certezza assoluta di perdere ogni dato non salvato. L'utente e' avvisato... e non puo' ignorarlo.

Nel prototipo in prova lo schermo installato e' un "matrice passiva" non proprio eccellente: un portatile come l'EOS merita senza dubbio la tecnologia TFT offerta, tra l'altro, con una differenza di prezzo tutto sommato contentuta. E come disse Antonio Lubrano nella pubblicita' degli optometristi: "Per la vostra vista, abbiate un occhio di riguardo!".

Tra tastiera e display LCD  troviamo un piccolo schermo a cristalli liquidi che mostra alcune icone relative ad altrettante funzioni o stati della macchina: dall'accesso alle unita' di memorizzazione allo stato di carica delle batterie, fino alle indicazioni di suspend o di attesa.

Come dispositivo di puntamento e' utilizzata una trackpad, posizionata sapientemente al centro della zona antistante la tastiera. Implementa, via software, anche il singolo e il doppio click del pulsante sinistro del mouse, semplicemente picchiettando una o due volte sulla sua superficie. Naturalmente i due pulsanti destro/sinistro sono presenti anche  in "carne ed ossa" proprio sotto la minitavoletta grafica di puntamento.

Sul lato destro della macchina e' presente la porta a raggi infrarossi e l'unita' floppy disk. Quest'ultima, all'occorrenza, puo' essere sostituita da un piu' multimediale lettore di CD-ROM o da una seconda batteria ricaricabile per il raddoppio istantaneo dell'autonomia di utilizzo. L'unita' floppy, una volta estratta, puo' essere collegata esternamente utilizzando l'accluso cavetto per l'utilizzo contemporaneo al lettore CD-ROM. In questo caso, pero', perdiamo la porta parallela del portatile che rimane impegnata per l'unita' aggiuntiva (sulla quale non e' presente un secondo connettore di rinvio).

Sul lato opposto troviamo le porte audio-in, audio-out, mic-in; l'alloggiamento per le schede di memoria PCMCIA di tipo I, II, III; lo sportellino che cela l'alloggiamento per la batteria ricaricabile. L'hard disk rimovibile e' accessibile dal fondo, dove troviamo anche l'alloggiamento del microprocessore (sormontato da una ventola termostatata, per la verita' un po' troppo rumorosa: speriamo, ancora una volta, che le macchine definitive migliorino anche sotto quest'aspetto).

Infine sul retro, coperte da uno sportello incernierato (sul quale e' presente un ulteriore coperchietto a slitta per il replicatore di porte) troviamo le interfacce "normali" per i dispositivi periferici: porta seriale, porta parallela, uscita video SVGA. Ai due lati dello "sportellone", il connettore di alimentazione, la porta PS/2 per mouse e tastiera esterna e un ingresso video collegato con la sezione di digitalizzazione interna.

 

In conclusione

 

Come potete ben immaginare, e' difficile valutare un prodotto ancora non in versione definitiva. Al contempo le esigenze di MC sono, sempre, prioritarie: un treno in corsa pieno zeppo di lettori molto esigenti (mi ritorna in mente il nostro affollatissimo stand allo SMAU). Nella fattispecie eravamo fortemente interessati a provare il nuovo nato in casa McPerson, ma non potevamo ulteriormente ritardare l'uscita in edicola di Gennaio che, come avete avuto modo di notare (e spero apprezzare) ci ha gia' dato il suo bel da fare per il rinnovo della grafica di copertina.

D'altra parte, non avendo noi la cosiddetta "sfera di cristallo", non siamo in grado di prevedere (ne' intendiamo, ovviamente!, buggerarvi in alcun modo) il comportamento della versione definitiva. Le nostre "conclusioni" vanno dunque, allo stato attuale, pesate opportunamente. Abbiamo detto, ad esempio, che poco ci convince il layout dei tasti: qui, senza necessita' di strane alchimie, gia' sappiamo che rimarra' tale anche nella versione definitiva. Discorso diverso per la durata della batteria: nel prototipo in prova c'e' EVIDENTEMENTE qualcosa che non quadra. La batteria si carica e si scarica troppo velocemente (una decina di minuti sia in verso che nell'altro) e ovviamente nessuna azienda al mondo proporrebbe un portatile con tale "particolarita'". Interpellata al riguardo la McPerson, oltre ad aver ricevuto conferma del fatto che la demo unit testata non ricaricava bene, ci e' stato anticipato che da loro prove effettuate, utilizzando elemento agli ioni di litio da 3.500 mA/h, l'autonomia puo' superare anche le due ore. Forse regolando al minimo la retroilluminazione del display, sicuramente attivando ogni possibile artificio di risparmio energetico (pescando tra le numerose possibilta' offerte dal setup della macchina), probabilmente con un uso moderato dell'hard disk, ma non mi sembra assolutamente un velore esagerato. Del resto 3.500 mA/h non sono certo pochi: e' vero che il Pentium a 200 non e' in versione "mobile" a basso consumo ma se aggiungiamo il fatto che e' possibile installare due batterie contemporaneamente e' praticamente certo che se non vogliamo avere problemi di autonomia di utilizzo... sicuramente ci riusciamo.

Infine una considerazione sulla velocita' del processore. Premesso che, dai nostri benchmark, l'EOS a 200 MHz offre performance esattamente doppie rispetto al precedente HAL a 100 MHz (e, scusate, ma con le stranezze dell'informatica cui siamo abituati questo ha, stranamente, dell'incredibile!), personalmente sono sempre stato piuttosto contrario all'esagerazione della potenza di calcolo nelle macchine portatili. Piu' che di utilita' pratica, mi sembra un'abile esercitazione tecnologica delle aziende che, notoriamente, fanno a gara a chi ce l'ha... piu' veloce (mentre farebbero molto meglio a competere per che ce l'ha piu' lunga... l'autonomia).

Sicuramente la versione a 166 MHz scalda meno, consuma meno, garantisce un'autonomia di utilizzo maggiore: se non siete megalomani, signori miei, cercate di non esagerare con la potenza di calcolo. Quelle "lirette" risparmiate spendetele, ad esempio, a parziale copertura del maggior investimento nel display TFT, magari in quello da 13.5". Non ve ne pentirete...

 


 

Produttore e distributore:

 

McPerson Srl

Via Maestra 242

33084 Cordenons (PN)

Tel. 0434/542000

 

Prezzi al pubblico (IVA esclusa):

 

McPerson EOS - Pentium 166 - 16 MB RAM - HD 810 MB - DSTN L. 5.599.000

McPerson EOS - Pentium 200 - 16 MB RAM - HD 810 MB - DSTN L. 5.999.000

McPerson EOS - Pentium 166 - 16 MB RAM - HD 2.2 GB - TFT 12.3" L. 8.199.000

McPerson EOS - Pentium 200 - 16 MB RAM - HD 2.2 GB - TFT 12.3" L. 8.599.000

McPerson EOS - Pentium 166 - 16 MB RAM - HD 2.2 GB - TFT 13.5" L. 9.199.000

McPerson EOS - Pentium 200 - 16 MB RAM - HD 2.2 GB - TFT 13.5" L. 9.599.000

Exp. RAM 16 MB (8+8) L. 375.000

Exp. RAM 32 MB (16+16) L. 775.000

CD-ROM opzionale 8x L. 538.000

CD-ROM opzionale 8x L. 588.000

Batteria Li-Ion 3.500 mA/h L. 400.000

MPEG card L. 499.000


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