Articolo pubblicato sul n. 135 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel dicembre 1993

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Master SDK486

di Andrea de Prisco

Inizierei la recensione di questo nuovo portatile proposto da Softcom aprendo il mio fido vocabolario alla lettera "M". Vorrei scoprire, con una rapida microindagine, se la parola "modularita' " e' solo un termine tecnico o ha qualche origine di diversa natura. Il mio testo, di prima battuta, non si sbilancia piu' di tanto e liquida l'interrogazione con un laconico quanto scontato: "Qualita', caratteristica di cio' che e' modulare". Buono a sapersi! Allora, signor vocabolario, mi dica qualcosa in piu' sul termine "modulare". Troviamo due ricorrenze: la prima e' un verbo, la seconda un aggettivo. Quest'ultima e' quella che ci riguarda: "Apparecchiatura complessa costituita da piu' elementi in se' autonomi o autosufficienti". Non mi soddisfa completamente: per me e' modulare anche un'apparecchiatura costituita da vari moduli, ognuno adibito a svolgere una determinata funzione, anche se non in maniera del tutto autonoma o autosufficiente. Queste, invero, sono dissertazioni di poco interesse.Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo

L'occhio, pero', non poteva non cadere anche sulla prima definizione della parola "modulare", quella come verbo: "Cambiare, variare armonicamente le tonalita' di uno strumento musicale o, nel canto, regolare l'intensita' e il timbro della voce per ottenere un effetto gradevole". Non c'entra granche' con il computer oggetto della prova di questo mese ma alcune parole trovate all'interno di questa seconda definizione, opportunamente interpretate, possono proprio fare al caso nostro.

Il nuovo portatile proposto da Softcom fa della modularita' la sua caratteristica principale. Troviamo infatti tra tastiera e display una comoda trackball che all'occorrenza puo' essere sostituita da un adattatore di rete, un'interfaccia SCSI, un "drive" per schede PCMCIA, un piu' classico fax/modem o una semplice "seconda seriale". Ritornando alla definizione sopra data, scopriamo che i termini "Cambiare", "Variare", "Armonicamente", "Regolare" nonche' "Effetto Gradevole" ben si accostano all'oggetto in prova. Innanzitutto il bello di questo computer e' che si puo' ben armonizzare con le nostre necessita'. Se non amiamo la trackball e ci farebbe comodo una seconda seriale o un alloggiamento per schede PCMCIA possiamo sin dal primo momento acquistare il portatile con la giusta espansione. Tenendo sempre presente che non si tratta di scegliere un modello diverso al momento dell'acquisto ma possiamo cambiare idea in ogni momento per variarne anche successivamente la configurazione. Altrettanto sensato e', di fatto, pensare di portare nella propria borsa piu' moduli da montare, all'occorrenza, in pochi secondi. Il montaggio e lo smontaggio dei vari moduli e' facile come sostituire un dischetto dal floppy, con l'unica accortezza di effettuare sempre l'operazione a macchina spenta.

Ma il nuovo portatile Master non gioca le sue carte solo sulla modularita', ma anche sulle altre caratteristiche tecniche di tutto rispetto: processore 486, hard disk rimovibile da 85, 120 o 170 megabyte, display monocromatico o a colori di elevata qualita'. Mantenendo un prezzo di vendita, come e' ormai tradizione Softcom, talmente contenuto da sembrare irreale.

 

All'esterno

 

L'estetica, le dimensioni e il peso del portatile Master SDK486 non si differenziano molto da quelle di altri notebook di analoga categoria. Il materiale utilizzato per lo chassis e' comune plastica grigia sulla quale e' stata deposta una superficie di vernice porosa sufficientemente piacevole al tatto. Un look abbastanza pulito ed elegante contraddistinto da superfici lisce ed angoli arrotondati senza la presenza di pericolose sporgenze. Sul retro della macchina trovano posto, come di consueto, le connessioni per il mondo esterno, opportunamente protette da due sportellini, sempre in plastica. Lo sportellino piu' piccolo nasconde un connettore per un box di espansione esterno, quello piu' grande le interfacce seriale e parallela, l'uscita per un monitor VGA e le prese per tastiera e mouse esterno. Quest'ultimo si rende necessario quando siamo costretti a togliere la trackball integrata per installare un modulo diverso. Tra i due sportellini troviamo una vera e propria maledizione: la ventola di aerazione. Purtroppo in notebook di tali caratteristiche non se ne puo' piu' fare a meno e il ridotto spazio a disposizione sicuramente non favorisce l'utilizzo di ventole particolarmente silenziose ne' un posizionamento che garantisca un funzionamento ottimale. Cosi' la piccola ventola, collocata alla meno peggio nei pressi del processore, deve girare sempre ad alta velocita' per garantire un buon scambio termico e mantenere la temperatura di funzionamento mai prossima ai livelli critici.

Sul lato sinistro del notebook e' situato un terzo sportellino: aprendolo si accede all'hard disk, sostituibile semplicemente sfilandolo dalla sue sede come un piccolo cassetto grazie alla sua maniglia. L'unita' fornita con la macchina in prova era da 120 megabyte ed e' possibile disporre anche di formati diversi. Frontalmente, oltre al comando di sblocco del coperchio display, troviamo la meccanica per floppy disk da 1.4 megabyte. Sul lato destro si affaccia il modulo intercambiabile quindi nel caso installeremo un'ulteriore interfaccia e' sul quel lato che troveremo i relativi collegamenti. Discorso analogo per il modulo PCMCIA che permettera' l'inserimento di ulteriori schede di espansione sempre sul lato destro del notebook. Un'unica spia visibile anche a computer chiuso segnala lo stato di accensione: in ambienti molto, molto rumorosi puo' essere utile per non dimenticare il portatile acceso una volta richiuso il coperchio.

Per accedere alla tastiera e al display e' necessario agire su un comando di sbocco "a molla" posto al centro della faccia anteriore. Una volta aperto il coperchio saltano subito all'occhio la trackball integrata (inserita nel modulo standard fornito a corredo) e uno sportellino centrale dotato di una piccola presa d'aria. Aprendolo scopriamo che al di sotto e' posizionato il potente processore, nella macchina in prova, un 486 a 40 MHz della Cyrix. All'estremita' superiore di questo sportellino sono posizionate sei spie che segnalano altrettanti stati di funzionamento del notebook: l'attivita' dell'hard disk, lo stato di batterie scariche, lo stato di standby, il CapsLock, il NumLock e lo ScrollLock. La spia di attivita' del floppy disk e' situata sulla meccanica (come nei PC da tavolo) e' ed quindi visibile sul lato frontale.

L'interruttore di alimentazione e' posto tra il modulo intercambiabile e la tastiera. Accanto a questo e' situato il comando per porre il computer in stato di standby. In questo stato il notebook si limita a spegnere il display e l'hard disk: purtroppo processore e ventola continuano a funzionare quindi e' comunque necessario spegnere tutto il sistema per pause superiori a qualche minuto.

Agendo su due comandi di sblocco posti ai lati della tastiera, possiamo sollevare quest'ultima per accedere alla batteria ricaricabile e all'espansione di memoria. Questa utilizza comuni moduli SIMM di facile reperibilita' e l'operazione di upgrade e' semplicemente eseguibile anche dallo stesso utente.

La trackball integrata ha un funzionamento piuttosto regolare e preciso anche se la sua posizione non e' sicuramente delle migliori: inoltre la "palletta" e' un po' troppo incassata all'interno del piccolo cratere che la circonda. Considerato, pero', che sta li' solo a tappare il buco del vano modulo, e' sicuramente destinata a "saltare" alla prima necessita' di espansione. E' d'obbligo, in questo caso, provvedere per una valida sostituzione acquistando a parte una trackball esterna per notebook o un piu' comune (e secondo me piu' comodo) mouse esterno.

E veniamo alla tastiera: ha un tocco dei tasti sicuramente molto soddisfacente anche se avremmo preferito una piu' razionale disposizione per alcuni di essi. Ad esempio i quattro tasti Home, End, PgUp e PgDown possono "disturbare", nella posizione in cui si trovano, l'accesso ai tasti Enter e BackSpace. La barra spaziatrice e', di contro, ben dimensionata e troviamo anche un secondo tasto Control anche alla sua destra. Tramite il tasto Fn, posizionato in basso a sinistra, accediamo ai tasti funzione F11 e F12 (seconda battuta di F1 e F2) nonche' al tastierino numerico immerso che implementa anche le funzioni di controllo cursore in aggiunta ai tasti diretti.

Per finire questa carrellata "esterna", non possiamo non complimentarci per l'ottimo display fornito con la macchina in prova, a colori a matrice passiva, uno dei migliori finora incontrati (tra quelli realizzati in questa tecnologia) che ben vale la differenza di prezzo richiesta: un milione e settecentomila lire, circa.

 

Uno sguardo all'interno

 

Per aprire il portatile Master non dobbiamo far altro che svitare sette viti lunghe dal fondo, una vite dal vano processore e tre viti sotto il modulo d'espansione. Terminata questa operazione i due semigusci sono ancora trattenuti da alcuni incastri ma si separano agevolmente facendo leva un cacciavite a taglio. Una volta raggiunto l'interno, possiamo ammirare un livello costruttivo ineccepibile, chiaro segno di maturita' del prodotto. Non troviamo alcun rattoppo elettrico dell'ultim'ora e l'assemblaggio dei vari componenti e' realizzato con massima cura e precisione.

Tutta l'elettronica giace sui due lati di una scheda "madre" di dimensioni piuttosto ridotte. La sola elettronica analogica dello stadio di alimentazione (di dimensioni piccolissime) e' assemblata, come di consueto, su una scheda separata collegata alla board principale tramite un connettore multipolare. Sul grosso processore, un 486 a 40 MHz di produzione Cyrix, e' posta una generosa aletta di raffreddamento che, coadiuvata dalla ventola di aerazione, permette la dissipazione del calore generato dal chip.

L'ampia aria spoglia di componenti situata in alto a destra corrisponde alla sede del modulo di espansione accessibile dall'esterno: il piccolo connettore centrale e' un'interfaccia seriale, i due connettori lunghi riportano il bus di sistema. Sara' presto disponibile anche un modulo "multimediale" compatibile Sound Blaster con uscita casse e ingresso per joystick.

 

Il software a corredo

 

Nel prezzo di vendita cosi' ridotto, meno di tre milioni piu' IVA per il modello base, non e' compreso ne' l'MS-DOS ne' (tantomeno) Windows 3.1. I due sistemi sono acquistabili separatamente al prezzo complessivo di lire 196.000 . A corredo troviamo tre dischetti contenenti alcune utility e drive video per una quindicina di applicazioni diverse.

Tra i programmi di utilita' e' da segnalare CPN (sta per Companion) presente anche in versione residente. In quest'ultimo caso e' richiamabile in ogni momento con la combinazione di tasti Control+F12, senza necessariamente uscire dall'applicazione lanciata. Con questo programma avremo sempre a disposizione una calcolatrice "avanzata", un calendario perpetuo (per la verita' limitato all'anno 65535...), la tabella ASCII, un orologio internazionale, un programma di conversioni misure, e un archivio biglietti da visita con possibilita' di ricerca e stampa.

Altre utility "minori" riguardano la possibilita' di pilotare il controller video, attivare o disattivare l'uscita video esterna o il display integrato (con possibilita' di visualizzazione contemporanea), testare la scheda video, attivare o disattivare l'antivirus incluso nel BIOS della macchina.

 

Concludendo

 

Giunti al termine di questa prova, prendiamo in mano la calcolatrice e vediamo quanto costa la macchina in prova. Come indicato nel riquadro prezzi presente in queste pagine, la macchina ha una configurazione e un prezzo base partendo dai quali, se vogliamo, possiamo costruire una macchina su misura e il relativo prezzo finale. Si parte da 2.980.000 per un sistema composto da CPU 486SX a 33 MHz, hard disk da 85 megabyte e display monocromatico. La macchina provata aveva il processore Cyrix a 40 MHz (+390.000), hard disk da 120 megabyte (+80.000), display a colori a matrice passiva (+1.690.000): in tutto fa 5.140.000. Se optassimo per la configurazione massima con display a matrice attiva, processore 486DX2 a 66 MHz, hard disk da 170 megabyte il prezzo finale supererebbe di poco i sette milioni e mezzo. In definitiva il portatile Master "modulare" ha un prezzo oscillante tra i tre e i sette milioni e mezzo. A queste configurazioni, sempre se vogliamo, possiamo aggiungere alcuni moduli aggiuntivi secondo le nostre necessita'. Ed e' questo, secondo me, il lato piu' importante. Pur trattandosi di una macchina leggera e compatta, permette di crescere assieme alle nostre esigenze come un sistema da tavolo. L'unico handicap (certamente non risolvibile) riguarda il fatto che le varie espansioni sono mutuamente esclusive quindi se vogliamo il modem dobbiamo rinunciare all'uso contemporaneo della SCSI o della trackball o della scheda audio. Grazie, pero', alla facilita' con cui questi moduli sono sostituibili, bastano sempre pochi secondi per avere sempre la macchina pronta ad ogni necessita'. E questo non e' poco!


Riquadro Prezzi Master SDK486

Produttore e distributore:

Softcom srl - Via Ferrero, 16 - Cascine Vica/Rivoli (TO)

Prezzi (IVA esclusa):

Master SDK486 - Display monocromatico - Hard disk 85 MB - RAM 4 MB - Processore 486SX/33 - Trackball integrata - Borsa - Alimentatore
L. 2.980.000

MS-DOS 6.0 Italiano + Windows 3.1 L. 196.000
Maggiorazione per CPU 486DX/33 L. 398.000
Maggiorazione per CPU Cyrix 486DX/40 L. 390.000
Maggiorazione per CPU 486DX2/66 L. 898.000
Maggiorazione per display colore dual scan L. 1.690.000
Maggiorazione per display colore matrice attiva L. 3.490.000
Maggiorazione per hard disk 120 MB L. 80.000
Maggiorazione per hard disk 170 MB L. 190.000
Modulo Fax/Modem L. 229.000
Modulo SCSI L. 159.000
Modulo LAN L. 229.000
Modulo PCMCIA L. 198.000


Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni clicca qui