Articolo pubblicato sul n. 134 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel novembre 1993

MCmicrocomputer


Prove prodotti:
Compaq Concerto 4/25

di Andrea de Prisco

Quante volte ho ripetuto, in queste pagine, che il bello dei portatili e' che (a differenza dei sistemi desktop) sono tutti l'uno diverso dall'altro? Tante, tantissime volte; ma mai come in questo caso abbiamo un portatile talmente "diverso" da non sembrare nemmeno tale. Non nel senso che le sue dimensioni e il suo peso si facciano trasportare poco piacevolmente, anzi!, il fatto e' che per la prima volta ci troviamo davanti ad un qualcosa di realmente nuovo che ci fa riflettere almeno un po' sul futuro di queste diaboliche macchine.Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articolo

Tanto per cominciare, pur essendo dotato di una tastiera piu' o meno "normale" non e' fatto per essere utilizzato con questo mezzo. La sua caratteristica principale e', infatti, quella di essere un Pen Based Computer. Non un "assistente personale tascabile" tipo Newton o simili (si fa per dire...), ma un vero e proprio computer con tanto di hard disk (fino a 250 megabyte), processore 486 a 25 o 33 MHz, display monocromatico VGA, uscite standard per il mondo esterno, floppy disk integrato e alloggiamento per schede PCMCIA.

Due gli ingredienti principali che lo rendono cosi' diverso: una penna "attiva" in grado di interagire con il display per scrivere, puntare oggetti, dare comandi e una versione particolare di Windows (sviluppata sempre da Microsoft) per macchine basate su questo tipo di "periferica di puntamento". A corredo con la macchina troviamo, tra l'altro, anche una potentissima utility denominata PenPower che rende Excel 4.0 "Pen Compatibile". Cosi' per scrivere dentro una cella non dovremo far altro che... scrivere dentro una cella, utilizzando la nostra pennina attiva e grazie a tutte le facolta' del sistema di intendere e di volere. Intendere la nostra scrittura manuale e volere la nostra massima soddisfazione. E se non abbiamo una scrittura particolarmente "difficile", riusciamo a farci capire perfino senza effettuare apprendimento alcuno: il riconoscitore, ve lo anticipiamo, funziona egregiamente sin dalle prime battute.

E cosi' anche i cari, vecchi, ostici PC (l'interfaccia user friendly, si sa, e' nata altrove...) strizzano l'occhio alle nuove mode e, perche' no?, alle nuove tecnologie hardware/software.
Costruttrice di questa innovativa macchina denominata Concerto (il motivo di questo nome, ahinoi, ci sfugge) e' nientepopodimeno che Compaq, uno dei piu' importanti produttori mondiali di personal computer, all'avanguardia nel settore delle macchine portatili insieme a pochi, pochissimi altri marchi.

La prova che leggerete, avendo ricevuto la macchina solo per pochi giorni, non sara' particolarmente approfondita, ma speriamo di riuscirvi a trasmettere almeno le nostre prime impressioni d'uso. L'argomento "Pen Based Computing" e' appena agli inizi e, ci scommettiamo, accompagnera' l'informatica personale del prossimo decennio.

E' arrivata la morte del mouse? Tutt'altro: si e' consacrata l'apoteosi di icone e finestre. In barba a chi, dieci anni fa, non credeva nella potenza deflagrante di una piu' bella, ergonomica, intuitiva, rapida, immediata (come vogliamo definirla ancora?) interazione uomo-macchina.

 

Un portatile "diverso'

 

Gia' dalla prima occhiata ci si rende conto di avere a che fare con un computer molto particolare. Pur con le dimensioni tipiche di un notebook, ci troviamo davanti un oggetto dall'estetica completamente nuova, forse un po' difficile da utilizzare (con la tastiera) senza un buon piano d'appoggio (non cercate di utilizzarlo come laptop) ma una volta "posizionato" permette performance ergonomiche tipiche dei computer da tavolo. La tastiera, tanto per cominciare, e' separabile dal computer vero e proprio che fa corpo unico con il display. Questo va posizionato verticalmente dietro alla tastiera come faremmo con un normalissimo monitor: all'uopo un comodo sostegno posteriore permette di tenere nella posizione desiderata il display che, lo ripetiamo, "contiene" anche il computer.

Fuori dal comune anche la posizione della meccanica per floppy disk, situata sul lato superiore: i dischetti vanno imbucati dall'alto, a mo' di salvadanaio. In compenso l'espulsione ricorda un tostapane automatico!

Accanto alla meccanica per floppy disk, troviamo l'alloggiamento per le schede PCMCIA tipo I, II o III. Grazie a questa predisposizione possiamo dotare il Compaq Concerto di schede di espansione di vario tipo, dalle RAM Card ai mini hard disk rimovibili, senza dimenticare le schede Fax/Modem o le interfacce di rete come Ethernet o TokenRing.

L'interfacciamento con il mondo esterno e' costituito da una interfaccia seriale, una porta parallela, un'uscita per video esterno, un connettore per tastiera estesa e/o mouse e un connettore per docking station. Tutte le connessioni sono protette da uno sportellino scorrevole e sono situate posteriormente: in questa posizione non possono pero' essere utilizzate quando il computer e' usato senza tastiera a mo' di pen pad orizzontale. Vicino all'alloggiamento delle interfacce troviamo anche il vano per la batteria ricaricabile, facilmente sostituibile anche dall'utente.

Riguardo la finitura estetica, l'aspetto e' a dire il vero un po' "plasticoso": il colore utilizzato e' un elegante grigio scuro che ha come grosso vantaggio il fatto di difendersi bene dagli attacchi dello sporco.

La tastiera si sgancia dall'unita' centrale azionando due sblocchi a slitta situati sulla prima. Possiamo lavorare con la tastiera attaccata al computer o, con un semplice movimento, possiamo separarla completamente mantenendola sollevata grazie ad un apposito supporto che nasconde anche il cavo di collegamento. La tastiera, com'era da aspettarselo, e' di ottima fattura. Completa sotto ogni punto di vista, ha tutti i tasti di servizio sufficientemente sovradimensionati (la barra spaziatrice sembra quella di una tastiera estesa), i tasti cursore disposti a "T" rovesciata (e separati dagli altri tasti), mentre i tasti funzione sono solo dieci, con i due "cenerentoli" F11 e F12 stipati in seconda battuta dei tasti F1 e F2. Il tasto in basso a sinistra Fn permette di attivare le funzioni serigrafate in blu. Queste riguardano la regolazione del volume audio, il contrasto e la luminosita' del display, la possibilita' di invertire lo schermo, la commutazione tra display integrato e monitor esterno, variare i timeout della macchina e interrogarla sullo stato di carica della batteria. Tutte queste funzioni sono richiamabili anche senza tastiera, operando a soli colpi di penna.

Per finire, sopra al display e' situato l'alloggiamento per la penna, mentre sul lato destro troviamo l'interruttore di alimentazione, l'altoparlantino di sistema e quattro spie luminose che segnalano l'accensione, la ricarica delle batterie, l'accesso al floppy disk o al disco rigido.

 

Via la tastiera

 

Piu' che tastiera separabile, si tratta di un tastiera "eliminabile". Grazie alla penna attiva e allo schermo sensibile, possiamo utilizzare il Compaq Concerto anche come Pen Based Computer. Diversamente da altri oggetti simili, la penna non e' un semplice stilo in plastica e lo schermo non riconosce pressioni meccaniche. All'interno della penna troviamo quattro minuscole pile a bottone, tipo quelle utilizzate all'interno degli orologi. Questa alimentazione serve per generare, nonche' modulare, un campo magnetico in prossimita' della punta della penna. Il display, dal canto suo, contiene una griglia elettrica che, in quanto tale, e' sensibile alle variazioni di campo magnetico. Cosi', per spostare il puntatore non sara' nemmeno necessario toccare lo schermo con la punta ma sara' sufficiente avvicinarci a pochi millimetri. Naturalmente possiamo anche appoggiare la penna, a condizione di non premere troppo, altrimenti il sistema interpretera' tale pressione come l'azionamento del pulsante sinistro del mouse. Anche in questo caso, pero', non e' lo schermo ad accorgersi della pressione ma ancora una volta la penna. La sua punta, infatti, comanda un interruttore interno che, evidentemente, fa in modo che il campo magnetico emesso sia diverso (probabilmente varia la frequenza) in modo che lo schermo riconosca l'avvenuta pressione. A dimostrazione del fatto che non e' lo schermo ma la penna a riconoscere la pressione, abbiamo avvicinato quest'ultima allo schermo fino a pochi millimetri e senza appoggiarla abbiamo premuto la punta con un dito. Abbiamo in questo modo portato a spasso una finestra senza appoggiare lo strumento al display.

Riguardo il pulsante destro, sulla penna e' presente un minuscolo pulsantino da premere (unitamente all'azione di spingere la penna sullo schermo) quando abbiamo la necessita' di azionare tale comando.

Cio' premesso, accendiamo il Compaq Concerto, e stacchiamo completamente la tastiera. La schermata iniziale di Windows parla chiaro: Windows per Pen Computing 1.0 . Aperto Program Manager, ci rendiamo subito conto che l'interfac¬cia utente e' proprio quella di Windows, quindi gli utenti di questo sistema si trove¬ran¬no subito a loro agio. La penna, bisogna dirlo, funziona molto bene. Effettuare qualsiasi operazione con le icone e le finestre e' ancora piu' semplice che con il mouse: il fatto di lavorare direttamente sullo schermo rende il tutto, per quanto possibile, ancora piu' intuitivo e immediato. Azionare i "button" a video diventa un'esperienza mistica: sara' per il loro look tridimensionale, sara' per il feedback della penna, ma la sensazione che si ha e' che quei bottoni si materializzino sotto i nostri occhi e si lascino premere come veri e propri tastini. Il tipico doppio click per lanciare le applicazioni si effettua toccando consecutiva¬mente due volte lo schermo, per postare o ridimensionare una finestra sara' sufficiente posizionare la penna sul punto da "agganciare" esercitare una leggera pressione e spostare la penna nel punto desiderato.

Ma il bello di Windows per Pen Computing comincia quando dobbiamo digitare qualcosa. Ogni volta che abbiamo bisogno della tastiera, anche per digitare un comando o scrivere il nome di un file in un campo, possiamo (e se la tastiera l'abbiamo lasciata a casa "dobbiamo") utilizzare la penna e il sistema di riconoscimento della scrittura manuale. Anche aprendo Write, possiamo scrivere manualmente i nostri appunti e il sistema li convertira' automaticamente in testo ASCII. In maniera assolutamente trasparente, Windows per Pen Computing ci consente di utilizzare il computer senza tastiera, ma soprattutto senza farcela mai mancare. Nemmeno con le applicazioni che non supportano la penna. Grazie all'applicazione "Pannello della Penna" contenuta nel gruppo "Strumenti di Microsoft Pen" possiamo scrivere direttamente con la penna qualsiasi impostazione resasi necessaria. Nei casi piu' estremi possiamo richiamare una tastiera video con la quale digitare qualsiasi tipo di carattere o tasto funzione.

Sono compresi nel database del riconoscitore alcuni segni predefiniti con i quali effettuare alcune operazioni di base di editing. E' inoltre possibile definire un proprio insieme di segni, rappresentati dalle 26 lettere dell'alfabeto cerchiate, ai quali associare particolari funzioni non previste.

I segni predefiniti riguardano la possibilita' di modificare un testo appena scritto, l'inserimento di uno spazio o l'esecuzione di un BackSpace, l'aggiunta di un Return di fine riga, le operazioni taglia, copia, incolla del menu Modifica e un rassicurante "Undo" per annullare l'ultima operazione effettuata. Analogamente possiamo cancellare singoli caratteri, parole, selezionare testi e inserire Tab.

Esistono, infine, due possibilita' per migliorare le capacita' di riconoscimento della scrittura manuale. La prima consiste nell'istruire il sistema quando uno o piu' caratteri non vengono riconosciuti, la seconda permette di personalizzare il database di riconoscimento visualizzando e modificando le forme contenute. Se scrivendo una parola il sistema visualizza uno o piu' punti interrogativi, dal "Pannello della Penna" possiamo richiamare l'interprete che mostrera' sia il testo scritto a penna che la sua attuale interpretazione. Toccando con la penna i caratteri non riconosciuti potremo definire il loro significato eventualmente aiutandoci con la tastiera video. Puo' anche capitare che un determinato segno sia interpretato come un insieme di caratteri, ed anche in questo caso possiamo istruire il sistema a riguardo.

Clickando sul bottone "Avanzate..." dell'applicazione "Interprete" possiamo personalizzare il database di riconoscimento cosi' come controllarne il contenuto. Scrivendo in alto a destra una lettera (o utilizzando la tastiera video) il sistema visualizzera' i vari modi di scrittura manuale in cui possiamo scrivere quella determinata lettera. Se tocchiamo una delle lettere "manuali" potremo vedere anche il percorso di tracciamento. Se tocchiamo il bottone "Dimensione..." possiamo definire o modificare anche questa caratteristica: per nostra comodita' il sistema visualizzera' una lettera maiuscola e una minuscola per riferimento; due appositi cursori ci permetteranno di variare l'altezza rispetto ai due riferimenti tracciati.

 

Uno sguardo all'interno

 

Per aprire il Compaq Concerto non sussiste alcun tipo di problema. La procedura (svitare dieci viti dal fondo...) e' descritta addirittura sul manuale utente, essendo necessaria per espandere la memoria. L'unica accortezza riguarda il fatto di scollegare la batteria tampone contenuta all'interno, prima di eseguire qualsiasi operazione di upgrade. Come era da aspettarselo all'interno regna l'ordine e la precisione. Non troviamo alcun "ripensamento" elettrico e la componentistica e' saldata in tecnologia SMD su entrambe le facce del circuito stampato principale. Molto compatta la meccanica per floppy disk, cosi' come l'hard disk da 2.5" per 250 megabyte di dati. Nell'esemplare in nostro possesso la memoria di massa e' di produzione Conner, il processore e' un 486 SL a 25 MHz, le memorie utilizzate (4 megabyte) sono di produzione Toshiba. Da segnalare, infine, l'assemblaggio della piastra madre in U.S.A

 

Concludendo

 

Giunti al termine di questa prova, tirare delle conclusioni non e' molto facile. Non tanto riguardo il fatto se il suo prezzo di vendita sia allineato o meno con le caratteristiche offerte, quanto riguardo considerazioni sul futuro del Pen Based Computing. Allo stato attuale si tratta di tecnologie ancora giovani per le quali possiamo solo augurarci ampi sviluppi negli anni a venire. Il riconoscimento della scrittura manuale e', visti i risultati, ancor oggi allo stato embrionale e riesce a darci soddisfazione solo se ci sforziamo di non essere troppo esigenti. Da una parte il sistema imparera' a conoscere la nostra scrittura, ma dall'altra e' assolutamente necessario che anche noi impariamo a farci riconoscere dal sistema. Quindi scrittura manuale si', ma senza illuderci troppo.

Del Compaq Concerto apprezziamo comunque l'immediatezza e la semplicita' operativa raggiunta proprio nell'utilizzo della penna che non va vista esclusivamente come unico mezzo di comunicazione con il computer ma anche come valido sostituto di un ultracollaudato mouse. Non a caso nella tastiera del Concerto c'e' un alloggiamento per la penna a mo' di calamaio in modo da averla sempre pronta all'utilizzo anche durante l'uso piu' tradizionale del portatile. E' molto probabile, comunque, che Compaq abbia sviluppato il Concerto anche (soprattutto?) quale piattaforma per lo sviluppo di applicazioni verticali nelle quali l'utilizzo della tastiera puo' essere completamente evitato.

Noi, comunque, siamo rimasti molto soddisfatti della macchina e speriamo, sinceramente, che ottenga tutto il successo che merita.

 

Riquadro Prezzi:

 

Produttore e distributore:

 

Compaq Computer SpA

Milanofiori -Strada 7 - Palazzo R

20089 Rozzano (MI)

 

Prezzo (IVA esclusa):

 

Compaq Concerto - Processore 486SL a 25 MHz - Hard disk 120 MB - RAM 4 MB - Floppy disk integrato - Tastiera - Penna Attiva L. 4.760.000


Articolo pubblicato su www.digiTANTO.it - per ulteriori informazioni clicca qui