Articolo pubblicato sul n. 180 di MCmicrocomputer (Edizioni Technimedia Srl - Roma) nel gennaio 1998

MCmicrocomputer


Digital Imaging:
Una per tutte...

di Andrea de Prisco

Probabilmente ricorderete, due mesi fa, il mio pubblico sfogo in questa stessa rubrica, "Vogliono ammazzare la fotografia digitale", riguardo una curiosa discussione avvenuta presso la sede italiana di un'importantissima Copertina del numero di MCmicrocomputer contenente l'articoloazienda giapponese di prodotti fotografici tradizionali e digitali (di cui taccio il nome per ovvi motivi "velopietosi"). L'argomento del contendere era, ma guarda un po', la mia ipotesi di dorso digitale applicato ad una Nikon F5, giudicata dal pincopallino italiano di turno addirittura controproducente per l'utenza professionale (come dicono a Roma: "ancora sto a ride..."). Sarà, ma la mia idea (visitabile via internet al sito http://www.mclink.it/personal/MC0258, occhio alle maiuscole/minuscole!) ha in realtà provocato nientepopodimeno che l'intervento dei diretti interessati - si veda numero scorso - essendo stato interpellato telematicamente dalla Nikon Corporation di Tokyo. E scusate se è poco!
Pare, infatti, che la mia idea sia stata di imbarazzo per il loro business dato che le mie immagini fotodigitali del "nuovo dorso" sono state giudicate talmente tanto realistiche da provocare confusione e disorientamento nei confronti dei clienti e dei distributori Nikon (sto citando, più o meno testualmente, il contenuto della loro lettera).
Ho ricevuto un discreto numero di interventi su quest'argomento, tutti più o meno favorevoli alla mia ipotesi. Una lettera, in particolare, mi ha colpito profondamente e colgo l'occasione per rigirarla, pubblicamente, a tutti i miei lettori.
Un saluto cordiale...

adp

From HAPFRO@mail.asianet.it Tue Dec 2 02:36:21 1997
X-Sender: HAPFRO@mail.asianet.it (Unverified)
Mime-Version: 1.0
To: adp@mclink.it
From: HAPFRO@mail.asianet.it (Presa Valter)
Subject: Nikon Digital F5
Date: Tue, 2 Dec 1997 02:34:36 +0100

A dire la verità, avendo letto il riquadro con la rapidità della prima "passata" che solitamente si dà alla rivista, avevo pensato che la critica (del tutto immotivata e immeritata) fosse venuta da Fotografare. Ma se, come poi ho compreso dalla lettura completa del testo, a criticare è stato un marketing o altro manager (per quanto "top" ), ritengo che non ci sia molto da preoccuparsene.
Innanzitutto perché quella del dorso (accessorio) con sensore CCD è una soluzione assolutamente scontata per chiunque si intenda effettivamente di fotografia, una idea che veniva caldeggiata già oltre quindici anni fa, o meglio, addirittura venti. Ai tempi non si parlava certo di computer grafica, ma l'idea accattivante era più o meno questa: "Data la praticità dei dorsi intercambiabili , se ne venisse disponibile uno CCD o CPD (allora c'erano pure loro ...) per le reflex (Nikon F o F2 in primis...), che riprese video sarebbe possibile effettuare in studio utilizzando le ottiche e il corpo della fotocamera al posto di una telecamera....".
Alcuni anni dopo, con la comparsa delle prime schede per PC che consentivano di digitalizzare immagini riprese da una telecamera (sistema molto più versatile ed economico per impieghi creativi rispetto allo scanner), questa idea si rafforzò ancora di più mentre oggi ci chiediamo solo "ma quando si decidono???".
Sicuramente, facendo una considerazione di marketing spicciolo, verrebbero venduti più dorsi accessori per reflex che non fotocamere digitali, soprattutto per le vastissime possibilità offerte dal parco ottiche e accessori offerte dai cosiddetti "sistemi" reflex.
Tutto quello che una Nikon, Canon (visto che non mi ha pagato nessuno, cito tutti...), Pentax, Minolta, Contax, Olympus, Fuji e via dicendo può fare al meglio con la pellicola "analogica", lo potrebbe fare ugualmente con un dorso CCD: macro, microfotografia, telefotografia e chi più ne ha più ne metta.
Inoltre, a ulteriore supporto del concetto di dorso accessorio, vorrei solo ricordare che, proprio nell'ambito della fotografia professionale, la fotografia istantanea creata da Edwin Land e nota a chiunque col suo sinonimo Polaroid, si è diffusa e ha raggiunto l'apice dei risultati proprio grazie ai dorsi, dal banco ottico Sinar 18x24 (cm), all'Hasselblad 6x6 (cm) sino alla (noblesse oblige..) Nikon F2 24x36 (mm), per la quale anni fa una Società americana realizzò proprio un dorso di questo tipo; probabilmente non così pratico come per i formati superiori, ma comunque in grado di offrire il riscontro immediato dei risultati di riprese importanti anche se realizzate nel formato Leica (così trova citazione anche la mamma di tutte le 35 mm...).
Tutte queste considerazioni per fornirle, se possibile, qualche elemento da poter eventualmente utilizzare nel caso di ulteriori confronti con le affermazioni del suo personale critico che, probabilmente, in vita sua non deve avere avuto (magari non ancora...) passioni come ad esempio quella per la moto. Laddove ducatisti, guzzisti, bmwisti, harleysti si nasce e lo si rimane per tutta la vita con dentro il sacro fuoco per il Marchio. Così come si nasce Nikonisti e, pur considerando le qualità di fotocamere di altre marche e magari anche possedendole, alla fine si fotografa sempre con la cara vecchia F annata 1961 che continua a scattare fotogrammi con una precisa esposizione meccanica, in attesa però - finalmente - di un bel dorso CCD. E Lei, deduco, è un nikonista di incrollabile fede come lo sono io.
Quelle sue pagine sulla Nikon F5 Digital si possono definire un vero e proprio "masterpiece" e non si potrebbe definire altrimenti la perfetta concretizzazione visiva del sogno di tanti fotografi (quelli veri, intendo..), che per ora devono continuare a vedersi proporre delle Digital Camera giocattolo o quasi, ad esclusione di quei pochissimi e supercostosi esemplari "top".
Un articolo che sicuramente è stato invidiato a MC da tutte le Riviste specializzate del settore fotografico. Su questo non ci sono sicuramente dubbi. Chi, come il sottoscritto, lo ha letto e lo ha apprezzato sia per il contenuto sia per la perfetta realizzazione delle immagini "oniriche"....
Al suo critico interlocutore faccia presente che pure un nikonista di incrollabile fede può magari avere in un cassetto anche una gloriosa F1 (quella reflex che per nume tutelare aveva la dea Kwanon ...) e che se arrivasse per primo un dorso CCD proprio per questo modello (o per altri più recenti riguardo il "mass market"), non si farebbe certo problemi ad utilizzarlo.
Chi prima arriva, meglio alloggia.... "Capisc' ammè "

Cordiali saluti

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